Il film del giorno: "Hollywood, Vermont" Il film del giorno: "Hollywood, Vermont"
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Il film del giorno: “Hollywood, Vermont”

Il film del giorno: "Hollywood, Vermont" Il film del giorno: "Hollywood, Vermont" Oggi vi consigliamo Hollywood, Vermont in onda su Iris (canale 22 del digitale terrestre) alle 15.10.

C’è un certo fascino nel vedere un maestro come David Mamet, noto per i suoi dialoghi taglienti e le storie ambientate nel sottobosco criminale di Chicago, cimentarsi con un soggetto apparentemente più leggero come il mondo del cinema. Hollywood, Vermont (State and Main), uscito nelle sale italiane nel 2002, ci catapulta in una tranquilla cittadina del Vermont sconvolta dall’arrivo di una troupe cinematografica hollywoodiana. Ma non lasciatevi ingannare dalla premessa: dietro l’apparente commedia di equivoci si cela un’analisi acuta e spesso spietata del sogno americano, della macchina del cinema e delle umane debolezze.

Un Cast Stellare per una Piccola Città

Fin dall’inizio, Mamet ci regala un cast corale di personaggi memorabili. C’è Walt Price (William H. Macy), lo sceneggiatore in crisi d’ispirazione che cerca disperatamente di finire la sceneggiatura prima della scadenza (e di conquistare la cameriera del posto). C’è Bobby Gould (Alec Baldwin), il produttore cinico e spietato disposto a tutto pur di portare a termine il film. E poi c’è Claire Wellesley (Sarah Jessica Parker), la star capricciosa e nevrotica che incarna tutti i cliché della diva di Hollywood.

Attorno a loro gravitano una serie di personaggi secondari altrettanto ben caratterizzati: il regista insicuro, l’assistente tuttofare, gli abitanti del posto incuriositi e un po’ spaesati da questa invasione di “gente di cinema”. Mamet è un maestro nel delineare personaggi complessi e sfaccettati con poche, incisive pennellate, e in Hollywood, Vermont questa sua abilità è all’apice.

Il Sogno Americano Sotto la Lente di Ingrandimento

La cittadina del Vermont diventa una sorta di microcosmo in cui si riflettono le contraddizioni e le ipocrisie del sogno americano. Da un lato, c’è l’immagine idilliaca della provincia americana, con i suoi ritmi lenti, i suoi valori tradizionali e il suo senso di comunità. Dall’altro, c’è l’arrivo di Hollywood, con il suo carico di soldi, di fama e di superficialità, che sconvolge gli equilibri e mette a nudo le debolezze dei personaggi.

Mamet non si limita a dipingere un semplice scontro tra due mondi: scava a fondo nella psiche dei suoi personaggi, mostrando come il fascino del successo e del denaro possa corrompere anche gli animi più puri. Lo sceneggiatore in crisi, il produttore senza scrupoli, la star capricciosa: sono tutti vittime e carnefici di un sistema che promette la felicità a tutti i costi, ma che spesso lascia solo macerie dietro di sé.

La Macchina del Cinema Messa a Nudo

Oltre al sogno americano, Hollywood, Vermont offre anche un’interessante riflessione sulla macchina del cinema. Mamet, con la sua esperienza di sceneggiatore e regista, conosce bene i meccanismi che si celano dietro le quinte di un film, e non esita a mostrarceli in tutta la loro crudezza.

Le trattative spietate, i compromessi al ribasso, le pressioni degli studios, le bizze delle star: tutto concorre a creare un’immagine cinica e disincantata del mondo del cinema. Ma anche in questo caso, Mamet non si limita a fare satira: il suo sguardo è lucido e disincantato, ma non privo di una certa malinconia.

I Dialoghi Taglienti di Mamet

Uno degli elementi distintivi del cinema di Mamet sono i dialoghi: taglienti, realistici, spesso ellittici, capaci di svelare molto di più di quanto non dicano esplicitamente. E in Hollywood, Vermont i dialoghi sono ancora una volta protagonisti assoluti.

Le battute fulminanti, i botta e risposta serrati, i silenzi carichi di tensione: tutto contribuisce a creare un’atmosfera unica e coinvolgente. Mamet usa il linguaggio come un bisturi, dissezionando le relazioni tra i personaggi, mettendo a nudo le loro debolezze e i loro segreti.

Un Finale Aperto alle Interpretazioni

Come spesso accade nei film di Mamet, anche Hollywood, Vermont si conclude con un finale aperto, che lascia allo spettatore il compito di trarre le proprie conclusioni. Non ci sono facili soluzioni, né lieto fine: i personaggi sono costretti a fare i conti con le conseguenze delle proprie azioni, e il futuro rimane incerto.

Un Film Ancora Attuale

A distanza di anni dalla sua uscita, Hollywood, Vermont si conferma un film di grande attualità. Il suo sguardo critico sul sogno americano, sulla macchina del cinema e sulle umane debolezze è più che mai attuale, e ci invita a riflettere sul prezzo che siamo disposti a pagare per realizzare i nostri sogni.

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