Il film del giorno: "Fabrizio De Andrè. Principe libero" (su Rai Premium) Il film del giorno: "Fabrizio De Andrè. Principe libero" (su Rai Premium)
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Il film del giorno: “Fabrizio De Andrè. Principe libero” (su Rai Premium)

Il film del giorno: "Fabrizio De Andrè. Principe libero" (su Rai Premium) Il film del giorno: "Fabrizio De Andrè. Principe libero" (su Rai Premium)Oggi vi consigliamo Fabrizio De Andrè. Principe libero, in onda su Rai Premium (canale 25, o 525 per l’HD, del digitale terrestre)  alle 22.55.

“Io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare”. C’è una citazione del pirata britannico Samuel Bellamy iscritta nelle note di copertina di uno dei dischi più belli di Fabrizio De André, “Le nuvole”. E a questa frase si ispira il titolo del film a lui dedicato. “Principe” e “libero”, due parole che, accostate, raccontano molto bene De André: il magnetismo e il naturale distacco di un principe, sempre pronto a raccogliere e ad appassionarsi alle storie dei diversi, degli ultimi, dei diseredati, e a farne parabola, canzone, preghiera; la ricerca della libertà e il racconto di un viaggio fatto “in direzione ostinata e contraria”, per usare i versi di una sua canzone, che lo hanno reso il testimone e il cantore dell’uomo e della sua divina imperfezione, promuovendone valori come la tolleranza, il perdono, la comprensione, il rispetto, l’amore.

Se queste sono le caratteristiche universalmente note dell’arte di Fabrizio De André, ciò su cui si concentra Fabrizio De André – Principe libero è l’umana avventura del suo protagonista: dall’infanzia ai capolavori della maturità, passando attraverso il racconto accurato degli anni di Genova, del rapporto con la famiglia e dell’apprendistato formativo svolto nei caruggi della città, contornato da amici vicini come Paolo Villaggio – sarà lui a coniare per De André il soprannome con cui è tuttora noto, Faber – e delicatamente più distanti, come Luigi Tenco. Seguono i primi successi – Mina che porta in televisione la sua “Canzone di Marinella” -, le prime timide esibizioni dal vivo, l’incontro con Dori Ghezzi, la vita da agricoltore in Sardegna fino alle drammatiche pagine del rapimento e al successivo ritorno sulle scene.

Co-prodotto da Rai Fiction e Bibi Film e distribuito da Nexo Digital, Fabrizio De André. Principe libero è scritto da Francesca Serafini e Giordano Meacci sia per la televisione che per il cinema. Dopo un breve passaggio in sala per soli due giorni a gennaio 2018, il film, diretto da Luca Facchini, si sposta sul piccolo schermo (Rai1) il mese successivo. Le due diverse modalità di fruizione sono state pensate per rendere omaggio prima alla scomparsa del cantautore, avvenuta a gennaio del 1999, poi alla sua nascita, il cui 78esimo anniversario cade il 18 febbraio.

 

Perché vedere questo film

Un film per la TV che sembra invece confezionato per il grande schermo, tutto lo indica: i movimenti della macchina da presa, una regia che non ha nulla a che vedere con la fiction. Buon film, ben girato, facendo risaltare in maniera adeguata i difetti e i pregi del Faber.

 

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