I vincitori della 23esima edizione del Festival del Cinema di Porretta Terme
Il Festival del Cinema di Porretta Terme ha chiuso il sipario con una serata indimenticabile sabato 14 dicembre al Cinema Kursaal. Tra applausi scroscianti, emozioni palpabili e un pubblico partecipe, sono stati annunciati e celebrati i vincitori dell’edizione 2024 del Concorso Fuori dal Giro, assieme ad altri premi prestigiosi che hanno arricchito un’edizione che resterà impressa nella memoria di tutti gli appassionati di cinema.
Un’edizione da record: partecipazione e innovazione
Il Festival di Porretta Terme è ormai un appuntamento imperdibile nel panorama cinematografico italiano. Quest’anno, grazie alla ricca programmazione e a una forte partecipazione del pubblico, l’evento ha superato le aspettative, confermandosi non solo uno spazio di visione ma anche di incontro e confronto. A rendere questa edizione ancora più unica è stata l’introduzione di un’innovazione tecnologica: il sistema digitale per la raccolta dei voti tramite la piattaforma internazionale Votemo, utilizzato per la prima volta in Italia dopo il successo che ha riscosso in festival europei come la Quinzaine di Cannes e l’European Film Market della Berlinale. Un segno di modernità, che pone l’evento all’avanguardia nel settore.
I vincitori del Concorso Fuori dal Giro 2024
La parte più attesa della serata è stata senz’altro la premiazione del Concorso Fuori dal Giro, che raccoglie film capaci di emozionare e che trovano ancora poco spazio nella grande distribuzione.
Ad aggiudicarsi sia il prestigioso Premio Coop-Reno Fuori dal Giro, assegnato dalla Giuria Giovani, che il Premio Gaggia Milano Fuori dal Giro, decretato dal pubblico, è stato “La storia del Frank e della Nina”, diretto da Paola Randi. Un doppio riconoscimento che celebra una pellicola in grado di toccare corde profonde grazie alla forza della narrazione e alla freschezza del linguaggio cinematografico.
La Giuria Giovani ha motivato così la scelta: “Per la capacità di emozionare e coinvolgere, raccontando una storia intensa e toccante attraverso personaggi autentici, protagonisti di un viaggio di crescita e libertà. Il linguaggio fresco e incisivo e la fotografia suggestiva costruiscono un racconto visivamente intenso e originale”.
Impossibilitata a essere presente in sala per via di impegni sul set, Paola Randi ha condiviso un emozionante saluto video con il pubblico, ringraziando per il doppio riconoscimento: “Questo è un film che nelle sue ambizioni vorrebbe parlare al pubblico e in particolare al pubblico dei giovani, quindi più felici di così non potremmo essere. Un grazie immenso a tutti”.
Il Premio della Critica SNCCI e il coraggio dell’alternativo
A decidere l’assegnazione di altri importanti premi è stata la Giuria del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), composta da Marianna Cappi, Alessandro Amato e Anna Di Martino. Il Premio della Critica Italiana SNCCI/AFIC è stato conferito a “Taxi Monamour” di Ciro De Caro, presente in sala per ricevere il riconoscimento.
La motivazione del premio evidenzia il valore dell’opera: “Per la freschezza registica e l’autenticità con cui l’autore racconta l’incontro tra due giovani donne in un momento particolare della loro esistenza, evitando i clichés e partecipando al sentire dei personaggi, al punto da dare l’impressione di lasciarsi sorprendere dalla vita insieme a loro”.
La stessa Giuria ha assegnato una menzione speciale a “L’incidente” di Giuseppe Garau, un’opera che esplora le potenzialità della pellicola e ne fa uno strumento per un racconto di grande profondità simbolica. La motivazione riporta: “Per il coraggio e la determinazione con cui esplora le potenzialità di uno strumento del passato come la pellicola mettendolo al servizio di un’allegoria sulla complessità del presente”.
Il Premio O2 Cinemaitaliano.info: uno sguardo al panorama italiano
Tra i riconoscimenti di rilievo, il neonato Premio O2 Cinemaitaliano.info per la migliore opera seconda italiana dell’anno è stato assegnato a “Another End” di Piero Messina, con una motivazione che evidenzia l’equilibrio tra innovazione e identità: “Un eccellente esperimento tematico che sembra accarezzi il cinema di Cronenberg, ma dimostrandosi capace di non ricalcare altrui passi, sapendo restare radicato nell’ambito del sentire intimo, dunque dimostrando personalità e non imitazione”.
La versatilità degli interpreti, tra cui Gael Garcia Bernal e Bérénice Bejo, ha conquistato la giuria composta da critici Nicole Bianchi, Nicola Falcinella e Joana Fresu de Azevedo. La loro interpretazione ha dato spessore a una storia che si distingue per un finale sorprendente e inaspettato.
I prestigiosi Premi Petri: un omaggio alla qualità e alla carriera
Anche quest’edizione del Festival ha celebrato la qualità e la carriera cinematografica attraverso i Premi Petri. Il Premio Nazionale Elio Petri 2024, consegnato nella prima parte del festival, è stato assegnato a Michele Riondino per il suo lavoro in “Palazzina Laf”, mentre il Premio Speciale Elio Petri è andato a Elio Germano, figura che ha segnato il cinema italiano con interpretazioni di altissima qualità.
Un importante riconoscimento è stato poi dato a Felice Laudadio, per il suo contributo alla promozione e alla critica cinematografica, confermando il valore del Festival come spazio che non celebra solo i film, ma anche il lavoro dietro le quinte del grande schermo.
Collaborazioni, sponsor e media partner: la rete dietro il successo
Il successo del Festival di Porretta Terme non sarebbe stato possibile senza una fitta rete di sponsor, collaboratori e media partner. Tra questi, spiccano realtà come Cineteca di Bologna, Coop Reno, Trenitalia Tper, Gaggia Spa e piattaforme come MYmovies e Cinemaitaliano.info, che hanno contribuito alla visibilità e alla qualità organizzativa dell’evento.
Il sostegno istituzionale, garantito dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune Alto Reno Terme e dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, ha inoltre dimostrato quanto l’investimento nella cultura possa valorizzare un territorio ricco di storia e tradizione.
L’eredità della Mostra del Cinema Libero
L’organizzazione del Festival del Cinema di Porretta Terme è affidata all’Associazione Porretta Cinema, che prosegue ideali e obiettivi della storica Mostra del Cinema Libero, nata negli anni ‘60. Da allora, il Festival si è evoluto, trasformandosi in un punto di riferimento per il panorama cinematografico nazionale e internazionale.
Con un passato che ha ospitato grandi nomi del cinema come Mario Monicelli, Ken Loach e Marco Bellocchio, Porretta Terme continua a essere un baluardo culturale, portando al pubblico non solo opere iconiche, ma anche autori emergenti e voci fuori dal coro.
Il Festival come motore culturale dell’Alta Valle del Reno
La presenza del Festival contribuisce anche alla valorizzazione del territorio dell’Alta Valle del Reno, un angolo d’Appennino incantevole che diventa, per una settimana ogni anno, il centro del dibattito culturale e cinematografico. In un’atmosfera piacevole e informale, il cinema si fa strumento di incontro, conoscenza e riflessione.