Il grande esordio thriller di Marco Martani
Per chiunque, anche per il più spietato dei killer, prima o poi arriva il momento di guardarsi dentro e fare i conti con la propria natura. Per Orso, braccio destro dello spietato boss marsigliese conosciuto come il Rosso, quel momento viene dopo un infarto e la scoperta di non essere immortale. Orso. Lo chiamano così per il corpo possente e l’istinto da predatore solitario, ma a battergli nel petto è il più umano dei desideri: poter rivedere la donna che un tempo ha amato, e la loro figlia ormai adulta.
Infatti, per proteggerle dall’organizzazione per cui lavorava, ha dovuto accettare un patto terribile: abbandonarle per sempre, rinunciare persino a parlarne, e continuare a servire il Rosso. Per tutta la vita Orso non ha fatto altro, diventando un guerriero infallibile. Di più, una leggenda. Ma ora, in virtù della loro amicizia, chiede al boss un aiuto a colmare quel vuoto. Un aiuto che non arriva. Il Rosso lo vuole ancora al suo fianco. Orso decide di andare lo stesso. Si trova così diretto verso l’Italia, con in mano una foto e il nome del paese dove le due donne vivono, e dove potrebbe deporre le armi una volta per sempre. Non può immaginare che le porte del suo inferno personale, anziché chiudersi, si sono appena spalancate. Marco Martani, sceneggiatore di molti film di successo, ha scritto un thriller unico nel panorama italiano. Un romanzo capace di unire il ritmo dei grandi autori americani, la potenza visiva del cinema e un protagonista monumentale, la cui forza è inferiore soltanto al tormento nel suo cuore malandato.
“La verità è che questo libro mi ha sorpreso. Sono partita convinta di leggere un buon thriller e basta, e mi sono trovata in mano un ottimo thiriller, che è anche un memoir e anche un romanzo su una (ri)educazione sentimentale. Sono rimasta spiazzata dall’umanità di Orso, commossa dalla sua presa di coscienza nel corso degli eventi, sorpresa dall’alternarsi di brutalità e dolcezza. La verità è che questo romanzo che è come un giro sulle montagne russe. Il momento prima ti si strizza la pancia per i colpi di scena adrenalinici, il momento dopo ti si strizza il cuore per tutto l’amore che il protagonista deve soffocare, lasciandolo chiuso in un cuore malandato, pieno di cicatrici come il suo corpo da guerriero.”
Amanda, libraia