“I’m afraid to forget your face” di Same Halaa vince il premio “Miglior regia” della quarta edizione del Saturnia Film Festival
Una storia d’amore osteggiata dalle famiglie, che porta alla perdita della persona amata, indagando cosa sia disposti a fare per rivedere, nonostante tutto e tutti, il suo viso, almeno per l’ultima volta. “I’m afraid to Forget your face” del regista Same Halaa vince il premio “Migliore Regia“ della quarta edizione del Saturnia Film Festival, la kermesse internazionale di cortometraggi, la cui cerimonia si è tenuta ieri sera, 1 agosto, presso Terme di Saturnia Natural Destination.
Molti gli ospiti intervenuti, tra proiezioni speciali e momenti di spettacolo. Il Festival è organizzato dall’associazione culturale Aradia Productions, con la collaborazione e il sostegno di Comune di Manciano, Comune di Semproniano, Comune di Pitigliano, Comune di Sorano; main sponsor Terme di Saturnia Natural Destination, Regia Congressi Srl, Medusa Film, Fondazione CR Firenze e Banca Tema Fondazione Tema Vita.
A condurre la serata l’attore Matteo Nicoletta; tra i momenti clou, gli interventi dell’attore Simone Liberati, dello studioso Augusto Sainati e l’esibizione del comico Antonio Mezzancella, showman, conduttore su Radio2, che si è cimentato in un momento di puro spettacolo tra imitazioni live delle star della musica del cinema e della tv, da Lucio Dalla a Eros Ramazzotti, da Christian De Sica a Luca Giurato. Dopo la cerimonia è seguito il party di chiusura.
Il premio Miglior Regia – che consiste nel Premio Ninfa, una statua in bronzo, raffigurante una ninfa, simbolo della nascita delle acque, opera dello scultore Arnaldo Mazzanti e in 1500 euro – è stato assegnato dalla giuria, presente in sala, presieduta da Paolo Orlando, direttore della Distribuzione Medusa Film, e composta dal critico e giurato dei David di Donatello Mario Mazzetti; Alessandro Amato e Luigi Chimienti, fondatori della società di produzione Dispàrte; la giornalista Claudia Catalli e la scrittrice e consulente editoriale cinematografica Sara Cosetti. A “I’m afraid to forget your face” anche la targa per la categoria “Miglior Fiction Internazionale”. Nelle motivazioni “Una storia apparentemente semplice, valorizzata da uno sguardo delicato e mai invadente, da una direzione attoriale asciutta e funzionale e da una sapiente gestione del ritmo, restituiscono un’opera matura e potente che trasporta lo spettatore ad empatizzare con il doloroso addio del suo protagonista”.
“La selezione ancora una volta è stata particolarmente ricca di stimoli e quindi complicata per noi che dovevamo selezionare. – sostiene Paolo Orlando, presidente di giuria – Tra i vincitori, c’è una certa eterogeneità, che è il tratto distintivo di questo festival, premiando non solo il cinema d’autore, ma anche l’horror e l’animazione, quindi il cinema a tutto tondo. La quarta edizione di fatto rappresenta il 50% di un festival fatto in pandemia, nella peggiore delle situazioni possibili, e credo che ancora una volta Antonella Alessandro e tutta l’organizzazione abbia dimostrato una grande competenza”. Su I’m afraid to forget your face aggiunge: “È un corto che ha vinto molti premi, tra cui Cannes, per noi è stato davvero un pugno nello stomaco. La cosa che più ci ha colpito è che è un corto per sottrazione, le parole sono ridotte al minimo, con un cambio di punto di vista, in cui un personaggio maschile si cala letteralmente nelle vesti di una donna musulmana per andare a salutare il suo amore”.
La serata si è aperta con il “green carpet” su cui hanno sfilato attori, registi e ospiti vari; dopo la proiezione della speciale sigla di animazione sulla nascita della ninfa, e i saluti istituzionali (tra cui quelli di Valeria Bruni, assessore al turismo del Comune di Manciano e quelli di Fabio Datteroni di Terme di Saturnia Natural Destination, dell’ideatrice Antonella Santarelli e del direttore artistico Alessandro Grande), si è tenuta la proiezione speciale del docufilm “Il viaggio” sul ruolo del medico di famiglia a cura di SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, partner del Saturnia Film Festival (sul palco il dottore Gerardo Medea). A seguire l’intervento dell’attore Simone Liberati (Cuori puri, La profezia dell’armadillo, a dicembre col family drama “A casa tutti bene” di Gabriele Muccino) a cui è stato assegnato lo speciale premio “Nuovi volti del cinema”, con una targa. Nella motivazione, letta da Alessandro Grande, il fatto di essere “Uno dei volti che apprezziamo di più, su cui scommettiamo e che siamo sicuri avrà un futuro pieno di soddisfazioni”. A seguire, si è tenuta la proiezione fuori concorso de “Il custode e il fantasma” di Christian Filippi, prodotto da Ombre Rosse di Andrea di Blasio, presenti al festival.
Ha detto Simone Liberati: “Sono molto felice di essere qui al Saturnia Film Festival, il posto è bellissimo, lo conosco da più di trent’anni perché i miei genitori mi portavano qui da piccolo, mi sembra di tornare in luoghi che mi appartengono. Ho lavorato molto quest’anno e spero che un po’ di frutti di questo lavoro poi vengano fuori e viaggino anche attraverso queste realtà festivaliere, che sono un po’ il sale di quello che facciamo, è il primo rapporto con il pubblico, quindi un riscontro fondamentale. È molto piacevole ad esempio venire qui a Saturnia, vedere la compenetrazione tra i film e i luoghi in cui vengono proiettati. Ai giovani cineasti mi viene di dare un consiglio – l’unico in realtà, mi piace riceverne generalmente – ovvero quello di mantenere vivo l’amore per il cinema. Il cinema va sempre amato e rispettato, la passione deve essere il motore di tutto, se no vale la pena cambiare”.
A vincere il premio “Miglior sceneggiatura” in omaggio allo scrittore e sceneggiatore Tullio Pinelli è stato “May I ask your seat?” di Tabish Habib, in cui “Un autobus racchiude e racconta un microcosmo di storie, contrasti social e sociali ed emergenze emotive, attraverso una sceneggiatura potente che colpisce e fa riflettere su quanto a volte basti un piccolo atto mancato a provocare un effetto domino insanabile”. A consegnarlo Augusto Sainati (membro del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani), che ha curato la corrispondenza tra Federico Fellini e Tullio Pinelli.
Dopo un contributo video in omaggio a Pinelli, e un breve intervento del sindaco di Pitigliano, Giovanni Gentili, che ha ricordato quando Pinelli lo “sgamò da ragazzino nella sua casa, raccontandogli un sacco di storie”, Sainati ha raccontato qualche aneddoto, tra cui quelli sulla dimora storica di epoca post unitaria, e la lettera in cantina del brigante Tiburzi, aggiungendo: “Questo è un festival che fa scoprire film non solo italiani ma anche dall’esterno, l’accoglienza è molto calorosa e i luoghi sono fantastici. Era un luogo molto amato da Pinelli che stava a Pitigliano, a pochi km da qui, e sembra quindi naturale omaggiarlo. Pinelli aveva un rapporto viscerale con queste terre, che veniva dalla sua famiglia, un rapporto iniziato da oltre un secolo. Era molto legato alla Maremma, i grandi film di Fellini sono nati qui, e credo questo sia un altro motivo di orgoglio di questa terra. Quando mi chiamò a casa sua, donandomi un intero baule fatto di progetti inediti, scritti per Fellini o Monicelli, film che non sono mai stati fatti, ho trovato una storia del cinema alternativa, una sorta di backstage dell’anima”.
Il festival, ideato da Antonella Santarelli (architetto, regista e organizzatrice di vari eventi cinematografici), con la direzione artistica del regista Alessandro Grande, nasce con l’intento di valorizzare il territorio attraverso la magia del cinema. “Avremo tante novità per la prossima edizione – dice Santarelli – Il festival sta crescendo, anche il MIBACT ha deciso di sostenerci, insieme ai tanti altri partner e sponsor, per noi è molto importante, e lo è anche avere un pubblico fidelizzato che ormai ci segue assiduamente. Sarà per questa aria familiare di accoglienza genuina del territorio, in cui si può essere se stessi, per questo il nostro è un green carpet, come se fosse una passeggiata sull’erba”.
“Abbiamo avuto le piazze sempre piene, il bilancio è più che positivo, perché i festival si fanno sì per i registi ma soprattutto per il pubblico. – ha spiegato Alessandro Grande, direttore artistico – La selezione è volutamente varia, per consentire ai fruitori uno scenario più ampio possibile. L’interesse è quella di fare un’edizione sempre più grande, ce la stiamo mettendo tutta, speriamo di avere presto novità da darvi”. Sul suo film, Regina, che continua ricevere numerosi premi, ha detto: “Il mio film viene da due blocchi di pandemia, credo che sia fondamentale che la situazione si sia ripresa, ed è bello che un lavoro che ha avito un percorso cosi difficile possa arrivare al pubblico”.
Il premio come miglior corto della sezione Fiction Italiana va a “Il branco” di Antonio Corsini “Un soggetto efficace, sostenuto da interpretazioni convincenti e da un linguaggio visivo evocativo che stimola l’immaginazione dello spettatore, è alla base di un’opera prima che indaga, con forza e autenticità, essenziali dinamiche dell’adolescenza, concentrandosi su una delle più difficile: il senso di appartenenza”.
Il premio per la Miglior Animazione è andato a “Mila” di Cinzia Angelini “Di una potenza visiva senza pari, emozionante e coinvolgente, Mila è riuscita a conquistare il cuore della giuria all’unanimità. Una giostra diventa presagio di un destino infelice che riesce però a trasformarsi in un nuovo inizio, dove i legami di sangue spezzati dalla Storia vengono sostituiti da condivisioni spontanee nate dalla forza della sopravvivenza”.
Il premio al Miglior Documentario è andato a “Les aigles de carthage” di Adriano Valerio in cui “Una struttura complessa, magistralmente calibrata, restituisce l’atmosfera di rivalsa del popolo tunisino dopo la finale di Coppa d’Africa del 2004, analizzando in retrospettiva aspettative sociali e cocenti delusioni, oppressione e primavere arabe, emigrazione e crisi economiche e affettive”.
Il premio come Miglior Attore è andato a Zoltan Cservak, protagonista del corto “Una nuova prospettiva” di Emanuela Ponzano. Nella motivazione “In un pregevole film sulla Memoria, il giovane ma già maturo interprete incarna con efficacia la graduale presa di coscienza del Male che gli esseri umani si infliggono l’un l’altro, passando con piccole sfumature dall’indifferenza alla consapevolezza”.
Il premio come Miglior Attrice è andato a Lea Van Acken e Athena Strates “Due amiche, zaino in spalla, viaggiano all’avventura attraverso una Germania rurale e tetra. Ben presto si troveranno ad affrontare una dimensione parallela e sovrannaturale che le travolgerà per sempre. Per l’eccellente ed angosciante sinergia nell’interpretazione di Iris e Nicole nel corto Cracks diretto da Andrea Cazzaniga”.
La giuria ha assegnato, inoltre, la menzione speciale alla regia a “Solitaire” di Edoardo Natoli “Dopo un anno in cui siamo stati tutti Solitaire, chiusi e impauriti nelle nostre case, questo corto ci restituisce quella sensazione di claustrofobico isolamento ma ci racconta anche la possibilità di aprirsi comunque alla vita e all’amore. Il tutto raccontato con poesia, con sapiente uso dell’animazione stop motion fatta in casa, tra ritagli di carta e cellulare. Cinema art-house che sa farsi grande con poco ed emozionare come niente al mondo. O forse, come solo una storia profondamente personale riesce a fare”.
Il festival proseguirà con alcuni eventi speciali, il 7 agosto, in Piazza del Rocchette di Fazio a Semproniano, l’omaggio alla commedia nel cinema e a Fellini e Pinelli, con la proiezione de “I Vitelloni” di Federico Fellini e di alcuni corti del genere commedia del Saturnia Film Festival (evento organizzato in collaborazione con Comune di Semproniano); l’8 agosto a Pitigliano si terrà l’omaggio a Tullio Pinelli, sceneggiatore di Federico Fellini con, la proiezione del film “Giulietta degli Spiriti” in piazza Fortezza Orsini (evento in collaborazione con il Comune e Proloco di Pitigliano); il 14 agosto, in piazza del Castello di Montemerano, si svolgerà la serata con l’omaggio al centenario della nascita di Giulietta Masina. Il Saturnia film festival aderisce all’iniziativa della Pro loco e dell’Accademia del libro di Montemerano e per l’occasione della serata verrà proiettato “Le Notti di Cabiria” di Federico Fellini, vincitore del premio Oscar nel 1957, che vede la Masina come straordinaria interprete. Un ringraziamento speciale a RTI S.p.A. per la gentile concessione dei diritti alla proiezione dei film di Federico Fellini. Chiusura il 21 agosto a Spoleto, in Umbria, all’Arca Street Art Hotel, progetto Est 21 con Red Zone, direzione artistica di David Pompili – Gianluca Caldrozzi, un museo a cielo aperto con la proiezione di alcune opere selezionate del Saturnia Film Festival.
Il Saturnia Film Festival è organizzato da Aradia Productions, con la collaborazione e il sostegno di Comune di Manciano, Comune di Pitigliano, Comune di Semproniano, Comune di Sorano; Main Sponsor Terme di Saturnia Natural Destination, Regia Congressi Srl, Medusa Film, Fondazione CR Firenze e Banca Tema Fondazione Tema Vita; in partnership con Lions Club Grosseto e Castiglione della Pescaia, ASSICOOP TOSCANA SPA Agente Generale UNIPOLSAI di Semproniano , Tutto Intorno al Verde di Favilli Rinaldo, Toscana Estate Consulting, Fondazione Sistema Toscana, Il Polo Culturale Le Clarisse Grosseto, Mujeres nel Cinema, Arca Street Art Hotel Red Zone, Accademia Cinema Toscana (Lucca), L’Accademia del Libro di Montemerano, Il Clorofilla Film Festival Grosseto, Le Proloco di Saturnia, Montemerano, Sorano e Pitigliano, SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarieil ristorante Da Caino a Montemerano, I Due Cippi a Saturnia, Domenico Mazzone Fuochi di Artificio, Vini Capua, Bar Barakka Saturnia, Birrificio La Grada Montemerano, Juvat Group Catanzaro, Hotel Della Fortezza Sorano e il Tuscany Hotel a Poggio Murella, opera dell’architetto Paolo Portoghesi che ospiterà per due notti tutti i registi selezionati in concorso.