Il film del giorno: “Monolith” (in onda su Cielo)
Oggi vi consigliamo Monolith, in onda su Cielo (canale 26 del digitale terrestre) alle 21.10.
“Monolith” è un thriller avvincente del 2017, diretto da Ivan Silvestrini, un regista italiano noto per il suo approccio innovativo e per la sua capacità di mantenere gli spettatori sulla corda. Questo film rappresenta un’esperienza cinematografica intensa, che esplora temi di isolamento, paura e sopravvivenza, il tutto incorniciato da un’atmosfera claustrofobica e angosciante.
Katrina Bowden interpreta il ruolo principale, affiancata da Damon Dayoub e Brandon Jones. Il film è ambientato in un deserto desolato, e la trama ruota attorno a una madre e al suo giovane figlio intrappolati all’interno di un SUV ultra-tecnologico chiamato “Monolith”. Il veicolo, pensato per essere sicuro e protetto, si trasforma in una trappola mortale, mettendo alla prova le capacità della protagonista di sopravvivere e proteggere il suo bambino.
Trama di “Monolith”: Una Sfida di Sopravvivenza
La trama di “Monolith” è costruita attorno a una premessa semplice ma estremamente efficace. Sandra (interpretata da Katrina Bowden) è una madre che sta viaggiando con il figlio di due anni verso la casa dei suoceri. Durante il viaggio, Sandra si trova a dover affrontare una serie di situazioni inaspettate che culminano con un tragico errore: rimanere chiusa fuori dalla Monolith, con il figlio intrappolato all’interno.
Il veicolo, descritto come il SUV più sicuro al mondo, è equipaggiato con tecnologie avanzate che lo rendono praticamente inespugnabile. Tuttavia, queste stesse caratteristiche si trasformano in un incubo quando Sandra si ritrova senza la possibilità di accedere al veicolo. Bloccata nel deserto, senza aiuti e con il sole che batte impietosamente, Sandra deve trovare un modo per salvare il suo bambino prima che sia troppo tardi.
Analisi dei Personaggi: La Forza di Sandra
Sandra è il cuore pulsante del film. La sua evoluzione da madre ansiosa e incerta a donna determinata e coraggiosa è uno degli aspetti più affascinanti di “Monolith”. All’inizio del film, vediamo Sandra come una madre che si appoggia alla tecnologia per sentirsi al sicuro, ma mano a mano che la situazione si complica, si rende conto che nessuna tecnologia può sostituire l’istinto materno e la volontà di proteggere suo figlio.
La performance di Katrina Bowden è straordinaria, riuscendo a trasmettere una vasta gamma di emozioni, dalla disperazione alla risolutezza, in un ambiente estremamente limitato e soffocante. Questo tipo di ruolo richiede un’intensità particolare, e Bowden riesce a mantenere viva l’attenzione dello spettatore per l’intera durata del film, nonostante la narrazione si svolga prevalentemente all’interno o intorno alla Monolith.
Il Significato Simbolico della Monolith
Il veicolo “Monolith” non è solo un elemento scenografico, ma rappresenta un simbolo potente all’interno del film. La Monolith è l’incarnazione del progresso tecnologico e della fiducia che riponiamo in esso. Inizialmente, Sandra vede la Monolith come una protezione, un rifugio sicuro per sé e per suo figlio. Tuttavia, quando le circostanze cambiano, ciò che era stato progettato per proteggerla diventa la sua prigione.
Questo cambio di percezione sottolinea una critica sottile ma incisiva alla dipendenza dalla tecnologia, evidenziando come, in situazioni estreme, la tecnologia stessa possa diventare inaffidabile e persino pericolosa.
Stile Registico e Atmosfera
Ivan Silvestrini utilizza uno stile registico che amplifica la tensione e l’angoscia della protagonista. Le inquadrature sono spesso strette, limitate allo spazio ridotto del veicolo o agli immensi e vuoti paesaggi desertici che lo circondano, creando un forte senso di claustrofobia e isolamento.
La colonna sonora, sebbene minimalista, aggiunge un ulteriore livello di tensione, accompagnando il viaggio emotivo di Sandra e amplificando i momenti di maggiore ansia. Silvestrini sfrutta al massimo l’ambientazione desertica per far sentire lo spettatore intrappolato e sperduto, proprio come la protagonista.
Le Tematiche del Film: Tecnologia vs Istinto Umano
Una delle tematiche centrali di “Monolith” è il confronto tra la fiducia nella tecnologia e la forza dell’istinto umano. Sandra inizia il suo viaggio fidandosi ciecamente delle capacità della Monolith di proteggerla, ma quando si rende conto che la tecnologia non può risolvere i suoi problemi, è costretta a fare affidamento su se stessa.
Questa dicotomia tra tecnologia e istinto umano è rappresentata in modo chiaro e potente, mostrando come, nonostante i progressi tecnologici, in situazioni critiche, il coraggio, la determinazione e l’istinto di sopravvivenza prevalgano su qualsiasi gadget o dispositivo avanzato.
La Performance degli Attori: Un Cast Limitato ma Efficace
Katrina Bowden domina la scena in “Monolith”, offrendo una performance che trasuda realismo e vulnerabilità. Damon Dayoub e Brandon Jones offrono supporto in ruoli minori, ma è chiaramente la Bowden a portare il peso emotivo e narrativo del film.
Il film richiede una performance intensa e coinvolgente da parte di Bowden, data la natura intima e personale della trama. La sua capacità di esprimere paura, frustrazione e determinazione, spesso senza dialoghi ma solo attraverso le espressioni facciali e il linguaggio del corpo, è un elemento cruciale che contribuisce al successo del film.
Critica e Ricezione del Film
“Monolith” ha ricevuto reazioni contrastanti dalla critica. Alcuni recensori hanno elogiato il film per la sua capacità di mantenere alta la tensione nonostante l’ambientazione limitata e il numero ridotto di personaggi, sottolineando la bravura della Bowden e l’abilità registica di Silvestrini.
Altri hanno criticato il film per alcune scelte narrative e per la ripetitività di certe situazioni, ritenendo che la trama avrebbe potuto essere sviluppata in modo più complesso. Tuttavia, il consenso generale riconosce a “Monolith” di essere un thriller originale e intenso, che riesce a distinguersi nel panorama dei film di genere grazie al suo approccio unico.
Il Ruolo della Tecnologia nella Trama
La Monolith non è solo un semplice veicolo, ma un vero e proprio personaggio nel film. Dotato di un’intelligenza artificiale avanzata e di una serie di dispositivi di sicurezza all’avanguardia, rappresenta l’apice della fiducia umana nella tecnologia. Tuttavia, come si sviluppa nel corso della trama, questa fiducia viene messa alla prova e infine distrutta, quando la stessa tecnologia diventa una minaccia per la sopravvivenza.
Il film invita a riflettere su come la tecnologia, pur essendo progettata per migliorare le nostre vite, possa diventare un’arma a doppio taglio se non usata con giudizio. La Monolith, da protettrice, diventa una prigione, sottolineando l’importanza di non abbandonare la propria umanità in favore di una cieca fiducia nella tecnologia.
Il Deserto: Un Personaggio a Parte
L’ambientazione desertica è molto più che un semplice sfondo; è un vero e proprio personaggio del film. Il deserto rappresenta l’ostilità e l’indifferenza della natura nei confronti delle difficoltà umane. È un luogo in cui la tecnologia, simboleggiata dalla Monolith, è messa alla prova contro la forza implacabile e imperturbabile della natura.
Il deserto amplifica il senso di isolamento di Sandra, facendola sentire ancora più vulnerabile e impotente. Questa ambientazione contribuisce a creare un’atmosfera di disperazione e urgenza, essenziale per mantenere alta la tensione nel corso del film.