IL BELLO DELL’ORRIDO con Marco Balzano, “La felicità in quattro parole. Etimologia di un sentimento”
A chiusura dell’edizione 2022 della rassegna “Il bello dell’Orrido”, promossa dal Comune di Bellano e dall’Associazione ArchiViVitali, sarà ospite Marco Balzano. Premio Campiello con “L’ultimo arrivato” (Sellerio, 2014), autore da sempre attento alle dinamiche sociali: dalla storia di una piccola comunità del Sudtirolo che sopravvive in “Resto qui” (Einaudi, 2020 e finalista al Premio Strega) al racconto della migrazione delle badanti dall’Est Europa in “Quando tornerò” (Einaudi, 2021), Balzano analizza e studia tematiche sociali contemporanee, per poi portarle nella narrazione dei suoi romanzi. Nell’incontro di sabato 17 dicembre, dal titolo “La felicità in quattro parole – Etimologia di un sentimento: dal greco al latino, dall’ebraico all’inglese”, Marco Balzano dialoga con il curatore della rassegna Armando Besio, proponendoci una riflessione su un termine antico e multiforme come “felicità”, a partire dal suo ultimo saggio “Cosa c’entra la felicità? Una parola e quattro storie” (Feltrinelli, 2022).
L’autore ci accompagna alla scoperta dei molti significati della felicità, un concetto soggettivo, culturale e mutevole che osserva in chiavi linguistiche differenti. Balzano prende le mosse dai tre idiomi che hanno plasmato l’immaginario occidentale: il greco e il latino della tradizione classica, l’ebraico di quella giudaico-cristiana e infine l’inglese, lingua universale del mondo contemporaneo. Eudaimonía, felicitas, ashrè, happiness non sono solo traduzioni linguistiche di un medesimo sostantivo ma custodiscono valori etici, concezioni politiche, modalità di pensiero, percezioni della vita, della morte e di noi stessi. Differenti per forme e significati, questi termini hanno un comune denominatore: l’idea di condivisione, prevedendo e comprendendo sempre gli altri.
In un continuo dialogo tra presente e passato, Marco Balzano ci fa conoscere le varie sfumature della felicità e i molti modi per raggiungerla, nascosti in una parola di uso quotidiano, ma ricca di significati che pronunceremo con più consapevolezza.
Marco Balzano è scrittore e docente di liceo a Milano. Ha esordito nel 2007 con la raccolta di poesie Particolari in controsenso (Lieto Colle, Premio Gozzano) mentre l’anno successivo esce il saggio I confini del sole. Leopardi e il Nuovo Mondo (Marsilio, Premio Centro Nazionale di Studi Leopardiani). Il suo primo contributo da romanziere è con Il figlio del figlio (Avagliano Editore, 2010), con cui è arrivato finalista al Premio Dessì 2010 e che gli è valsa la menzione speciale della giuria Premio Brancati-Zafferana 2011 e il Premio Corrado Alvaro Opera prima 2012. Sono seguiti altri romanzi ma è con L’ultimo arrivato (Sellerio, 2014) che vince nel 2015 il Premio Campiello. Le ultime pubblicazioni, tutte per Einaudi, sono Resto qui (2018), Le parole sono importanti (2019), Quando tornerò (2021) e il libro di poesie Nature umane (2022). Nel 2022 è il vincitore del «Premio letterario Friuli-Venezia Giulia. Il racconto dei luoghi e del tempo».
Visita alle mostre “Un segreto per pochi” e “La famiglia dei ritratti”
– ore 15,30: la visita guidata della nuova mostra “Un segreto per pochi”. Sarà l’occasione per scoprire le oltre 400 installazioni fotografiche di Carlo Borlenghi de “Il ritratto di Bellano” diffuse in tutto il paese.
– “La famiglia dei ritratti”: l’archivio di Giancarlo Vitali mette in mostra tre ritratti di amici bellanesi dipinti nel 1975.
È necessario prenotarsi inviando una mail a: [email protected]
La rassegna
“Il bello dell’Orrido” è una rassegna culturale a cura di Armando Besio, nata nel 2019, sulla suggestione data dalla gola profonda – scavata dal fiume Pioverna – che rappresenta a Bellano un’attrazione naturale: l’Orrido è circondato dall’alone di mistero delle rocce ripide e dalla bellezza naturale e selvaggia del luogo, vera “calamita” per il visitatore di ieri e di oggi. Allo stesso modo, scrittori e artisti da sempre sono stati affascinati dalle acque tumultuose del fiume che nel corso dei secoli hanno modellato gigantesche marmitte e suggestive spelonche, complice il cupo rimbombo delle acque e dalle vertiginose pareti di roccia. Il paesaggio naturale di Bellano ben si lega dunque al concetto artistico di “sublime”.
Il curatore: Armando Besio
Genovese di nascita, giornalista, si è laureato in Storia dell’Arte con il professor Corrado Maltese presso l’Università di Genova, è stato cronista del Secolo XIX, inviato speciale del Lavoro, caposervizio del Venerdì di Repubblica e delle pagine culturali milanesi di Repubblica. Collabora con Il Venerdì di Repubblica, la Milanesiana di Elisabetta Sgarbi, e il Circolo dei Lettori di Milano diretto da Laura Lepri. Ha ideato e dirige da 15 anni il festival “ZelbioCult – incontri d’autore su quell’altro ramo del lago di Como”.
La rassegna è promossa dal Comune di Bellano e dall’Associazione ArchiViVitali con Manzoni22, grazie al sostegno di Orrido di Bellano, Torneria Automatica Alfredo Colombo.