Il Teatro Verdi riparte dall’online in attesa dell’estate che verrà Il Teatro Verdi riparte dall’online in attesa dell’estate che verrà
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Il Teatro Verdi riparte dall’online in attesa dell’estate che verrà

Il Teatro Verdi riparte dall’online in attesa dell’estate che verrà Il Teatro Verdi riparte dall’online in attesa dell’estate che verràIl Teatro Verdi di Monte San Savino rivoluziona la sua stagione teatrale e torna a presentarla al pubblico nel pensiero che, se non c’è due senza tre, questa sarà la volta buona. «Abbiamo cercato fino all’ultimo una stagione in presenza ma è tempo di essere propositivi al di là dei DPCM, in attesa che questo lungo inverno volga al termine» dichiara Luca Roccia Baldini, direttore artistico con Amanda Sandrelli del teatro savinese.

Così, nel contenitore sicuro dello streaming, si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del nuovo calendario, provvisorio come tutto di questi tempi, alla presenza di Margherita Scarpellini, Sindaco di Monte San Savino, Patrizia Coletta, Direttore di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Marzia Serrai, Presidente dell’A.S. MonteServizi e Luca Baldini insieme a Massimo Ferri per Officine della Cultura, compagnia aretina e toscana che, oltre alla gestione della stagione, proprio nel Teatro Verdi ha la sua residenza artistica.

«Se non possiamo abitare il Teatro Verdi in presenza, lo faremo a distanza ma sempre con tutte le nostre forze. Lo faremo proseguendo un racconto autentico che parta proprio dal teatro, dal palcoscenico come da dietro le quinte, sostenendo con ciò l’intero comparto dello spettacolo dal vivo, proseguendo l’obiettivo di un teatro perno della promozione culturale del Comune di Monte San Savino. Lo faremo con una produzione nuova e con una dedica dal teatro al prossimo Giorno della Memoria. Lo faremo dunque anche a teatro chiuso ma come se fosse aperto in quanto servizio pubblico e strumento indiscusso di crescita sociale per la Comunità» ha dichiarato Margherita Scarpellini sostenendo l’impegno di Officine della Cultura nell’ideazione di proposte per il Teatro Verdi che siano in grado di superare questo imprevedibile momento storico.

A porre l’attenzione sull’importante lavoro svolto in questa fase per mantenere vivo il dialogo con gli spettatori, è anche il direttore di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta: «A fine autunno auspicavamo soluzioni innovative affinché il teatro, e il Teatro Verdi in particolare con il suo pubblico affezionato e generoso, potesse restare la casa di tutti, nonostante il sipario abbassato. Per questo siamo adesso lieti di presentare una stagione caratterizzata dalla ricerca e dallo studio di forme di teatro digitale innovative. Questi mesi estremamente difficili hanno reso necessaria la sperimentazione di modalità di fruizione non consuete e stimolato gli artisti e gli operatori del settore a proporre nuove idee, che potranno essere sviluppate in futuro, anche quando, finalmente, si potrà tornare in scena».

Tutti gli spunti di una stagione più volte trasformatasi sono qui e vedranno il compimento lunedì 8 marzo con la diretta streaming, dal palcoscenico del Verdi, della nuova produzione a firma Officine della Cultura: “In arte son Chisciottə” su scrittura di Samuele Boncompagni, con le attrici Luisa Bosi ed Elena Ferri, i solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo Massimo Ferri (autore delle musiche originali), Luca Roccia Baldini (che firma anche la regia), Gianni Micheli e Mariel Tahiraj, l’apporto tecnico di Paolo Bracciali, le scenografie di Lucia Baricci e la regia live di Materiali Sonori / Blanket Studio. Una produzione nata nel tempo dello streaming video, pensata per il teatro digitale, che tuttavia, grazie al sostegno di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, porterà nelle case degli spettatori un innovativo percorso di studio e di crescita del progetto per una reale interazione, già prima della prima, della compagnia con il suo pubblico.

Gli incontri di avvicinamento allo spettacolo, tutti gratuiti ed iniziati il 29 dicembre 2020 con “La musica ai tempi di Cervantes”, proseguiranno lunedì 11 gennaio con le “Riflessioni letterarie sul Don Chisciotte” alla presenza di due straordinari narratori italiani, Erri de Luca e Antonio Moresco; un incontro ancora a gennaio, con data da definire, con la presenza di Mimmo Paladino e Peppe Servillo; un incontro a febbraio con il filosofo Nuccio Ordine; un incontro conclusivo, ancora a febbraio, con il cuoco Aldo Lissignoli e i ristoratori di Lucignano dedicato alla cucina di Don Chisciotte, quest’ultimo in collaborazione con il Teatro Rosini e il Comune di Lucignano.

Se l’inizio ufficiale è previsto per l’8 marzo un evento speciale, sempre in streaming e sempre con i musicisti ad agire sul palcoscenico del Teatro Verdi, andrà in scena giovedì 28 gennaio in occasione del Giorno della Memoria con l’esecuzione del concerto “Romanò Simchà – Festa ebraica rom” presentato dall’originale gruppo formato dall’Orchestra Multietnica di Arezzo e Alexian Group.

La stagione proseguirà a marzo ancora con un evento in streaming firmato da Kantestrasse e Straligut, “Ozz” ispirato a “The Wonderful Wizard of Oz” di L. Frank Baum in data tuttavia da definire come per i restanti spettacoli.

«Quest’anno chiediamo al pubblico che ci segue di seguirci in maniera ancora più stretta, sul sito, sui social, attraverso la newsletter – continua Luca Baldini – perché data la situazione come compagnia e come residenza viviamo in una costante incertezza che limita non poco la nostra capacità di fare progettazione». La stagione dunque, al di là delle date, proseguirà idealmente anche in base alla possibilità, tanto attesa, di poter riaprire gli spazi pubblici almeno in primavera, in aprile e maggio, in doppia replica, con gli spettacoli “L’ultima partita” del Teatro del Cerchio e “Settanta volte sette” del Collettivo Controcanto. Dal mese di giugno, infine, la stagione si sposterà nell’inusuale cornice del Teatro all’aperto per un inizio dell’estate savinese all’insegna del teatro con i restanti tre eventi: “Un abito chiaro” con Amanda Sandrelli e Rita Marcotulli; “Com’è profondo il mare” con il quartetto formato da Tommaso Novi, Luca Guidi, Giulia Pratelli e Gio Mannucci; “Le dolenti note” con l’eclettica Banda Osiris.

Il prima possibile, in base al susseguirsi delle disposizioni legate al contenimento della pandemia, saranno definite le date dei prossimi appuntamenti con l’attenzione, qualora possibile, di formulare proposte di abbonamento e simili per facilitare il più possibile il ritorno del pubblico a teatro. Per quanto riguarda i prezzi dei due eventi teatrali in streaming, “In arte son Chisciottə” e “Ozz”, saranno anche questi comunicati quanto prima. Nell’attesa Officine della Cultura invita tutti gli interessati a seguire gli appuntamenti gratuiti dei prossimi due mesi in diretta dai canali social, incrociando le dita per le sorti dello spettacolo dal vivo.

Informazioni presso Officine della Cultura, via Trasimeno 16, Arezzo – tel. 0575/27961 – [email protected] – www.officinedellacultura.org.

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