Il film del giorno: "Invictus. L'invincibile" (su Iris) Il film del giorno: "Invictus. L'invincibile" (su Iris)
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Il film del giorno: “Invictus. L’invincibile” (su Iris)

Il film del giorno: "Invictus. L'invincibile" (su Iris) Il film del giorno: "Invictus. L'invincibile" (su Iris)Oggi vi consigliamo Invictus. L’invincibile, in onda su Iris (canale 22 del digitale terrestre) alle 21.00.

Sudafrica 1994. Dopo ventisette anni di prigionia, Nelson Mandela (Morgan Freeman) è finalmente libero e diventa il primo presidente nero del Sud Africa. Sebbene l’apartheid sia stata ufficialmente abolita e Mandela si stia battendo per la riconciliazione tra sudafricani bianchi e neri, nel paese persistono le divisioni razziali. La maggioranza nera mostra ancora un forte risentimento nei confronti degli afrikaner, che identifica con la squadra nazionale di rugby, gli Springboks, composta da soli giocatori bianchi. Mandela, tuttavia, vede nel rugby uno strumento per sanare le ferite del passato e unificare la due anime del Sudafrica, grazie alle regole di lealtà, fratellanza e rispetto che lo caratterizzano.
Per rassicurare la minoranza bianca che la loro identità verrà rispettata, Mandela convince i membri neri della nuova associazione di rugby sudafricana a mantenere il nome, il logo e i colori originari degli Springboks. Successivamente, incontra François Pienaar (Matt Damon), il capitano degli Springboks, al quale confida che una vittoria della squadra nazionale nella Coppa del Mondo unirà gli afrikaner con le altre tribù che compongono il Sudafrica. Tra i due si crea subito una forte intesa, suggellata dal motto “Una squadra, una nazione”. Per motivarlo ulteriormente, Mandela regala a Pienaar una copia della poesia “Invictus” del poeta britannico W. E. Henley, che lo ha confortato e sostenuto nei momenti più bui della sua prigionia. In vista dei Mondiali di Rugby, che si terranno in Sud Africa nel 1995, Pienaar consegna ai membri della sua squadra una copia del nuovo inno nazionale, nato dall’unione tra quello già esistente degli afrikaner con quello in lingua xhosa dei neri, dicendo loro che devono impararlo ed eseguirlo correttamente.
Mandela, invece, ordina ai giocatori di mescolarsi tra la gente con allenamenti all’aperto e di insegnare il rugby anche ai neri. Nonostante la diffidenza di molti sudafricani, sia bianchi che neri, Mandela e Pienaar continuano a sostenere fermamente la loro teoria secondo cui lo sport può unire con successo il paese, dando vita alla “Rainbow Nation” tanto auspicata da Mandela. La dimostrazione arriva durante la partita di apertura dei Mondiali di Rugby, quando per la prima volta il paese si mostra compatto nel tifare per gli Springboks. Grazie al sostegno di tutti i sudafricani, gli Springboks avanzano costantemente nel torneo, fino a scontrarsi con l’Australia, sognando di arrivare al confronto con i mitici All Blacks della Nuova Zelanda…

Perché vedere questo film

Un film epico, commovente, perfetto in ogni particolare, semplicemente magnifico. Freeman è tremendamente perfetto nella parte di Mandela.

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