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IL JUKEBOX DEL TEMPO PERSO – Accordi & Parole del 23 novembre

IL JUKEBOX DEL TEMPO PERSO - Accordi & Parole del 23 novembre

Accordi & Parole del 23 novembre

23 novembre, giorno numero 327 dell’anno (o 328, se bisestile), si celebra San Clemente I, papa e martire.

Mentre la storia commemora le mosse decisive dell’Armata Rossa nella celeberrima battaglia di Stalingrado (1942), nonché il terribile terremoto dell’Irpinia che nel 1980 causò qualcosa come oltre 3000 morti, 10000 feriti e 300000 sfollati, nella più umile e superflua storia della musica, andando a ritroso, cominciando cioè dagli eventi più recenti, ecco che il 23 novembre 2016 esce Chinese Democracy, sesto album in studio dei Guns’n’ Roses.

IL JUKEBOX DEL TEMPO PERSO - Accordi & Parole del 23 novembre IL JUKEBOX DEL TEMPO PERSO - Accordi & Parole del 23 novembrePiù che un disco, un parto. Annunciato e rimandato per qualcosa come quindici anni, arriva dopo ventuno anni dall’ultimo album. Che però era The Spaghetti Incident, vale a dire un album di cover. Per un album di inediti, bisogna andare al 1991, e quindi calcolare un lasso di tempo di ben ventitré anni. Che poi, si potrebbe discutere su quanto sia possibile ritenerlo davvero un disco dei Guns, visto che della formazione degli anni Novanta non resta che il solo Axl Rose. Tolti alcuni contributi di Dizzy Reed nei testi e negli arrangiamenti (ma a quando risalgono questi contributi?), dei vecchi Guns non c’è proprio traccia, e forse sarebbe più sensato considerarlo un disco solito di Axl Rose.

Album per forza di cosa deludente (come minimo dopo quindici anni di attesa ti aspetti una bomba atomica), viziato e devastato dalle follie di Rose, dai continui abbandoni e dai litigi, ha un sound che non ricorda per nulla quello dei vecchi Guns. Alcuni pezzi, e meno male, sono comunque interessanti. Tipo la titletrack (https://www.youtube.com/watch?v=FfIZr38DLSg).

IL JUKEBOX DEL TEMPO PERSO - Accordi & Parole del 23 novembre IL JUKEBOX DEL TEMPO PERSO - Accordi & Parole del 23 novembreTristissima invece, è la ricorrenza del 1991.

Quel 23 novembre infatti, Freddie Mercury annunciò al mondo intero di essere malato di AIDS. Per poi lasciarci appena ventiquattro ore dopo.

Noi, nell’occasione, lo ricordiamo così, con una fantasmagorica esplosione di gioia e follia:

Un anno prima, 1990, il 23 novembre usciva Against the Grain, quinto album in studio dei Bad Religion, lavoro meno punk dei precedenti, più raffinato eppure ruvido e velocissimo, quasi un immenso petardo pronto a esploderti in mano tra luci grigioazzurre.

In due parole: un capolavoro, con dentro alcuni pezzi storici della band, come la struggente Anesthesia. Da ascoltare e riascoltare, per innamorarsene ancora (https://www.youtube.com/watch?v=dq2UdPDurpU).

IL JUKEBOX DEL TEMPO PERSO - Accordi & Parole del 23 novembre IL JUKEBOX DEL TEMPO PERSO - Accordi & Parole del 23 novembreAndando indietro quasi esattamente di un decennio, e piombando nel 1981, ecco uscire, ovviamente il 23 novembre, For Those About to Rock You Salute You, bellissimo album degli AC/DC il cui titolo riprende la frase latina, morituri te salutant, ovvero coloro che stanno per morire ti salutano, che secondo la tradizione pronunciavano i gladiatori prima dei duelli, trasformandola in “coloro che stanno per fare rock, ti salutano”.

Un’esplosione in tutti i sensi, all’alba di un mondo che avrebbe visto il metal, e l’hard rock in genere, nella parte della riserva indiana. Ecco la titletrack: https://www.youtube.com/watch?v=nBM1-DwjA8I.

Infine, nel 1979, i Pink Floyd, in questo frangente illuminati dalla più alta espressione del genio di Roger Waters, pubblicavano la Part II di Another Brick in The Wall, singolo del monumentale The Wall e tra i brani più celebri della storia della musica.

Leggendario come pure il video che lo accompagna (estratto del sublime The Wall di Alan Parker, film strepitoso tratto dall’album), il brano è il più splendido, anarchico, corrosivo e definitivo inno contro la repressione di certa educazione.

In tempi di bieca sottomissione e di passiva accettazione delle più oscene brutalità, una boccata di ossigeno da ascoltare e riascoltare.

Per spingere a reagire e gridare che no, noi di questa educazione proprio non ne abbiamo bisogno.

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