Il Trio Eidos in concerto al Circolo Cittadino di Latina il 26 novembre per I Concerti d’autunno.
Ivos Margoni al violino, Stefano Bruno al violoncello e Giulia Loperfido al pianoforte eseguono i Trii con pianoforte di Mendelssohn e Brahms e una recente composizione di Fabio Massimo Capogrosso
Quinto concerto per la rassegna I Concerti d’autunno che la Fondazione Campus Internazionale di Musica organizza il venerdì pomeriggio al Circolo Cittadino di Latina. Il 26 novembre (ore 18) toccherà al Trio Eidos, giovanissima formazione nata nel 2020 dall’incontro tra il violinista Ivos Margoni, allievo di Salvatore Accardo presso l’Accademia “Walter Stauffer” di Cremona, il violoncellista Stefano Bruno, allievo di Giovanni Sollima presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, e la pianista Giulia Loperfido, allieva di Benedetto Lupo presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Oltre alla passione per la musica da camera, ad accomunare i tre talenti è anche la loro giovanissima età: Margoni è del 1999 mentre Bruno e Loperfido sono entrambi nati nel 2000. A un anno dalla sua formazione, il Trio ha suonato già per diverse istituzioni e festival musicali italiani ed è risultato vincitore assoluto della XXV edizione del Concorso Strumentistico “Città di Giussano” e del Concorso Nazionale “Borsa di Studio Trio Pakosky” a Piacenza.
Il programma scelto spazia fra Ottocento e la musica dei nostri giorni. Apertura di concerto con il Trio n. 1 op. 49 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, prima composizione che il musicista tedesco dedica al trio con pianoforte, composta a trent’anni e che nella prima esecuzione a Lipsia il 23 settembre 1839 vedeva lo stesso autore al pianoforte. Fra il pubblico, chi ne rimase particolarmente entusiasta fu Robert Schumann che scrisse: “Questo Trio è una eccellente composizione […]. Mendelssohn è il Mozart del nostro momento storico, il più brillante dei musicisti, quello che ha individuato più chiaramente le contraddizioni dell’epoca e il primo che le ha riconciliate tra di loro”. Contraddistinguono il Trio un profondo equilibrio formale e l’omogeneità fra le tre voci dei singoli strumenti che sembrano dialogare serenamente fra loro.
Da Mendelssohn si passa alla musica d’oggi con l’ascolto di un brano di Fabio Massimo Capogrosso. Nato a Perugia nel 1984, intraprende fin da piccolo lo studio del pianoforte per poi diplomarsi in composizione al Conservatorio dell’Aquila. Importanti i riconoscimenti internazionali: ha vinto il Bassoon Chamber Music Composition Competition, negli Stati Uniti, e nel 2018 è stato tra i premiati della nona edizione del Discover America Competition e del terzo Keuris Composers Contest di Amersfoort (Olanda), con il brano Un breve racconto notturno per pianoforte, violino e violoncello. Sarà proprio questo il brano che il Trio Eidos ha scelto di eseguire in concerto.
Chiude il Trio con pianoforte n. 3 op. 101 di Johannes Brahms, considerato da molti un capolavoro della musica per la formazione del Trio con pianoforte, composto nel 1886, quando Brahms stava soggiornando nel periodo estivo sul lago di Thun. A commentare il Trio in maniera entusiasta è Clara Schumann, che di Brahms fu cara amica e interprete di molta sua musica per pianoforte. Leggiamo dal suo diario: «… Che lavoro! Assolutamente geniale per passione, forza di idee, grazia e poesia! Prima d’ora nessun’altra opera di Brahms mi ha tanto trascinato… Stasera sono felice come non lo ero da tempo».