IGOR LEVIT - “Le ultime 3 sonate di Beethoven” IGOR LEVIT - “Le ultime 3 sonate di Beethoven”
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IGOR LEVIT – “Le ultime 3 sonate di Beethoven”

IGOR LEVIT - “Le ultime 3 sonate di Beethoven” IGOR LEVIT - “Le ultime 3 sonate di Beethoven”Appuntamento imperdibile lunedì 13 febbraio alle ore 20.30 (Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli) con il pianista Igor Levit, tra i più richiesti e apprezzati delle scene internazionali. Il musicista, nato a Nizhni Novorod ma trasferitosi giovanissimo in Germania, torna ospite di Santa Cecilia nella stagione da camera. Il suo debutto con l’Orchestra di Santa Cecilia (diretta da Kirill Petrenko) risale al dicembre del 2020, mentre lo scorso settembre ha accompagnato in tournée l’Orchestra ceciliana, diretta da Antonio Pappano, con tappe ad Amburgo e Berlino. Durante il lockdown del 2020 si è esibito 53 volte nella sua abitazione di Berlino, trasmettendo i concerti sul canale Twitter (che nel frattempo ha polemicamente chiuso), seguiti in tutto il mondo. Il New York Times lo ha descritto come uno degli “artisti più importanti della sua generazione”. Nel 2020 è stato nominato “Artist of the Year” ai Gramophone Classical Music Awards e “Recording Artist of the Year” ai Music America’s e nel 2018 “Gilmore Artist Award”. Nel 2022 il suo album “On DSCH” è stato premiato con il “Recording of the Year” Award e l’Instrumental Award del BBC Music Magazine. Nel 2019 Levit (“a superlative interpreter of Beethoven”, ha scritto Axel Ross), ha inciso le 32 Sonate di Beethoven, premiate con l’“Artist of the Year “Award di Gramophone ma già nel 2012, a 26 anni, aveva pubblicato un album Sony con le ultime cinque sonate del genio di Bonn: alcuni lo considerarono un gesto arrogante. “Lo so”, disse Levit in un’intervista rilasciata sempre ad Axel Ross, “c’è questo atteggiamento secondo cui dovresti aspettare di avere 65 anni e aver visto la vita, il mondo e la sofferenza prima di poterti accostare al tardo Beethoven. Be’, io conosco dei ragazzi di 13 anni che hanno visto un livello di sofferenza del quale tutti questi ultrasessantenni eleganti e presuntuosi non hanno veramente nessuna idea”. A Santa Cecilia, Levit si cimenterà con le ultime 3 Sonate, opp. 109110 e 111. Vertice assoluto del repertorio pianistico, furono composte tra il 1820 e il 1822, anni in cui Beethoven lavorava anche alla Missa solemnis, alla Nona Sinfonia e agli ultimi Quartetti, e sono espressione del cosiddetto terzo stile beethoveniano (“L’ultimo stile beethoveniano è caratterizzato profondamente dai rapporti tonali più semplici e più fondamentali più che da ogni altro elemento. La sua arte, pur con tutta la sua potenza drammatica, diviene sempre più di carattere meditativo”, Charles Rosen), opere al di sopra del tempo e dello spazio e segnate da assoluta libertà fantastica che trascende i limiti della tradizionale forma-sonata.

 

Igor Levit

Artista dalla mente vigile e critica, Igor Levit colloca la sua arte nel contesto degli eventi sociali, considerandola come indissolubilmente legata ad essi. Levit viene descritto dal New York Times come uno degli “artisti più importanti della sua generazione” e dalla Süddeutsche Zeitung come una “fortuna per la vita concertistica. È stato nominato “Recording Artist of the Year 2020” ai Gramophone Classical Music Awards e “Gilmore Artist 2018” da Musical America. Nel 2022 il suo album “On DSCH” è stato premiato con il “Recording of the Year” Award e l’Instrumental Award del BBC Music Magazine. Nel 2019 è stato nominato professore di pianoforte alla Hochschule für Musik und Medien “Alma Mater” di Hannover. Dalla primavera del 2022 è il Co-direttore artistico del festival Heidelberger Frühling. Insieme al festival di Lucerna ha fondato il “Klavierfest”, che avrà luogo per la prima volta nella primavera di quest’anno. L’incisione integrale delle Sonate di Beethoven effettuata nel 2019 è subito arrivata al primo posto delle classifiche di musica classica. Levit ha presentato il ciclo delle sonate al Festival di Salisburgo, al Festival di Lucerna e al Musikfest di Berlino, nella Elbphilharmobnie di Amburgo e alla Wigmore Hall di Londra.

Nel campo dei recital, si esibisce regolarmente nelle sale da concerto e nei festival più rinomati del mondo. È apparso come solista con le più importanti orchestre, tra cui la Cleveland Orchestra, la Gewandhausorchester Leipzig, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Filarmonica di Vienna, l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese. Nel 2022 ha inaugurato lo Schleswig-Holstein Festival insieme ad Alan Gilbert e alla NDR Elbphilharmonieorchester, quindi si è esibito in recital a Salisburgo, al Festival di Lucerna, al Musikfest di Berlino e ad Amburgo con l’Orchestra di Santa Cecilia diretta da Pappano.

Nel corso della stagione si esibirà in recital in Europa e negli Stati Uniti, con tappe a Londra, Madrid, Milano, New York, Parigi, Praga e Roma. Il Musikverein di Vienna gli dedica una serie di concerti e inoltre nel giugno di quest’anno si esibirà in diverse occasioni insieme alla San Francisco Symphony diretta da Esa Pekka-Salonen.

Lo scorso settembre Sony ha pubblicato il suo ultimo cd Tristan, la sua prima registrazione effettuata insieme all’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia diretta da Franz Welser-Möst. Nella primavera del 2021 Hanser ha pubblicato il primo libro di Igor Levit, intitolato “House Concert”, scritto a quattro mani con Florian Zinnecker.

Nato a Nizhni Novgorod, Igor Levit si è trasferito in Germania con la sua famiglia all’età di otto anni. Ha completato i suoi studi di pianoforte ad Hannover ottenendo il punteggio più alto nella storia dell’istituto. I suoi insegnanti includevano Karl-Heinz Kämmerling, Matti Raekallio, Bernd Goetzke, Lajos Rovatkay e Hans Leygraf. Nel 2005 Igor Levit è stato il più giovane partecipante al Concorso Internazionale Arthur Rubinstein di Tel Aviv, dove ha vinto l’argento, il premio speciale per la musica da camera, il premio del pubblico e il premio speciale per la migliore esecuzione di brani contemporanei.

Per il suo impegno politico Igor Levit ha ricevuto il 5° Premio Internazionale Beethoven nel 2019, seguito dall’assegnazione della “Statua B” del Comitato Internazionale di Auschwitz nel gennaio 2020.

I suoi 53 concerti live house trasmessi su Twitter durante il lockdown nella primavera del 2020 hanno raccolto un pubblico mondiale, offrendo un senso di comunità e speranza in un momento di isolamento e disperazione.

Nell’ottobre 2020 Igor Levit è stato insignito dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania.

A Berlino, dove risiede, suona su un pianoforte grancoda Steinway gentilmente donatogli dai Trustees of Independent Opera del Sadler’s Wells di Londra.

lunedì 13 febbraio ore 20.30

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone  – Sala Sinopoli

 

pianoforte Igor Levit

 

Beethoven Sonata per pianoforte n. 30, op. 109

        Sonata per pianoforte n. 31, op. 110

        Sonata per pianoforte n. 32, op. 111

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