Il film del giorno: “Sicario” (su Rai 4)
Oggi vi consigliamo Sicario, in onda su Rai 4 (canale 21, o 521 per l’HD, del digitale terrestre) alle 21.20.
Kate Macer (Emily Blunt), giovane agente dell’FBI, alle prese con una missione per eliminare una volta per tutte il narcotraffico al confine tra gli Stati Uniti e il Messico. Tutto cambia quando, in seguito a un incidente in Arizona in cui due poliziotti perdono la vita a causa di un’esplosione in una casa, la donna viene annessa in una speciale task force diretta da un tipo alquanto enigmatico, Matt Graver (Josh Brolin), e dal consulente colombiano Alejandro (Benicio del Toro). Il gruppo si reca a Ciudad Juárez per estradare Guillermo Diaz: quando si trovano vicino al confine, però, Kate e i suoi colleghi sventano una trappola facendo fuori molti uomini appartenenti al cartello messicano.
Mentre Alejandro sta torturando Guillermo in una base aerea degli Stati Uniti, la donna inizia a dubitare della legalità dei loro metodi. Intanto il gruppo comincia a interrogare i clandestini per ottenere informazioni.
Kate e Reggie (Daniel Kaluuya) vogliono conoscere il piano di Matt che gli spiega che il reale scopo dell’operazione è quello di fermare Manuel Diaz, fratello di Guillermo. Le indagini si spostano in una banca che i riciclatori di denaro di Diaz utilizzavano abitualmente. Durante le ricerche Kate conosce un uomo in un bar, Ted (Jon Bernthal), e decide di portarlo nel suo appartamento. Mentre i due stanno per fare sesso, la donna capisce che il suo nuovo amante è in realtà una talpa del cartello. Una volta smascherato, il losco individuo cerca di strangolare l’agente che, per fortuna, viene salvata tempestivamente da Alejandro. Quello che Kate non sa, però, è che i suoi colleghi l’hanno usata come esca. Tuttavia Ted non è l’unico poliziotto corrotto dai narcotrafficanti messicani…
Perché vedere questo film
Un ampio arcobaleno di sfumature di grigio che sfocia in un intero spettro di gradazioni morali. Un Autore che lavora su commissione non riscrivendo l’altrui sceneggiatura originale e mettendola in scena con invidiabili lampi di poetica tecn(olog)ica e inequivocabili cedimenti alla retorica. E la solita vecchia questione: scegli da che parte stare.