Il Don Chisciotte di Officine della Cultura debutta in teatro
Debutterà lunedì 8 marzo, in doppia replica alle ore 18:30 e 21:30, trasmesso live streaming dal Teatro Verdi di Monte San Savino – replica 9 marzo, ore 21:30, live streaming dal Teatro Rosini di Lucignano -, e visibile al pubblico sulla piattaforma ilsonar.it, “In Arte son Chisciottə”, la nuova produzione teatrale di Officine della Cultura liberamente ispirata a “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes con un punto di vista contemporaneo e multimediale.
“In Arte son Chisciottə”, diretto da Luca Roccia Baldini e scritto da Samuele Boncompagni con studi e documentazioni di Stefano Ferri e musiche di Massimo Ferri eseguite dal vivo dai solisti dell’OMA, l’Orchestra Multietnica di Arezzo, apre il sipario, in un teatro vuoto, dove tutto è a vista, su un palcoscenico abitato da due attrici, Luisa Bosi ed Elena Ferri, quattro musicisti – Luca Roccia Baldini, Massimo Ferri, Gianni Micheli e Mariel Tahiraj – il tecnico Paolo Bracciali, la scenografa Lucia Baricci, il fonico Gabriele Berioli, i videomaker di Materiali Sonori Pierfrancesco Bigazzi e Giulio Dell’Aquila, il lavoro alla regia streaming di Stefano Ferri. Contro quali mulini a vento si muoveranno le due donne? Sogno e realtà si mescolano mentre le due attrici diventano le protagoniste della storia. Dichiara Luca Roccia Baldini: «Ci piace immaginare il nostro progetto come un contributo all’attuale dibattito sull’inclusione, nel senso più ampio del termine, a iniziare dalla lingua italiana, con l’utilizzo del simbolo “ə”, chiamato schwa, ad indicare un gruppo misto di persone, limitando il predominio del genere maschile sul linguaggio e sul suo impatto nell’elaborazione delle nostre relazioni, per continuare con il coinvolgimento dell’OMA, un ensemble che porta il sostantivo “inclusione” nel suo DNA, per concludere in una visione sociale che vede il genere femminile quale parte fondante, attiva e creativa della storia, letteraria, filosofica e artistica della nostra rielaborazione del Don Chisciotte».
L’allestimento del Don Chisciotte di Officine della Cultura, avvenuto interamente a Monte San Savino grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale e di A.S. MonteServizi, è un “teatro da tavolo”, composto dall’intreccio di linguaggi narrativi diversi – miniature, pop up, oggetti animati dalle attrici e dalla scenografa che li ha costruiti, inquadrature, musica dal vivo – che permetterà al pubblico di ogni età di immergersi dentro i sogni e le visioni del Cavaliere dalla trista figura. Due video-operatori e un regista video porteranno il pubblico dentro e fuori dal gioco, raccontando in diretta l’immaginario e svelandone subito dopo il segreto, portando in luce tutti gli operatori della scena, dagli attori ai tecnici, dando la possibilità di cambiare continuamente il punto di vista.
Così racconta il Don Chisciottə Samuele Boncompagni, autore della drammaturgia: «Fare uno spettacolo sul Don Chisciotte di Cervantes, considerato il primo romanzo moderno e che in molti definiscono il miglior romanzo di tutti i tempi, è di per sé un’impresa, appunto, donchisciottesca. Di fronte alla complessità del testo originale, si deve per forza scegliere. Così, nella mia riscrittura, Don Chisciotte diventa il “fare teatro” e giocare al teatro diventa un atto rivoluzionario, una lucida follia, un’azione politica prima che culturale. Per questo “Chisciotte” sta ad indicare sia un cavaliere singolare, che un plurale femminile. Mi piace che lo spettacolo debutti in occasione (quasi) del triste anniversario della chiusura dei teatri: la coincidenza sarà opera di qualche incantatore o dei Giganti? Io sono tranquillo perché in arte siam tutti Chisciottə».
Al di là della ricorrenza collegata alla pandemia segnalata da Boncompagni, il debutto di “In Arte son Chisciottə” unisce da un lato simbolicamente la Festa della Donna dell’8 marzo, con lo streaming dal Teatro Verdi, che mette anche in gioco le giovani generazioni e gli studenti degli istituti scolastici della provincia di Arezzo grazie al progetto “Z Generation meets Theatre” di Officine della Cultura, con gli eventi collegati alla Festa della Toscana 2020 nei quali rientra lo streaming dal Teatro Rosini di martedì 9 marzo con l’incasso devoluto interamente all’Associazione Autismo Arezzo per le tante attività sociali messe a dura prova da questo lungo periodo di pandemia. Unione significativa nel principio di un teatro interconnesso con il tessuto economico, culturale e civile della società in cui opera nonostante possa essere da molti considerato “non indispensabile”.
Si ricorda che a precedere il debutto di “In Arte son Chisciottə” si sono già svolti, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus, alcuni appuntamenti di “avvicinamento” con esperti dell’Universo Donchisciottesco – Erri De Luca, Peppe Servillo, Mimmo Palladino, Aldo Lissignoli, Antonio Moresco – che hanno affrontato l’opera sotto diversi punti di vista – storico, artistico, letterario, filosofico – in una sorta di residenza creativa aperta, in cui pubblico e artisti hanno potuto condividere il processo produttivo e di studio sull’allestimento di una delle opere letterarie più importanti e più rappresentate in tutte le forme di linguaggio espressivo. Gli incontri sono attualmente visibili su Facebook e sul canale YouTube OfficineProduzioni.
Costo del biglietto € 5. L’evento sarà visibile sulla piattaforma www.ilsonar.it all’interno della sezione “Streaming”. L’appuntamento di Monte San Savino è parte della stagione teatrale “Ricomincio dal Web” a cura di Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura e A.S. MonteServizi e parte integrante della rassegna “Z Generation meets Theatre” anno 2021, il teatro incontra le nuove generazioni nel web, realizzata con il contributo di Regione Toscana, Comune di Arezzo, Fondazione CR Firenze e Fondazione Guido d’Arezzo; in collaborazione con Rete Teatrale Aretina, NET Nuove Esperienze Teatrali, Libera Accademia del Teatro e RAT Residenze Artistiche Toscane. Prevendite www.ilsonar.it. Info tel. 057527961 – 3388431111 – [email protected]. Ulteriori informazioni: www.officinedellacultura.org.