Il Conservatorio di Milano per TEREZIN Il Conservatorio di Milano per TEREZIN
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Il Conservatorio di Milano per TEREZIN

Il Conservatorio di Milano per TEREZIN Il Conservatorio di Milano per TEREZINPer il secondo anno, il Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano, già sede delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, prende parte al Progetto TEREZÍN 17/10: ancora i temi della memoria certamente, ma declinati in senso più strettamente artistico.

Con TEREZÍN 17/10 si intende, infatti, fare memoria dell’azione, scellerata, di cancellazione dell’arte, perpetrata dalla follia nazista, che dell’arte si serve per scopi propagandistici, ma l’arte cancella al suo primo tentativo di farsi espressione di idealità o libertà.

Il progetto TEREZÍN 17/10 nasce nel 2015; il Conservatorio di Milano ne è partner dallo scorso anno.

«Terezín, o Theresienstadt, città-fortezza fatta edificare nella seconda metà del XVIII secolo da Giuseppe II in memoria della madre, Maria Teresa d’Austria. Nel XX secolo il luogo, sessanta chilometri a nord di Praga divenne per volontà del Terzo Reich un ghetto sovraffollato. Fra il 1941 e la fine della guerra vi transitò un numero di cittadini ebrei compreso fra 130 e 150 mila, con una rilevante rappresentanza di artisti: vittime destinate, se non alla morte per fame e malattia, ai campi di sterminio situati più ad est. Di tanti, pochi sopravvissero. Il 16 ottobre 1944 in millecinquecento vennero trasferiti da Terezín ad Auschwitz; per loro, il 17 ottobre si aprirono le porte delle camere a gas. Vennero così soppressi i rappresentanti di un’intera generazione di artisti: compositori come il moravo Pavel Haas, allievo di Janáček, e l’austriaco Viktor Ullmann, allievo di Schoenberg che proprio a Terezín aveva creato uno Studio per la Nuova Musica. Una “doppia morte”, scrisse il musicologo Hans-Günter Klein: lo sterminio mise a tacere anche le loro opere».

 

Per TEREZÍN 17/10 edizione 2021, il Conservatorio di Milano propone un concerto dedicato a un genere musicale “degenerato”.

«Molti gli esempi di entartete Musik – musica “degenerata” secondo l’estetica nazista – udibili a Terezín: non solo opere di compositori reclusi influenzate dalla seconda scuola di Vienna o da nomi sgraditi al regime come Kurt Weill, ma anche il jazz afro-americano, la cui repressione in Germania si era comunque dimostrata impossibile. Nel perimetro dell’ex fortezza si udivano le melodie e i ballabili di un’orchestra jazz, i Ghetto Swingers, i cui membri si riunivano anche in formazioni più piccole come il quintetto guidato dall’arrangiatore e clarinettista – in realtà, abile polistrumentista – Bedřich “Fritz” Weiss, morto ad Auschwitz nel 1944. Con gli stessi musicisti, nel ‘caffè’ si allestivano spettacoli di cabaret in ceco e tedesco».

Nasce così Cafè Terezín, il concerto che il Conservatorio di Milano ha voluto per TEREZÍN 17/10 edizione 2021

 

Domenica 17 ottobre

Sala Verdi ore 20.30

 

CAFÈ TEREZÍN

Intervento introduttivo di Cristina Forsini

Direttore del Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano

IRVING BERLIN (1888-1989)

There’s no business like show business

BENNY GOODMAN (1909-1986) / CHICK WEBB (1905-1939) –

EDGAR SAMPSON (1907-1973)

Stompin’ at the Savoy

SHOLOM SECUNDA (1894-1974) / JIM JACOBS (1942)

Bei mir bistu shen

DUKE ELLINGTON (1899-1974)

Sophisticated lady

JEROME KERN (1885-1945)

The way you look tonight

RICHARD CHARLES RODGERS (1902-1979) / LORENTZ HART (1895-1943)

My Funny Valentine

GEORGE GERSHWIN (1898-1937)

Summertime

CHARLIE CHAPLIN (1889-1977)

Smile

Simona Daniele voce

Gabriella Di Capua voce

VERDI JAZZ ENSEMBLE

Raffaele Fiengo sax contralto

Federico Limardo sax tenore

Niccolò Omodeo Zorini sax baritono

Daniele Nocella prima tromba

Tiziano Codoro / Massimo Marcer seconda tromba

Carmelo Rizzo trombone

Dario Spezia chitarra

Claudio Guarcello / Pietro Aloi pianoforte

Giammarco Straniero contrabbasso

Lorenzo Attanasio batteria

Ingresso al concerto con green pass

Prenotazione all’indirizzo [email protected]

 

Referenti del progetto 17/10 per il Conservatorio di Milano

sono le docenti Lydia Cevidalli e Nicoletta Mainardi,

anche referenti per le manifestazioni organizzate annualmente

per la celebrazione del Giorno della Memoria.

 

 

Il concerto del Conservatorio di Milano si iscrive nel più ampio programma di manifestazioni realizzate in Italia per la giornata del 17 ottobre dai Conservatori di Adria, Bologna e Novara, dall’Associazione Figli della Shoah, dal Festival “Viktor Ullmann” di Trieste, dall’ANPI, dall’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti, dalla Casa della Musica di Como, dall’Accademia di Musica e Danza Giuditta Pasta di Como, dall’Associazione Villa del Grumello, dal Centro studi di musica ebraica Beth Shlomo di Milano.

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