Il Teatro Comunale di Ferrara riapre dopo l'estate con "L'Elisir d'amore" Il Teatro Comunale di Ferrara riapre dopo l'estate con "L'Elisir d'amore"
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Il Teatro Comunale di Ferrara riapre dopo l’estate con “L’Elisir d’amore”

Il Teatro Comunale di Ferrara riapre dopo l'estate con "L'Elisir d'amore" Il Teatro Comunale di Ferrara riapre dopo l'estate con "L'Elisir d'amore"Doppio appuntamento con L’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti al Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara. A chiudere la rassegna Estate al Teatro Comunale, venerdì 11 e sabato 12 settembre alle ore 21, è il melodramma giocoso in due atti su libretto di Felice Romani. Per la regia di Maria Cristina Osti, lo spettacolo vedrà in scena Dave Monaco (Nemorino), Yulia Merkudinova (Adina), Alberto Bianchi Lanzoni (Dulcamara), Gianluca Tumino (Belcore) e Vittoria Brugnolo (Giannetta). Attori e comparse: Casa della Musica e delle Arti Vigarano Pieve Khety Bracchi, Matteo Canella, Michele Capozza, Alessandro De Luigi, Gino Dondi, Mauro Gallini e Daniela Patroncini. A dirigere il Coro “Giuseppe Verdi” di Ferrara, Mirko Banzato, mentre a dirigere l’Orchestra Città di Ferrara è Lorenzo Bizzarri. I cantanti Yulia Merkudinova, Gianluca Tumino e Vittoria Brugnolo sono i vincitori della Settima Edizione del Concorso Lirico Internazionale “Città di Ferrara”.

“Ci sentiamo un po’ pionieri oggi nel realizzare uno spettacolo all’interno del Teatro Comunale di Ferrara, seguendo tutti i decreti ministeriali – spiega la regista Maria Cristina Osti – Abbiamo scelto L’Elisir d’Amore perché è un’opera allegra, divertente e surreale: pretesto facile per una nostra dedica al grande Federico Fellini in occasione del centenario dalla nascita. Nell’impostare scenicamente il comico dipanarsi della vicenda, personalmente ho voluto indurre un generale senso di ottimismo, in quanto, negli ultimi tempi, ho fatto mio il motto delle grandi imprenditrici italiane: ‘Nessun pensiero è mai troppo grande’, perché – continua Osti – proprio in questo momento nessun sentimento debba essere pervaso di negatività e, riprendendo Dulcamara, il buonumore…ve lo darà questo Elisir d’Amore”.

“In questa produzione – sottolinea Marcello Corvino, coadiutore artistico del Teatro Comunale di Ferrara – insieme a cantanti dalla carriera importante, vengono proposti anche giovanissimi artisti, nel segno tracciato dal teatro di essere fucina di grandi talenti”. Un pensiero è rivolto anche al futuro, dopo la chiusura forzata dal lockdown, con l’apertura della nuova stagione, nelle prossime settimane presentata alla città . “Abbiamo fatto qualcosa di inedito per il teatro, garantendo una programmazione estiva, nel segno del rilancio della cultura, e puntando alla valorizzazione delle risorse locali”.

Con l’esito trionfale ottenuto il 12 maggio 1832, in scena alla Canobbiana di Milano, L’Elisir d’Amore ha segnato un progresso compiuto nel genere comico da Donizetti. Ormai autonomo dallo stile di Rossini e dal Settecento, il compositore propone un linguaggio personale con personaggi non stereotipati, caratterizzati invece in modo ironico e brillante. Nemorino, un povero contadino, è innamorato di Adina, fittavola. Arriva in paese un reggimento al comando di Belcore, alla ricerca di giovani leve da arruolare. Adina non rifiuta il corteggiamento del sergente. Nemorino, ingelosito, si dichiara ad Adina, ma è respinto. Si rivolge allora a Dulcamara, un ciarlatano che gli vende una bottiglia di vino spacciandola per un elisir che farebbe innamorare Adina in un giorno solo. Nemorino scola d’un fiato l’intruglio, ma più che il cuore di Adina gli porta una bella ubriacatura e disinvoltura con le donne, comportamento che fa indispettire l’amata. Nel gioco di illusioni a lieto fine de L’Elisir, la regista Maria Cristina Osti ha voluto aprire il sipario su un’atmosfera surreale e onirica, citando l’universo immaginario di Federico Fellini e il suo legame con Alberto Sordi, omaggiati entrambi nel comune centenario della nascita. Sordi era l’amico col quale il regista riminese dimenticava gli orrori della guerra, vivendo a Roma una spensieratezza da paese dei balocchi, senza forse avvalersi delle possibili occasioni di redenzione. Quelle che proveranno a cercare, invece, i protagonisti dell’opera di Donizetti.

Main sponsor Eni, sponsor dell’evento La Residence e Salus. Per prenotare i biglietti (i prezzi variano dai 10 ai 20 euro): [email protected].it, 0532 202675. Per informazioni sui prossimi appuntamenti: www.teatro comunale ferrara.it.

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