Il film del giorno: “Schegge di paura” (su La7)
Oggi vi consigliamo Schegge di paura, in onda su La7 (canale 7, o 507 per l’HD, del digitale terrestre) alle 21.15.
A Chicago è stato appena assassinato brutalmente uno dei personaggi più eminenti della città, l’arcivescovo Richard Rushman (Stanley Anderson).
Martin Vail (Richard Gere) uno dei più brillanti avvocati di Chicago, sempre pronto a farsi pubblicità, si offre volontariamente per difendere gratuitamente il giovane accusato dell’omicidio.
Aaron Stampler (Edward Norton), questo il nome del presunto colpevole, è un ragazzo di provincia, ingenuo, timido e balbuziente, che beneficiava della protezione dell’alto prelato, che considerava come un padre.
A complicare la situazione di Stampler è la grande amicizia che legava l’arcivescovo a John Shaughnessy (John Mahoney) capo della Procura distrettuale. L’uomo che aveva anche lucrosi legami di affari con Rushman, punta alla condanna a morte del ragazzo e affida il caso all’assistente distrettuale Janet Venable (Laura Linney), un tempo legata sentimentalmente a Vail. Nel frattempo i primi incontri in carcere tra l’accusato e il suo avvocato difensore, portano Vail a convincersi dell’innocenza del suo assistito.
Durante un sopralluogo al domicilio dell’Arcivescovo, Vail scopre una videocassetta girata da Rushman in cui si vede Aaron costretto a un rapporto sessuale con un altro giovane ragazzo e una ragazza. Vail si trova ora davanti un dilemma: presentare questa nuova prova porterebbe la giuria ad avere maggiore compassione per Stampler, ma allo stesso tempo gli fornirebbe un movente per l’omicidio.
Quando Vail si confronta nuovamente con il suo cliente e lo accusa di avergli nascosto questo elemento, Stampler ha una specie di crisi e subisce uno sdoppiamento della personalità trasformandosi improvvisamente in un’altra persona: un sociopatico violento di nome Roy…
Perché vedere questo film
Onesto thriller giudiziario, dal ritmo costante nonostante la durata e dalla storia intrigante, per quanto non del tutto sorprendente e originale (lo spettatore abituato alla letteratura di genere probabilmente può arrivare a immaginare come andrà a finire). Buona la prova di Norton, ma è soprattutto la classe di Richard Gere a elevare il film.