I premi del MEDFILM FESTIVAL 2022- Vince TA FARDA dell'iraniano Ali Asgari I premi del MEDFILM FESTIVAL 2022- Vince TA FARDA dell'iraniano Ali Asgari
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I premi del MEDFILM FESTIVAL 2022- Vince TA FARDA dell’iraniano Ali Asgari

I premi del MEDFILM FESTIVAL 2022- Vince TA FARDA dell'iraniano Ali Asgari I premi del MEDFILM FESTIVAL 2022- Vince TA FARDA dell'iraniano Ali Asgari Si conclude con successo la 28a edizione del MedFilm Festival, il festival dedicato alle cinematografie del Mediterraneo, tornato in sala a Roma dal 3 al 13 novembre 2022. Cinema Savoy, Museo Macro, Casa delle Letterature sono i luoghi che hanno ospitato il programma: 11 giorni di proiezioni, meeting professionali, masterclass nelle università, incontri con giovani autori e maestri del cinema. Anche quest’anno una selezione dei film è stata fruibile online, fino al 13 novembre, su ITsART, la piattaforma per la cultura del MIC. Il festival, diretto da Ginella Vocca, ha visto la partecipazione di 65 film, in rappresentanza di 24 paesi, per un unico straordinario ospite d’Onore : il Mediterraneo, con la sua ricchezza, bellezza e unicità. L’auspicio è di continuare a dare forza e visibilità ai tanti talenti del cinema di quest’area, dagli studenti delle scuole di cinema fino ai grandi autori, in un controcanto capace di offrire un’altra visione del Mediterraneo, luogo di enorme potenzialità per il settore creativo, artistico e industriale, rafforzando la piattaforma professionale dei MedMeeetings che potrà offrire molte opportunità all’industria cinematografica italiana, inserendola in un virtuoso circuito internazionale. Tanti i giovani che hanno affollato le sale, i meetings professionali, le masterclass, gli incontri con gli autori, a loro va il nostro impegno a fare sempre meglio. Grazie alle istituzioni, nazionali e internazionali, che hanno reso possibile la realizzazione di questa 28° tappa, per un viaggio sempre nuovo lungo le coste culturali del Mediterraneo.

I vincitori della 28a edizione del MEDFILM Festival

CONCORSO UFFICIALE

La Giuria del Concorso Ufficiale, composta da Alberto AnileMarco DeloguVeronica RaimoBaba RichermeRoberta Torre ha decretato:

PREMIO AMORE E PSICHE per il Miglior Film: Ta Farda di Ali Asgari (Iran, 2022, 86′): “Con ritmo coinvolgente, rigore d’autore e sensibilità, Ali Asgari racconta un giorno nella vita di una giovane madre di Teheran, denunciando intransigenze e soprusi ma lanciando un appassionante incitamento alla ribellione valido anche oltre i confini iraniani”.

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA Burning Days di Emin Alper (Turchia, 2022, 130’): “Le voragini della memoria conducono il protagonista in un viaggio allucinato tra corruzione e tradizionalismo nella regione rurale dell’Anatolia. Emin Alper ci consegna un noir affascinante permeato di surreale inquietudine per attraversare le contraddizioni della Turchia odierna”.

PREMIO ESPRESSIONE ARTISTICA Rojek di Zayne Akyol (Canada, 2022, 127’): “La regista azzarda qualcosa di eticamente difficilissimo e inedito: raccontare l’ISIS attraverso lo sguardo, la voce e l’ideologia dei suoi combattenti, uomini e donne. Rojek è un film insieme intimo e politico, che dimostra una rara consapevolezza visiva, sociale ed emotiva”.

CONCORSO INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGI

La Giuria del Concorso Internazionale Cortometraggi, composta da 14 studenti delle scuole di cinema di Francia, Marocco, Libano, Israele, Italia, Grecia, Turchia, Albania, Slovenia e da 15 detenuti in rappresentanza dei tre istituti di pena coinvolti nel progetto Methexis (Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso, Casa di Reclusione Roma Rebibbia, Casa Circondariale Femminile Roma Rebibbia) ha decretato:

Premio METHEXIS per il Miglior Cortometraggio a Warsha di Dania Bdeir (Libano, 2022, 16’): “Per aver raccontato l’importanza di essere disposti a rischiare, fino al punto di poter perdere la propria vita. Per la maestria della recitazione, con un protagonista che senza alcuna linea di dialogo riesce ad esprimere e raccontare un intero universo soltanto attraverso il proprio corpo. Per aver raccontato la fatica di doversi spingere oltre i limiti delle proprie paure, e aver analizzato il tema dell’identità, non soltanto di genere, con un linguaggio originale, dimostrando una grande padronanza del mezzo e una significativa maturità. Un film che sprona ad avere il coraggio di osare per affermare la propria identità, senza mai abbandonare il proprio credo”.

Premio CERVANTES ROMA al cortometraggio più creativo Granny’s Sexual Life di Urška Djukić e Emilie Pigeard (Slovenia, 2022, 13’)“Per la potente e singolare esplorazione, attraverso la forma del documentario animato, del rapporto con la sessualità delle donne slovene nella prima metà del Novecento. Le due registe, con un esuberante, esplosivo e fecondo uso dell’animazione, rievocano la costrizione, l’abuso, l’impossibilità di vivere una sessualità indipendente dagli uomini. La nonna del titolo diventa la nonna di tutte e di tutti, in un processo di simbolizzazione dei rapporti di potere del maschile sul femminile con cui tutti noi dobbiamo confrontarci”.

MENZIONE SPECIALE ex aequo a 48 Hours di Azadeh Moussavi ((Iran, 2022, 20’): “Per la sua capacità di essere accattivante, sconvolgente e al tempo stesso onesto; per la regia energica e sottile, economica ed elegante; per l’interpretazione degli attori talmente convincente che credere nelle dinamiche di questa famiglia ed empatizzare con le loro vite avviene naturalmente. L’immagine, il ritmo e le situazioni ci avvolgono e ci fanno entrare nel cuore di questi personaggi che si amano pur non conoscendosi: non è necessario aver vissuto l’esperienza del carcere per commuoversi e comprendere l’impotenza di un padre che perde il controllo dell’educazione di sua figlia per ragioni che sfuggono al suo stesso controllo”.

MENZIONE SPECIALE ex aequo a Chitana di Amel Guellaty (Tunisia, 2021, 19’): Per l’uso dei dialoghi ridotti all’osso ma non per questo poco incisivi; per l’intuizione nobile di raccontare due sorelle che pur non godendo degli stessi privilegi dei ragazzi, riescono a fuggire dalla realtà e a scappare in una foresta piena di simboli e significati allegorici, dove come nei più bei racconti di formazione devono resistere al caos e ai pericoli insiti nel mondo “vero”; per un finale degno delle migliori fiabe moderne che apre uno spiraglio di speranza e un ritorno sereno e più consapevole alla semplicità della vita.

 

PREMIO VALENTINA PEDICINI – Miglior opera prima e seconda
La giuria del Premio Valentina Pedicini, composta da Eddie BertozziPaola Randi e Michele Vannucci ha decretato:

Miglior Film a Ta Farda di Ali Asgari (Iran, 2022, 86’): “Essere donna e madre in Iran oggi, al fuori dalle strutture sociali tradizionali, trasforma piccoli ostacoli quotidiani in imprese titaniche: un viaggio attraverso la città diventa un’odissea e una giovane donna in cerca di aiuto prende la statura di un’eroina epica. Un film di tensione crescente, di grande precisione emotiva e un’urgenza mai così presente”.

Menzione speciale a Under the Fig Trees di Erige Sehiri (Tunisia, 2022, 92): “Giovani donne e giovani uomini che si guardano e tentano di comprendersi in uno spazio di insperata libertà all’ombra di un frutteto. Un film luminoso che ragiona con sguardo tenero e acuto di amore, amicizia, conflitti generazionali e che dona all’atto del flirtare, così semplice e rivoluzionario, un significato sottilmente e profondamente politico”. 

MEDFILM WORKS IN PROGRESS

La Giuria dei MedFilm Works in Progress, composta da Khalil BenkiraneGladys JoujouCédric Succivalli, ha decretato:

OIM PRIZE  (10.000 euro) a Dormitory di Nehir Tuna, (Turchia): “Una voce promettente che dipinge con lirismo la realtà delle istituzioni di una società profondamente conservatrice”.

PREMIO STADION VIDEO (sottotitoli in inglese + creazione DCP) a Embodied Chorus di Danielle Davie e Mohamed Sabbah, (Libano): “Per il coraggio, la sincerità e la saggezza di portare sullo schermo storie nascoste e necessarie con grande originalità”.

 

PREMIO DIRITTI UMANI AMNESTY INTERNATIONAL

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, ha assegnato il Premio Diritti Umani Amnesty International della 28a edizione del MedFilm Festival a Nezouh di Soudade Kaadan (Siria, 2022, 100’): “Perché racconta con delicatezza e apparente leggerezza una pagina imperdonabile della nostra storia recente. Senza insistere sugli aspetti violenti e cruenti, riesce a trasmettere con potenza il dolore e il senso di precarietà e di attesa delle persone costrette dall’assedio nelle città siriane, durante il conflitto; a raccontare le storie delle famiglie divise dai tentativi di fuga verso il mare, anche con la consapevolezza che sarà solo l’inizio di un nuovo rischiosissimo viaggio. E commuove la forza con cui questo racconto a tratti surreale e sempre poetico celebra caparbiamente la vita, la resistenza e la capacità delle donne e dei giovani di prendersi il ruolo di motori del cambiamento profondo”.

WWF MEDFILM AWARD

La giuria WWF, composta da Laura MuscardinYurie NaitoAlessandra Prampolini, ha assegnato il WWF MEDFILM AWARD a Cuerdas di Estivaliz Urresola Solaguren (Spagna, 2022, 30’): “per la capacità di raccontare in controluce e con una narrativa originale ed efficace il sempre più interconnesso legame tra le condizioni dell’ambiente e la vita delle comunità e dei singoli abitanti che popolano l’area Mediterranea”.

Menzione speciale a Kristos, l’ultimo bambino di Giulia Amati (Italia, 2022,90’).

PREMI COLLATERALI DELLA 28° MEDFILM FESTIVAL

GIURIE UNIVERSITARIE

Oltre 50 studenti delle Università La Sapienza (Dipartimento ISO Istituto italiano di Studi Orientali, Dipartimento di Filosofia, Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo), Tor Vergata (Dipartimento di Storia, Patrimonio Culturale, Formazione e Società), Roma Tre (Dipartimento di Filosofia, Comunicazione, Spettacolo), Università degli Studi Internazionali di Roma UNINT, UNIMED, Luiss e John Cabot University hanno assegnato i seguenti premi:

COMPETIZIONE UFFICIALE – LUNGOMETRAGGI

PREMIO AMORE & PSICHE a Ta Farda di Ali Asgari (Iran, 2022, 86’): “Per la regia sensibile ed essenziale che restituisce le difficoltà delle donne nella società iraniana contemporanea. Ogni elemento si accorda armonicamente in una narrazione dal messaggio necessario, arricchita dalle intense performance attoriali che impersonano l’ardente desiderio, come suggerisce il titolo, di arrivare ad un domani migliore”.

MENZIONE SPECIALE a Le Bleu du Caftan di Maryam Touzani (Marocco, 2022, 118’): “Delicato, sensibile, introspettivo. Riesce a descrivere in modo semplice una complessa storia d’amore, dove ogni sguardo vale più di mille parole, immergendoci nella quotidianità dei protagonisti. Una storia che non narra di eroi, ma di persone comuni, senza però trascurarne la grande personalità, il rispetto e la fiducia raccontate in un contesto sociale in cui non a tutti è concessa la stessa libertà di amare”.

COMPETIZIONE UFFICIALE – CORTOMETRAGGI

PREMIO METHEXIS AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO A’ coer perdu di Sarah Saidan (Francia, 2022, 15’)“Un’animazione che attraverso i colori e i toni spensierati ironici e a tratti satirici, racconta come un uomo pensando di aver perso il cuore, si rende conto che il cuore è proprio lì dove lo ha lasciato. La qualità poetica delle immagini rende vivo il dramma della difficoltà di integrarsi in una cultura differente da quella originaria e ci riporta con gentilezza e umanità verso la strada di casa”.

PREMIO CERVANTES AL CORTOMETRAGGIO PIU INNOVATIVO a Granny’s Sexual Life di Urška Djukić e Emilie Pigeard (Slovenia, 2022, 13’)“Il corto mette in luce con stile plastico e naif la lesione irreparabile della dignità della donna, ridotta ad animale da soma da una cultura misogina e conservatrice. Attraverso Granny’s Sexual Life la voce della donna riacquista dignità, la dignità di un piacere finalmente libero dalla violenza”.

MENZIONE SPECIALE a 48 Hours di Azadeh Moussavi (Iran, 2022, 20’) “Il film ti accompagna delicatamente nella drammatica realtà di un padre, prigioniero politico, che dopo anni di reclusione ha poco tempo per viversi la propria famiglia e allacciare un rapporto con la figlia, abituata a vederlo attraverso un vetro. La distanza appare incolmabile, ma poi, attraverso il gioco, sembrano riunirsi. Eppure è già ora di andare…”

 

GIURIA  PIUCULTURE
La giuria Piuculture composta da Edna Velma Adhiambo (Kenia), Ramtin Bidares (Iran), Burcu Iena (Turchia), Omar Neffati (Tunisia), Carlos Hernan Quiroz Serrano (Perù), Tetyana Tarasenko (Ucraina), ha decretato come Miglior Film Burning Days di Emin Alper (Turchia, 2022, 128’): “Attraverso la narrazione di una vicenda particolare, quella che coinvolge il giovane pubblico ministero trasferito in una cittadina sperduta dell’Anatolia, restituisce un efficace e pungente sguardo sulla situazione politica e sociale che caratterizza la Turchia. Ad emergere infatti, nel corso del film, sono una serie di elementi: la politica del partito al governo, fatta di soli slogan; la discriminazione tra villaggio e città; i giochi di potere; la corruzione; gli usi ed i costumi del popolo turco che vive nei centri minori; il ruolo della stampa e dell’informazione; l’omofobia e non ultimo il tema della giustizia. Tutti elementi che ricamano un ricco arazzo in cui scorgere il profilo della Turchia contemporanea. E non solo, il film nel toccare problematiche politiche e sociali diventa fotografia della situazione che coinvolge altri paesi, oltre la Turchia, inducendo così ad una riflessione critica di ampio respiro. Il tutto coinvolgendo lo spettatore in una storia che prende la forma di thriller, potenziata dalla scelta delle musiche e dall’uso delle immagini che virano al color seppia”

Il PREMIO DEL PUBBLICO è stato conferito a Ta Farda di Ali Asgari (Iran, 2022, 80’).

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