“In piena luce” un concerto-racconto omaggio alle donne inviate di guerra con la giornalista Laura Silvia Battaglia e la mezzosoprano Monica Bacelli.
Un concerto, un racconto, un omaggio alle giornaliste inviate sul fronte di guerra con la musica delle donne: In piena luce è il titolo che mercoledì 13 novembre al Mattatoio (ore 21) apre l’edizione n. 56 del Festival Nuova Consonanza. Una serata che vedrà sul palco la giornalista Laura Silvia Battaglia, insieme al mezzosoprano Monica Bacelli fra le voci più apprezzate del panorama lirico internazionale, la pianista Luisa Prayer (anche ideatrice del progetto) e la giovane violinista Misia Sophia Jannoni Sebastianini, coadiuvate dalla messa in scena di Silvia Alù.
Una inaugurazione dunque tutta al femminile per la nuova edizione del Festival che quest’anno porta il titolo di “Musica e pensiero / Musica è pensiero” ideata dal presidente Lucio Gregoretti e proiettata verso uno scambio vivo fra la musica e gli altri ambiti culturali e sociali. “La convinzione che la nuova musica ricopra un ruolo importante non come semplice fatto a sé stante, ma come elemento all’interno di un ambito culturale vasto con il quale dialoga e intrattiene rapporti di scambio produttivi e fecondi, ci spinge a proseguire nel tentativo, già sperimentato con successo in passato, di rivolgere la programmazione non solo al circolo degli ascoltatori abituali di musica contemporanea ma anche a quello, più ampio, delle persone che hanno interessi culturali vari”. Così spiega Gregoretti, che sull’edizione di quest’anno precisa: “Si rifletterà, in maniera originale e creativa, sul pensiero speculativo che è alla base del fare musica inteso nel senso più ampio e libero da un punto di vista sia temporale che geografico, ripercorrendo e reinterpretando le posizioni di alcuni importanti pensatori, spaziando da Giordano Bruno a T.W. Adorno ai trascendentalisti americani, da Luciano di Samosata fino a Claude Levi-Strauss”.
Un totale di oltre 20 appuntamenti fino al 21 dicembre che si dislocheranno in vari spazi e teatri della città, dal centro alla periferia: oltre al Mattatoio, troviamo Teatro Palladium, MACRO Asilo, Teatro Villa Torlonia, Conservatorio Santa Cecilia e Teatro di Tor Bella Monaca, pronti ad accogliere concerti, le novità del teatro musicale, masterclass, incontri, presentazioni e tavole rotonde sulla musica d’oggi.
Il 56° Festival di Nuova Consonanza è realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Direzione Generale Spettacolo e Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali, della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, nell’ambito dell’Avviso pubblico “Contemporaneamente Roma – Autunno 2019”, con il sostegno della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.
L’INAUGURAZIONE “In piena luce” il 13 novembre al Mattatoio
Il Festival entra subito nella realtà e nell’attualità più complessa dei nostri giorni con una inaugurazione omaggio al difficile lavoro delle donne inviate sugli scenari di guerra: un impegno che solo negli ultimi venti anni è costato la vita a circa trecento giornalisti, poiché libertà di stampa e diritto all’informazione sono ancora oggi sotto attacco in molti paesi del mondo. Testimoni della Storia, queste donne hanno messo in gioco tutto di sé stesse, scegliendo di restare anche nei momenti più drammatici, e spesso con una difficoltà in più, quella di agire in realtà sociali e ideologiche in cui il ruolo della donna è fortemente subordinato. Laura Silvia Battaglia, giornalista e inviata, è l’autrice di una narrazione che porta in piena luce la personalità appassionata e complessa di giornaliste come le italiane Ilaria Alpi, Maria Grazia Cutuli, l’americana Marie Colvin, la somala Hodan Nalajeh, l’afghana Mena Mangal, la curda Shifa Gardi e la siriana Razan Zaituneh. Una affinità profonda, al di là del tempo e del luogo, lega le musiche alla narrazione e alle immagini che scorreranno durante la serata. I brani selezionati appartengono al passato e al presente di compositrici vissute fra l’Ottocento e i giorni nostri, donne che hanno lasciato una traccia originale e importante, e che oggi riconquistano il loro posto nella storia. Sono Clara Wieck Schumann, Nadia Boulanger, Ellen Taaffe Zwilich protagonista dell’emancipazione delle compositrici americane, e due delle maggiori viventi, la finlandese Kaija Saariaho e la tatara Sofia Gubaidulina, che vantano una straordinaria carriera artistica a livello mondiale, la cantautrice cilena Violeta Parra, col suo inno universale Gracias a la vida, fino alla prima assoluta di Rossella Spinosa Mädchen – Pocket Kammeroper, composta sulle immagini di Paola Gennari Santori e dedicato a Ilaria Alpi.
La serata sarà preceduta alle ore 20 da Audior, concerto per acusmonium (una orchestra di altoparlanti impiegata nella musica elettroacustica per la spazializzazione del suono) con musica della compositrice polacca Elzbieta Sikora.
GLI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL
Il teatro musicale sarà protagonista di questa edizione in varie forme e spesso con prime assolute, a partire dal dittico in scena al Teatro Palladium (15 novembre) formato dalla pantomima L’asino magico libretto e musica di Marcello Panni e In mappa compescere risum su testo di Isabella Ducrot e musica di un gruppo di giovani compositori coordinati da Moritz Eggert. Se l’opera di Panni prende spunto dalla scrittura arguta e irriverente di Luciano di Samosata (II sec. d.C.), il lavoro della Ducrot è una riflessione su un vissuto dell’autrice stessa in un suo viaggio in Buthan in occasione di una visita a un antico monastero. Ad unire i due lavori sarà la drammatizzazione e la messa in scena di Fabrizio Lupo, con una originale animazione di marionette e oggetti che stagliati sul fondale farà pensare a un cartone animato “live”. Fabio Correnti dirige l’Ensemble EMC del Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, solisti Eleonora Claps (soprano), Maurizio Maiorana (tenore e voce recitante), Simone Spera (baritono) e Nicola Franco (voce recitante).
Ancora teatro musicale e ancora una novità al Teatro Palladium (17 novembre) con Colazione di lavoro atto unico per attore e ensemble che vede sul palco Claudio Gregori (in arte Greg) nella doppia veste di autore e attore del testo, con la musica in prima assoluta di Matteo D’Amico, compositore che ha sempre rivolto una particolare attenzione ai rapporti tra musica e parola. Sei racconti brevi fra l’ironico e l’amaro, il nonsense e il grottesco, tratti da AgGregazioni il primo libro di Greg, legati ad una osservazione attenta del nostro vivere quotidiano, con tutti i suoi tic, le sue cattive abitudini, le sue frenesie e le sue fobie, si alternano, ma più spesso s’intrecciano alla musica di D’Amico, che si insinua nelle pieghe e nei ritmi del racconto, ed è affidata all’esecuzione dell’Ensemble Bruno Maderna diretto da Gabriele Bonolis.
Il 20 novembre il Festival si sposta al Teatro Villa Torlonia per la prima assoluta dell’opera in due atti Giordano Bruno, su libretto del regista e autore teatrale Mario Moretti, musica di Enrico Marocchini. L’opera, che sarà eseguita in forma di concerto, è una trasposizione del testo teatrale Processo di Giordano Bruno, che lo stesso autore aveva presentato con successo in varie edizioni in Italia fin dagli anni ’70, da cui è tratta anche una versione cinematografica – il film di Giuliano Montaldo del 1975, con Gian Maria Volonté – e ancora numerose traduzioni, pubblicazioni e rappresentazioni in tutto il mondo. Un omaggio al grande filosofo, che con l’esemplarità della sua vicenda rappresenta ancora oggi uno dei simboli più significativi del riscatto della cultura laica. Ne saranno interpreti il baritono Luca Bruno nel ruolo del protagonista, insieme a Marta Vulpi (soprano), Luigi Petroni (tenore) e Carlo Di Cristoforo (basso), con gli artisti del Coro Petrassi e l’Ensemble strumentale Pentarte diretti da Stefano Cucci.
Thinking for orchestra è il titolo del concerto che vedrà protagonista l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, diretta da Marco Moresco, al Teatro Palladium il 23 novembre. La scelta cade su un programma sinfonico completamente dedicato ai compositori d’oggi, in un confronto fra diverse generazioni. Accanto alla Fantasia für Streicher di Hans Werner Henze e Vertige di Luca Francesconi, saranno eseguite opere composte nel 2018 da Alessandra Ravera, Federico Gardella e Vito Palumbo, oltre a una nuova composizione di Paolo Rotili.
Il primo appuntamento al MACRO Asilo sarà il 30 novembre con l’electro-acoustic duo Nimikry, formazione austriaca composta da Alessandro Baticci (flauti amplificati, elettronica) e Rafal Zalech (strumenti ad arco digitali, elettronica) nel cui lavoro confluiscono innovazione tecnologica e la più recente ricerca nel campo della musica contemporanea ed elettroacustica.
Road Movies è il titolo del concerto del 3 dicembre al Mattatoio, ma è anche il titolo di un lavoro di John Adams che Francesco D’Orazio al violino e Giampaolo Nuti al pianoforte eseguono per l’occasione. Definito “traveling music”, il pezzo di Adams del 1995 evoca un viaggio attraverso un panorama da immaginare, scandito da una scrittura minimalista, propria del linguaggio del compositore statunitense, dalle fluttuazioni e oscillazioni percettive. Il programma si apre con la Sonata n. 4 per violino e pianoforte (1900-16) di Charles Ives, e proporrà i più recenti lavori di autori contemporanei, fra cui Elegy per violino solo di Curtis Cacioppo dedicata allo stesso D’Orazio e la prima assoluta di Il verso lungo, le dissolvenze di Cosimo Colazzo.
Sarà tenuto da Aldo Brizzi il “DE MUSICA ovvero la fabbrica della creatività”, il workshop di composizione che Nuova Consonanza organizza al Conservatorio Santa Cecilia ogni anno all’interno del Festival. Musicista che ha saputo superare la distinzione di generi, passando dalla musica più concettuale ai ritmi africani e alla canzone brasiliana (celebre il suo album Brizzi do Brasil), spinto dal principale interesse verso il suono e la musicalità come confronto etico fra culture, Brizzi si conferma oggi uno dei musicisti italiani più versatili e dalla progettualità più aperta. I due lavori che presenta al Festival (Mattatoio, 5 dicembre) sono entrambi delle novità. Wieder per voce ed elettronica, vede la partecipazione anche dell’artista giapponese Hirosuke Kitamura che “rifotografa” le proprie immagini raffiguranti i postriboli di Salvador de Bahia utilizzandole come arredo dei luoghi più degradati della città; Ópera dos Terreiros (Opera dei circoli sacri) ha come protagonisti gli dei (Orixà) del culto animista brasiliano del Candomblé. Ad interpretarli il Núcleo de Ópera de Bahia con le voci di Graça Reis, Carlos Eduardo Santos, Josehr Santos, i percussionisti Neney Santos e Anderson Souza e lo stesso Brizzi alla direzione ed elettronica.
L’omaggio all’Oriente contemporaneo arriva con il concerto del soprano Maria Chiara Pavone e del gruppo di percussioni Ars Ludi il 6 dicembre al Mattatoio. Non solo musica di autori come Tōru Takemitsu e Guo Wenjing, ma anche quella di chi dall’Oriente ha trovato ispirazione come Steve Reich con Nagoya Marimbas (1994), Mauricio Kagel (3 Soli da Exotica del 1972) e Giacinto Scelsi che della cultura orientale si è profondamente nutrito per tutta la sua esistenza.
Secondo dittico di teatro musicale il 7 dicembre al Mattatoio a firma di Biagio Putignano e Roberta Vacca, commissione nel 2017 del festival Nuovi Spazi Musicali, e presentato per la prima volta a Roma. Due operine “tascabili” che si caratterizzano per la messa in musica in maniera dissacrante e spregiudicata – i testi sono di Paolo Peretti e Luca Capannolo – di tematiche contemporanee: il mondo dei maghi e ciarlatani delle reti televisive locali (in Superficie Boh! di Putignano) e la precarietà del lavoro nei call center (in Contratto perfetto di Vacca). Ne saranno interpreti l’attrice Pamela Olivieri, il soprano Erica Realino, il basso Stefano Stella, accompagnati al pianoforte da Sabrina Gentili, Riccardo Sanna al bayan, Gianluca Ciavatta sax alto, chitarra elettrica, Ewi, e Luca Ventura alle percussioni.
Gianni Trovalusci, fra i migliori flautisti oggi in Italia dediti al repertorio contemporaneo, presenta il 10 dicembre a Mattatoio Creativo Romano, un percorso fra le opere aleatorie per flauto di autori romani dal secondo Novecento a oggi. In programma musica di Walter Branchi, Franco Evangelisti, Domenico Guaccero, Marcello Panni, Nicola Sani, Giacinto Scelsi e dello statunitense Alvin Curran che negli anni Settanta fu tra i protagonisti della scena culturale romana.
Il concerto dell’11 dicembre al Teatro Tor Bella Monaca Sounds & Clouds nasce dalla collaborazione fra Nuova Consonanza e il Master in Sonic Arts dell’Università di Roma Tor Vergata. Il giovane duo formato da Alice Cortegiani al clarinetto e Samuele Telari alla fisarmonica, nuovi talenti che si stanno affermando nella scena musicale per l’interpretazione attenta al repertorio contemporaneo, presenta un programma vario con diverse novità fra cui le prime assolute di Riccardo Santoboni e Francesco Abbrescia, e le prime italiane di Dai Fujikura e Jukka Tiensuu.
Il 14 dicembre al Mattatoio l’ensemble di percussioni Blow Up presenta un’originale serata dal titolo Pietre Sonore, con improvvisazioni sulle pietre sonore di Pinuccio Sciola, artista sardo scomparso tre anni fa, che della pietra come materia capace di vibrare e di emettere suoni, e della sua originale funzionalità uditiva, ne ha fatto uno dei tratti distintivi della sua produzione artistica. Il programma accoglierà una serie di brani per percussioni con due prime assolute scritte appositamente per le pietre sonore di Sciola da due giovani compositori sardi non ancora trentenni Claudia Mura e Matteo Atzori.
E giovane talento è anche quello del chitarrista romano Gian Marco Ciampa che il 15 dicembre al Mattatoio presenta un programma variegato all’insegna delle nuove musiche per chitarra, dai Cinque preludi (1940) di Heitor Villa Lobos, dalla grande espressività con richiami alle tradizioni musicali brasiliane, alla novità del compositore romano Leonardo Di Stefano I nostri nulla differiscono di poco.
Il 17 dicembre ritroviamo il Duo Ardoré, formato dalla violinista Rebecca Raimondi e dal pianista Alessandro Viale, già premiato al Festival nel 2017 con il Premio Scotese riservato ai migliori giovani interpreti della manifestazione. Al Mattatoio presentano un programma che alterna la musica di Giacinto Scelsi, Goffredo Petrassi ed Ennio Morricone a quella di Daniele Carnini e Pier Paolo Cascioli, appartenenti alla generazione degli anni Settanta.
Il 18 dicembre ancora al Mattatoio questa volta con un focus sulla produzione pianista che spazia fra il Novecento e i giorni nostri con il concerto Musica, filosofia, riflessioni pensato da Emanule Arciuli, pianista che del repertorio contemporaneo è uno dei più stimati interpreti nel panorama musicale internazionale. Si passerà dalla Sonata n. 2 Concord, Mass. 1840-1860 che Charles Ives ha composito fra il 1916 e il ’19, inserendo diverse citazioni dal passato, fino alla prima assoluta di Alicudi, l’ultima casa di Emanuele Casale, sesto di una serie di studi pianistici avviati dall’autore siciliano tre anni fa.
Si è formato nel 2012 al Conservatorio di Bruxelles l’Ensemble Fractales, giovane ed emergente formazione belga attualmente in residenza presso l’Istituto italiano di Cultura di Bruxelles. Attiva nella promozione di una nuova generazione di musicisti, per la prima volta ospite del Festival, sarà al Mattatoio il 19 dicembre con un programma che affianca compositori ormai affermati come Ivan Fedele, Toshio Hosokawa e Claude Ledoux al più giovane Julien Malaussena, classe 1980, di cui si ascolterà in prima assoluta déséquilibre ambigu.
Il Festival si conclude il 21 dicembre al Mattatoio con il concerto delle partiture finaliste – e assegnazione del premio – del Concorso di Composizione Franco Evangelisti, giunto alla XXI edizione, affidato all’esecuzione dell’Imago Sonora Ensemble diretto da Andrea Ceraso
Molti appuntamenti del Festival saranno introdotti dagli incontri con gli artisti; ci saranno presentazioni di novità editoriali e discografiche, conferenze a cura di docenti, musicisti e critici musicali, seminari e workshop con alcuni interpreti ospiti del Festival. Da segnalare il 10 dicembre al Mattatoio la tavola rotonda a cura di Susanna Pasticci Musica è pensiero? Questioni di feeling (e non solo) in cui si discuterà sulle nuove modalità di produzione, diffusione e fruizione della musica nel nuovo millennio, sulle dinamiche sociali e culturali che determinano la creazione di una comunità d’ascolto, riflessione che è alla base della presente edizione del Festival. Completano il programma i concerti in regione, nei comuni di Trevignano Romano, Ardea, Riofreddo, per la rassegna I luoghi del suono, volta a valorizzare giovani talenti e alcuni siti culturali del territorio laziale.
Il Festival è realizzato in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo, Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Fondazione Romaeuropa, MACRO – Asilo, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Teatro di Roma, RAI-Radio3, I Concerti nel Parco, Fondazione Isabella Scelsi, Fondazione Pinuccio Sciola, Núcleo de Ópera da Bahia, Edizioni Suvini Zerboni. Istituzioni didattiche: Università La Sapienza, Università di Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre, Conservatorio Santa Cecilia di Roma, i Conservatori di Frosinone, Palermo e Fermo, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Roma, Accademia di Belle Arti di Palermo, Associazione Spazio musica di Cagliari e gli istituti di cultura Istituto Polacco, Forum Austriaco di Cultura di Roma, Goethe-Institut Rom, Accademia di Villa Massimo.
Info: 06 3700323, www.nuovaconsonanza.it, [email protected] Biglietti: Intero da 12 a 18 euro, ridotti da 8 a 15. Abbonamenti sostenitori 250 / interi 100 / ridotti 75 / speciali 30 (studenti conservatori e accademie). Ingresso gratuito per il concerto del 30/11, gli incontri, presentazioni e la tavola rotonda.