Il Suolo Urbano: un'analisi approfondita per la Giornata Mondiale del Suolo 2024 Il Suolo Urbano: un'analisi approfondita per la Giornata Mondiale del Suolo 2024
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Il Suolo Urbano: un’analisi approfondita per la Giornata Mondiale del Suolo 2024

Il Suolo Urbano: un'analisi approfondita per la Giornata Mondiale del Suolo 2024 Il Suolo Urbano: un'analisi approfondita per la Giornata Mondiale del Suolo 2024In occasione della Giornata Mondiale del Suolo 2024, il 5 dicembre, la naturetech company 3Bee ha condotto un’analisi dettagliata sull’uso del suolo nelle principali città italiane, quelle con più di 200.000 abitanti. Utilizzando la sua innovativa Element-E Platform, la prima piattaforma che permette a comuni, aziende e parchi naturali di monitorare l’impatto e la dipendenza dalla natura, 3Bee ha valutato l’influenza dell’urbanizzazione e dell’agricoltura sulla permeabilità idrica del suolo urbano.

Il Suolo: Una Risorsa Preziosa da Proteggere

Il suolo è un bene prezioso e fragile, fondamentale per la regolazione dell’acqua, la biodiversità e la lotta al cambiamento climatico. Purtroppo, come evidenziato dal rapporto ISPRA 2023, il consumo di suolo in Italia è in costante aumento, con 77 km² persi solo nel 2022, un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Urbanizzazione selvaggia, agricoltura intensiva e impermeabilizzazione del suolo stanno compromettendo irrimediabilmente le sue funzioni vitali, rendendo le città più vulnerabili a eventi meteorologici estremi come alluvioni e siccità.

Misurare, Monitorare, Gestire: La Chiave per un Futuro Sostenibile

Il tema scelto dalle Nazioni Unite per la Giornata Mondiale del Suolo 2024, “Caring for Soils: Measure, Monitor, Manage”, sottolinea l’importanza di dati precisi e strumenti all’avanguardia per comprendere a fondo le caratteristiche del suolo e prendere decisioni informate per una gestione sostenibile. Come afferma Niccolò Calandri, CEO di 3Bee: “Il suolo è il punto d’incontro tra natura e intervento umano. Prendersene cura significa mitigare fenomeni come le isole di calore, le alluvioni, le inondazioni e l’erosione. La Element-E Platform vuole supportare comuni, aziende e parchi naturali nella tutela del suolo per rafforzare la loro resilienza climatica.”

Collaborazione Pubblico-Privato: Un Approccio Vincente

La gestione sostenibile del suolo, cruciale per la resilienza ambientale, richiede una stretta collaborazione tra pubblico e privato. La Element-E Platform di 3Bee offre alle aziende uno strumento integrato per monitorare e gestire il proprio impatto sulla natura, permettendo di definire strategie climatiche personalizzate e conformi alle normative. Grazie a soluzioni scalabili e data-driven, anche le imprese possono contribuire attivamente a rendere le città ecosistemi resilienti, promuovendo un equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale.

Un’Analisi Macroscopica del Suolo Urbano Italiano

L’analisi di 3Bee si è focalizzata su quattro indicatori chiave nelle città italiane con oltre 200.000 abitanti:

  • Superficie artificiale: la percentuale di territorio occupata da infrastrutture urbane (strade, edifici, industrie…).
  • Superficie naturale: la percentuale di territorio costituita da aree verdi non edificate, come parchi e boschi.
  • Superficie agricola: la percentuale di territorio destinato all’agricoltura.
  • Rischio idrogeologico: la valutazione del rischio legato a eventi meteorologici estremi, in particolare alluvioni.

I dati raccolti rivelano come l’urbanizzazione e le attività antropiche abbiano profondamente trasformato il suolo delle principali città italiane, con impatti significativi sulle funzioni ecosistemiche.

Venezia e Milano: Due Facce della Medaglia

Venezia, con il suo 16,7% di superficie artificiale, rappresenta un caso a sé. La sua particolare morfologia lagunare limita l’espansione edilizia. Tuttavia, la città è estremamente vulnerabile all’acqua alta, un fenomeno aggravato dall’innalzamento del livello del mare e dall’abbassamento del suolo lagunare, influenzato anche da attività umane passate come il prelievo di acqua dalle falde. All’opposto, Milano, con oltre il 63% di superficie artificiale, è la città più urbanizzata, con un’elevata densità infrastrutturale che aumenta il rischio di impermeabilizzazione del suolo e la vulnerabilità alle alluvioni.

Il Ruolo Cruciale delle Aree Verdi

Genova spicca per la sua elevata superficie naturale, oltre il 72%, grazie alla sua conformazione geografica tra mare e monti. Anche Messina registra un buon 68,90%. Al contrario, città come Bari (16,72%), Padova (17,13%), Catania (19,33%) e Milano (19,95%) presentano percentuali molto basse di superficie naturale. La riduzione delle aree verdi compromette la capacità del terreno di assorbire l’acqua piovana, aumentando il rischio di alluvioni, riducendo la ricarica delle falde acquifere, impattando negativamente sulla biodiversità e amplificando il fenomeno delle isole di calore.

Il Rischio Idrogeologico: Una Minaccia Concreta

Torino, Milano, Padova, Bologna, Verona, Genova e Venezia presentano un elevato rischio idrogeologico (livello 4 su 5). L’urbanizzazione intensiva e il cambiamento climatico, con le sue precipitazioni sempre più violente, sono i principali fattori di rischio. Genova, nonostante l’ampia superficie naturale nelle aree collinari, rimane esposta a causa della canalizzazione dei torrenti, dell’urbanizzazione nelle piane alluvionali e dell’aumento delle precipitazioni.

Agricoltura: Un Equilibrio Delicato

L’analisi di 3Bee evidenzia come l’agricoltura, soprattutto se intensiva, possa contribuire all’erosione e al compattamento del suolo. Catania, con il 46,02% di superficie agricola a discapito delle aree naturali (19,33%), rappresenta un esempio di squilibrio che compromette la biodiversità e potrebbe aumentare il suo rischio idrogeologico nei prossimi anni.

L’Innovazione Tecnologica al Servizio della Resilienza

Le città italiane si trovano di fronte a sfide complesse nella gestione del suolo. Spesso gli interventi infrastrutturali per contrastare gli eventi estremi non sono sufficientemente mirati o pianificati a lungo termine. L’innovazione tecnologica offre strumenti come la Element-E Platform di 3Bee, che permette di identificare le aree urbane più a rischio e pianificare interventi mirati. La piattaforma valuta il rischio idrogeologico considerando la severità e la frequenza degli eventi alluvionali, fornendo una stima della probabilità di futuri episodi nei due anni successivi.

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