Il film del giorno: “A Quiet Place – Un posto tranquillo” (su Mediaset Italia 2)
Oggi vi consigliamo A Quiet Place – Un posto tranquillo, in onda su Mediaset Italia 2 (canale 66 del digitale terrestre) alle 21.15.
Una famiglia lotta per la sopravvivenza in un mondo post-apocalittico invaso da predatori extraterrestri.
Queste creature, cieche ed estremamente veloci, attaccano qualsiasi cosa produca rumore, grazie ad un senso dell’udito potentissimo.
A causa di questi alieni, la popolazione mondiale è decimata, e nelle città regna un silenzio assordante.
La famiglia Abbott – composta dalla madre Evelyn (Emily Blunt), dal marito Lee (John Krasinsky), dalla figlia Regan (Millicent Simmonds), che ha un disturbo congenito dell’udito, e dai figli Marcus (Noah Jupe) e Beau (Cade Woodward) – ha imparato a sopravvivere ed adattarsi in questo mondo ostile, ma nonostante ciò viene sconvolta dalla tragica morte dell’ultimogenito.
Tutti i membri della famiglia si sentono in parte responsabili dell’accaduto, che ha segnato irreversibilmente il rapporto tra Regan e suo padre, divorati entrambi dal senso di colpa.
Nonostante il tragico accaduto, la famiglia continua a destreggiarsi tra le difficoltà che l’impossibilità di emettere suoni, dal semplice parlare al rumore provocato dall’urto di oggetti, comporta. Lee è un padre amorevole, dedicato alla protezione della sua famiglia, Evelyn una madre dolce e naturalmente preoccupata per la sorte di tutti loro.
Un anno dopo, Evelyn è incinta e prossima al parto. Lee e Marcus sono di ritorno da una seduta di caccia e notano le luci rosse della fattoria, segnale d’allarme attivato da Evelyn. Intuendo il pericolo imminente, i due mettono in atto un diversivo per permettere ad Evelyn di dare alla luce il suo quarto figlio. L’accaduto ha però attirato l’attenzione delle creature, e i diversi membri della famiglia dovranno dare prova di grande coraggio nell’affrontarle.
Perché vedere questo film
Suggestivo e inquietante l’orrore giocato sui silenzi e sullo sfondo di panorami desolati in cui si aggira una tristissima famigliola di sopravvissuti. Peccato ci siano alcune incongruenze a livello narrativo difficili da trascurare. Con qualche accorgimento realistico in più la vicenda avrebbe guadagnato maggiore credibilità.