Il film del giorno: “Arma letale” (su Twenty Seven)
Oggi vi consigliamo Arma letale, in onda su Twenty Seven (canale 27 del digitale terrestre) alle 21.10.
Martin Riggs (Mel Gibson), ex soldato delle forze speciali, è membro della squadra narcotici della polizia di Los Angeles. La vita di Riggs viene segnata dalla morte della moglie, avvenuta durante un incidente automobilistico. Riggs cade in una spirale di autolesionismo che lo porta a compiere una serie di azioni pericolose per se e per gli altri suoi colleghi. Viene allora trasferito dalla squadra narcotici alla squadra omicidi e gli viene assegnato come partner il Sergente Roger Murtaugh (Danny Glover).
Murtaugh, anche lui veterano della guerra del Vietnam, ha appena compiuto cinquanta anni e vive una vita tranquilla con sua moglie e con i suoi quattro figli cercando di tenersi il più possibile lontano dai guai. La reputazione di Riggs lo precede e Murtaugh, nonostante le sue obiezioni, è costretto ad accettare il suo nuovo partner con l’ulteriore compito di tenerlo sotto controllo e di proteggerlo da se stesso.
Appena entrati in servizio, Roger riceve una chiamata da un suo vecchio amico ed ex compagno di armi, Michael Hunsaker, che gli chiede di poterlo incontrare al più presto. Tuttavia, prima che i due possano vedersi, Riggs viene a sapere che la figlia del suo ex commilitone è morta lanciandosi dal balcone del suo appartamento. La successiva autopsia smentirà però la caduta come causa del decesso e dimostrerà che la ragazza è stata avvelenata con un detergente di scarico.
Il caso quindi diventa della omicidi e Riggs insieme a Murtaugh, scopre che la figlia di Hunsaker era rimasta intappolata nel torbido mondo della droga, pornografia e prostituzione. Hunsaker aveva infatti cercato l’aiuto del suo vecchio amico proprio perchè era preoccupato per la figlia.
A questo punto l’indagine ha inizio.
Perché vedere questo film
Poliziesco sprint e originalissimo buddy-movie che ha l’enorme merito di piazzare al centro del palcoscenico lo studio dell’accoppiata protagonista piuttosto che l’azione in se, comunque presente in dosi massicce. Fu un successo strepitoso sia di critica che di pubblico.
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