Il premio Oscar Nicola Piovani sceglie il Teatro Verdi di Trieste per la sua prima opera Il premio Oscar Nicola Piovani sceglie il Teatro Verdi di Trieste per la sua prima opera
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Il premio Oscar Nicola Piovani sceglie il Teatro Verdi di Trieste per la sua prima opera

Il premio Oscar Nicola Piovani sceglie il Teatro Verdi di Trieste per la sua prima opera Il premio Oscar Nicola Piovani sceglie il Teatro Verdi di Trieste per la sua prima operaIl premio Oscar Nicola Piovani sceglie Trieste per la sua prima opera lirica, che prenderà vita al Teatro Verdi nelle prossime settimane. Il musicista è arrivato in questi giorni in città e ha già iniziato le prove, un percorso a stretto contatto con il Verdi e con tutti i professionisti coinvolti, che sarà anche raccontato attraverso un documentario.

Amorosa presenza” è la sua prima opera composta, frutto di una lunga gestazione, che porterà in scena la storia di due ragazzi degli anni Settanta innamorati dell’amore, ma caratterizzata anche da imprevisti e colpi di scena. Un progetto rilevante per il teatro, che arriva nel momento della ripartenza dopo le chiusure legate al Covid-19 e che rappresenta un motivo in più per guardare con positività alla ripresa completa dell’attività.

Per Piovani è un gradito ritorno a Trieste. Nel 2018 ha diretto il concerto “Piovani dirige Piovani” organizzato dalla Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, insieme al Comune di Trieste.

L’opera: “Amorosa presenza”, in due atti, ha origini lontane. La prima idea risale al 1977, rimasta poi a lungo in un cassetto. «Vincenzo Cerami mi parlò del romanzo che stava scrivendo- spiega Piovani- e mi sembrò un soggetto perfetto per ricavarne un libretto d’Opera. Avevamo una commissione verbale dal Teatro dell’Opera di Atene e cominciammo a lavorare serratamente alla scaletta e al libretto dell’opera. Quando eravamo a circa metà del guado, la commissione greca si volatilizzò. Bussammo alla porta di qualche teatro italiano, ma lo facemmo con molta timidezza e troppo pudore». Il progetto resta fermo, per tanti anni «ma quando ho raccontato questa storia in un’intervista- prosegue- quando ho detto che se ne sarebbe riparlato “alla prossima reincarnazione”, ho ricevuto una telefonata del Direttore Generale del Teatro Verdi Antonio Tasca, che mi proponeva di riprendere a Trieste quel progetto. Ho accettato e mi ci sono buttato a capofitto con molta euforia, ho ricominciato a lavorarci con l’aiuto di Graziella e Aisha Cerami e, grazie al Teatro Verdi di Trieste, al Sovrintendente Stefano Pace, al Direttore Artistico Paolo Rodda quest’Opera vedrà la luce durante la prossima stagione. Si racconta – aggiunge Piovani – che Giuseppe Verdi rispondesse, a chi gli chiedeva com’era il suo prossimo lavoro, “Speriamo che venghi bene”, frase che riassume bene il mio sentimento nei confronti di questo “lavoro in corso”».

Nicola Piovani è nato il 26 maggio 1946 a Roma. Di mestiere fa il Musicista (pianista, direttore d’orchestra, compositore di musica per il cinema e il teatro, di canzoni, di musica da camera e sinfonica). Fra i maestri che l’hanno avviato alla composizione, il greco Manos Hadjidakis. Gran parte dell’attività di Nicola Piovani è dedicata al cinema e al teatro, fra i quali si divide con passione.

Nel 1968 la sua prima colonna sonora: per i cinegiornali sul movimento studentesco della facoltà di Filosofia, che frequentava, di Silvano Agosti; sempre di Agosti è lungometraggio N. P. Il segreto dell’anno successivo. Di lì comincia una carriera che lo porta a scrivere musica con i maggiori registi italiani: Bellocchio, Monicelli, i Taviani, Moretti, Loy, Tornatore, Benigni; e poi Federico Fellini, che si è rivolto al musicista per i suoi ultimi tre film. Fra i registi stranieri ricordiamo Ben Von Verbong, Pál Gábor, Dusan Makavejev, Bigas Luna, Jos Stelling, John Irvin, Sergej Bodrov, Éric-Emmanuel Schmitt, Philippe Lioret, Luis Sepulveda, Danièle Thompson, Xavier Durringer. Con la colonna sonora de La vita è bella di Roberto Benigni, vince il premio Oscar. Riceve inoltre nel corso degli anni tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due Ciak d’or, il Globo d’Oro della stampa estera e il Premio Elsa Morante.

Attivo anche come autore di canzoni, negli anni Settanta compone a quattro mani con Fabrizio De André gli album Non al denaro, non all’amore né al cielo e Storia di un impiegato.

Sin dall’inizio Piovani affianca al lavoro nel cinema quello per il teatro, scrivendo musiche di scena per gli allestimenti di Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro e Vittorio Gassman. Nel 1989, con Luigi Magni e Pietro Garinei, crea per il Teatro Sistina la commedia musicale I sette re di Roma.

Alla fine degli anni Ottanta, inizia il sodalizio artistico con Vincenzo Cerami. Insieme all’attore Lello Arena, fondano la Compagnia della Luna.

I primi frutti di questa collaborazione sono La cantata del Fiore (1988) e La cantata del Buffo (1990. Seguono Il Signor Novecento (1992), Canti di scena (1993) e Romanzo musicale (1998). Nel 1998, La Pietà – Stabat Mater per voce recitante, due cantanti e orchestra su testo di Vincenzo Cerami, l’opera è stata replicata più volte (a Betlemme, a Tel Aviv, a Roma, a Catania, a Orvieto) nel 2019 al Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2001 Il “Concerto in quintetto”. Nel 2002 lavora a Parigi dove, al Theatre de Chaillot, presenta Concha Bonita, uno spettacolo che si colloca a metà strada tra l’opera e l’operetta. Nel 2003 presenta in Grecia, sull’isola di Delos, L’isola della luce una partitura per voce recitante, due cantanti e orchestra, commissionata dal ministero della cultura di Atene.

Nel 2007 compone una suite orchestrale ispirata al numero sette, intitolata Epta. Nel 2009, su testo di Eduardo De Filippo, scrive la cantata sinfonica Padre Cicogna, scritta per la voce recitante di Luca De Filippo. L’opera Viaggi di Ulisse è stata composta e rappresentata per la prima volta il 2 Settembre 2011 al Ravello Festival. Dal 2015 viene ininterrottamente rappresentato, in Italia e all’estero, La Musica è pericolosa.

Nel 2015 debutta al Ravenna Festival La Vita Nuova, una breve opera musicale ispirata all’opera poetica di Dante. Rappresentata più volte. La più recente il 25 marzo 2021 a Madrid in occasione del Dantedi per il settimo centenario della morte di Dante.

Nel 2013 esce il suo primo disco di canzoni Cantabile, con le voci dei cantanti amici De Gregori, Servillo, Giorgia, Grigolo, Ferreri, Mannoia, Proietti, Benigni, Jovanotti, Noa, Morandi, Benigni, e con la partecipazione dei Solisti della Scala di Milano. Nicola Piovani nel 2008 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres.

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