Il film del giorno: “Il giovane favoloso” (su Rai Storia)
Oggi vi consigliamo Il giovane favoloso, in onda su Rai Storia (canale 54 del digitale terrestre) alle 21.10.
Il film è incentrato sulla vita di Giacomo Leopardi, scrittore, poeta, filosofo e genio italiano.
Giacomo (Elio Germano) è un bambino dotato di una straordinaria intelligenza, che coltiva grazie all’assidua frequentazione della biblioteca della sua casa a Recanati. A causa del burrascoso rapporto con suo padre Monaldo (Massimo Popolizio), uomo autoritario e scontroso, Leopardi vorrebbe allontanarsi dalle mura domestiche. Il sogno del giovane favoloso è di scoprire e frequentare il mondo dei letterati, che conosce grazie alla fitta corrispondenza epistolare con Pietro Giordani (Valerio Binasco). La salute di Giacomo, tuttavia, è precaria, segnata dalle lunghe sedute di intensa consultazione di una moltitudine di voluminosi tomi e dalle insicurezze del suo spirito. Il 29 luglio 1819, Giacomo prova a fuggire da Recanati, ma il padre lo scopre e lo riconduce a casa.
Tra i soggetti prediletti delle sue lunghe meditazioni c’è la figlia del cocchiere, Teresa Fattorini (Gloria Ghergo), la cui morte lo sconvolge profondamente. A lei, tempo dopo, il poeta dedicherà la lirica ‘A Silvia’. Compiuti i ventiquattro anni, Leopardi può finalmente partire e si reca a Firenze, dove incontra il nobile napoletano Antonio Ranieri (Michele Riondino). Con il sostegno dell’amico, Giacomo si dedica alla stesura di poesie e prosa, mentre la sua salute peggiora di giorno in giorno. A Firenze, il poeta si invaghisce dell’aristocratica Fanny Targioni Tozzetti (Anna Mouglalis), ma il suo amore non è ricambiato. A causa della precaria situazione economica, Giacomo e Ranieri si trasferiscono a Roma e poi a Napoli. La città, tuttavia, è invasa da una pestilenza di colera e i due amici si rifugiano nella campagna campana, per scampare al contagio. Giacomo assiste alla poderosa eruzione del Vesuvio e si abbandona alla sofferenza della sua malattia, ‘qui sull’arida schiena del formidabile monte’…
Perché vedere questo film
Film avvincente e politico debitore ma allo stesso tempo divulgatore della poetica di Leopardi. Ci voleva coraggio per affrontare un soggetto del genere, però Martone con l’Ottocento ci sa fare.