Il film del giorno: "La promessa dell'assassino" (su Cielo) Il film del giorno: "La promessa dell'assassino" (su Cielo)
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Il film del giorno: “La promessa dell’assassino” (su Cielo)

Il film del giorno: "La promessa dell'assassino" (su Cielo) Il film del giorno: "La promessa dell'assassino" (su Cielo)Oggi vi consigliamo La promessa dell’assassino, in onda su Cielo (canale 26 del digitale terrestre) alle 21.20.

In un ospedale di Londa l’ostetrica di origine russa, Anna Khitrova (Naomi Watts), rimane molto scossa dalla morte di una giovane quattordicenne, deceduta dopo aver dato alla luce la sua bambina.
Cercando disperatamente informazioni sulla ragazza, per poter dare una famiglia alla neonata rimasta orfana, Anna scova il biglietto da visita del ristorante Trans-Siberian, gestito dall’anziano Semyon (Armin Mueller-Stahl).
Decisa a scoprire l’identità della minorenne, la donna si reca nel locale ignorando che Semyon, dietro all’apparenza cordiale e bonaria, sia un uomo senza scrupoli a capo dell’organizzazione mafiosa Vory V Zakone. Il malvivente condivide il potere con il figlio Kirill (Vincent Cassel), nonostante non abbia una buona opinione delle sue doti criminali. Kirill, a sua volta, è molto legato al autista, Nikolai Luzhin (Viggo Mortensen), nel quale ripone tutta la sua fiducia.
Al ristorante, Anna incontra Nikolai e ne rimane profondamente affascinata. L’autista approfitta del malcontento di Semyon per conquistare il suo rispetto e la sua fiducia, riuscendo ad essere insignito dei gradi del Vory V Zakone. Nel frattempo Anna traduce dal russo i diari della ragazza deceduta, scoprendo una verità agghiacciante.
A causa di una faida con un gruppo di mafiosi ceceni, che accusano Kirill di essere omosessuale, Semyon deciderà di salvare la vita di suo figlio sacrificando quella di Nikolai. L’uomo, tuttavia, fugge da morte certa e trova aiuto in ospedale, dove Anna racconta le sue scoperte sulla giovane e l’uomo le rivela il suo segreto, promettendole di salvare la neonata…

Perché vedere questo film

Ennesimo tassello imperdibile del percorso cinematografico di Cronenberg. Il regista canadese sposta sempre di più la sua poetica dalla mutazione della carne a quella dell’anima. Perché è lì che avvengono le trasformazioni peggiori.

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