I trent'anni dell'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai
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I trent’anni dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai

Andrés Orozco-Estrada dirige i due programmi che nel 1994 furono di Prêtre e Sinopoli

I trent'anni dell'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai
L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai compie trent’anni, e lo ricorda con due concerti straordinari diretti dal Direttore principale della compagine Rai Andrés Orozco-Estrada che precedono l’avvio della Stagione Sinfonica 2024/2025. Le serate, in programma all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino – e in diretta mercoledì 25 e lunedì 30 alle 20.30 su Radio 3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura – ricalcano fedelmente quelli che furono i primi due concerti della neonata Orchestra Rai nel 1994. Nelle stesse date, il 25 e il 30 settembre, sono infatti proposti gli stessi programmi che trent’anni fa furono affidati a due gloriose bacchette come quelle di Georges Prêtre e Giuseppe Sinopoli.
Nel primo appuntamento Andres Orozco-Estrada apre il concerto con la Suite da “Der Rosenkavalier” (Il cavaliere della rosa) di Richard Strauss: un raffinato gioco di cuciture tra i momenti topici dell’opera, realizzato dal direttore d’orchestra Artur Rodziński nel 1945, dopo i vari tentativi dell’autore.
Segue la suite sinfonica dal balletto “L’oiseau de feu” di Igor Stravinskij, proposta nella seconda versione che il compositore russo riorchestrò in Svizzera nel 1919, dopo quella preparata nel 1911, immediatamente a ridosso della prima parigina dei Ballets Russes di Djagilev.
Chiude la serata una delle più celebri pagine della storia della musica: il “Boléro” di Maurice Ravel, pensato nel 1928 per la danzatrice Ida Rubinstein e costruito come una “tessitura orchestrale senza musica”, capace di trasformare la compagine sinfonica in un palcoscenico vivente, nel quale ogni strumento dello sterminato organico assume rilievo solistico.
Nel secondo concerto, che fu di Giuseppe Sinopoli, in programma lunedì 30 settembre, Orozco-Estrada accosta le due ultime sinfonie di Robert Schumann e Johannes Brahms. Apre la serata la Sinfonia n. 4 in re minore op. 120 di Schumann, che fu realizzata in una prima versione nel 1841, subito dopo la Prima.
Appuntamento da non perdere.

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