Il ricordo di Biagi, a "Cento, un secolo di radio"
 | 

Il ricordo di Biagi, a “Cento, un secolo di radio”

In occasione dell’anniversario della morte del grande giornalista

Il ricordo di Biagi, a "Cento, un secolo di radio"
In questa nuova puntata di “Cento, un secolo di radio” – in onda mercoledì 6 Novembre 2024 dalle 18.05 su Rai Radio1 – Umberto Broccoli ricorda Enzo Biagi, uno dei giornalisti più noti del ventesimo secolo, in occasione dell’anniversario della morte. Biagi nasce a Lizzano in Belvedere, in provincia di Bologna, il 9 agosto 1920. Le prime esperienze giornalistiche le realizza al Carlino Sera, dove entra nel 1939. Il 21 aprile 1945 viene liberata Bologna, a dirigere l’emittente radiofonica è Antonio Ghirelli che assume il venticinquenne Enzo Biagi: sarà proprio Biagi ad annunciare, su Radio Bologna Libera, la liberazione della città. Nel 1951 si trasferisce a Milano, chiamato dall’editore di Epoca Arnoldo Mondadori. Con l’amico Sergio Zavoli, nel ’52 registra un documentario radiofonico per la Rai, “Questa sera si vive a soggetto”. Nel settembre 1961 viene chiamato da Ettore Bernabei, Direttore generale Rai, alla direzione del Telegiornale. Durante la puntata di “Cento” sarà proprio la voce di Enzo Biagi, tratta da alcuni programmi di Radiodue, a raccontare quegli anni. In chiusura di puntata, la voce e qualche verso dello scrittore Italo Calvino.
Il 6 ottobre 2024 la Radio compie cento anni. Un secolo di parole e note iniziato con un annuncio storico di Ines Viviani Donarelli. In questi anni la Radio ha accompagnato gli italiani diventando un asse portante della cultura del Paese, ne ha raccontato la storia stimolando nei suoi ascoltatori la curiosità e la conoscenza. Negli archivi della radiofonia si conservano le voci e le note che hanno accompagnato da sempre la scenografia del racconto. Attraverso la narrazione di Umberto Broccoli, il ruolo della Radio dalle sue origini ai giorni nostri: gli anni Quaranta, la Guerra e il dopoguerra, la nascita della Televisione e il moltiplicarsi di mezzi, linguaggi e format che ancora oggi la vedono competitiva e vincente.
Un appuntamento assolutamente da non perdere.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *