Il meglio del giornalismo al DIG Festival di Modena
Dal 18 al 22 settembre, Modena si trasforma nel palcoscenico del giornalismo d’inchiesta più coraggioso e innovativo. Il DIG Festival 2024, giunto alla sua decima edizione, promette di essere un evento imperdibile per chiunque ami il giornalismo di qualità e le storie che fanno la differenza.
“J’Accuse”: un grido di denuncia che riecheggia nel tempo
Il titolo scelto per questa edizione, “J’Accuse“, non è casuale. Richiama alla mente la celebre lettera di Émile Zola, un atto di coraggio che sfidò l’ingiustizia a costo della libertà personale. Questo spirito di denuncia, questa volontà di mettere la verità al primo posto, permea l’intera manifestazione.
Un caleidoscopio di voci e prospettive
Il festival si propone di offrire uno sguardo a 360 gradi sui temi più scottanti dell’attualità. Dalle indagini sui disastri ambientali in Europa agli scenari di guerra a Gaza e in Ucraina, passando per le disuguaglianze sociali e l’impatto dell’intelligenza artificiale, il programma è ricco e variegato.
Ospiti di calibro internazionale
Tra i nomi di spicco che arricchiranno il festival troviamo:
- Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati
- Nino Di Matteo, magistrato antimafia di fama internazionale
- Meron Rapoport, leggenda del giornalismo israeliano
- Julia Angwin, data journalist statunitense Premio Pulitzer
Questi sono solo alcuni dei tanti professionisti che condivideranno le loro esperienze e conoscenze con il pubblico di Modena.
Il cuore pulsante del festival: i DIG Awards
Il concorso DIG Awards rappresenta il fulcro della manifestazione. Con circa 400 opere candidate da decine di paesi, la competizione si preannuncia serrata. Le proiezioni dei finalisti al Cinema Astra saranno un’occasione unica per immergersi in storie di straordinaria potenza narrativa.
DIG Pitch: un trampolino di lancio per nuovi talenti
Il DIG Pitch è forse uno degli appuntamenti più attesi. Questo premio, dedicato ai progetti in fase di sviluppo, offre un contributo fino a 15.000 euro. Un’opportunità imperdibile per giovani talenti e professionisti che vogliono dare vita alle loro idee più ambiziose.
Oltre il giornalismo: un festival a tutto tondo
Ma il DIG Festival non è solo inchieste e documentari. L’offerta culturale spazia in molteplici direzioni:
Arte e fotografia
Tre mostre esclusive arricchiranno il panorama artistico del festival:
- Una personale di Michelangelo Setola, autore del DIG Watchdog 2024
- L’esposizione dei finalisti degli European Cartoon Awards 2024
- “Nel mirino della memoria”, una mostra dedicata ai giornalisti uccisi in Palestina, curata da Gianluca Costantini
Musica live
La sezione “DIG Off” proporrà due appuntamenti musicali di alto livello:
- Il live di James Jonathan Clancy, artista italo-canadese di spicco della scena indipendente
- L’esibizione del leggendario cantautore texano Micah P. Hinson
Workshop e formazione
La DIG Academy offrirà 12 workshop gratuiti di alta formazione, accreditati dall’Ordine dei Giornalisti. Un’occasione preziosa per affinare le proprie competenze e confrontarsi con professionisti di alto livello.
Un festival che cresce e si radica nel territorio
Il sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, ha espresso grande soddisfazione per la crescita costante del festival, sottolineando come DIG contribuisca ad aumentare la reputazione della città. Un evento che si sta radicando sempre più nel tessuto culturale modenese, attirando un pubblico sempre più vasto e variegato.
Come partecipare: informazioni pratiche
Il festival si svolgerà in vari luoghi simbolo di Modena:
- Collegio San Carlo
- Cinema Astra
- Nuovo Cinema Arena
- Complesso San Paolo
- Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore
La maggior parte degli eventi è gratuita e ad accesso libero. Per le proiezioni cinematografiche e i concerti è necessario acquistare un biglietto. È disponibile un vantaggioso “Pass Cinema DIG 2024” al costo di 30€, che permette l’accesso a tutte le proiezioni.
Un festival indipendente, sostenuto dalla comunità
Il DIG Festival si distingue per la sua indipendenza. I finanziamenti provengono principalmente da enti pubblici come la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Modena e la Fondazione di Modena. Numerosi partner e collaborazioni arricchiscono ulteriormente l’offerta del festival, testimoniando il suo radicamento nel tessuto culturale e sociale del territorio.