I Motus ospiti de La Stagione dei Teatri di Ravenna con "Tutto brucia" I Motus ospiti de La Stagione dei Teatri di Ravenna con "Tutto brucia"
 | 

I Motus ospiti de La Stagione dei Teatri di Ravenna con “Tutto brucia”

I Motus ospiti de La Stagione dei Teatri di Ravenna con "Tutto brucia" I Motus ospiti de La Stagione dei Teatri di Ravenna con "Tutto brucia"È stratificata la ricerca di questa compagnia, dal linguaggio ardito, attraverso le figure femminili della tragedia greca che riverberano nell’oggi. Dopo Antigone, Motus ha ripreso il proprio tragitto nel tragico con un’opera come Le troiane di Euripide, ambientata essenzialmente in un momento post – ovvero dopo una guerra, dopo la distruzione di un mondo –, operazione che oggi si carica di abbacinante furore profetico. Tutto brucia guarda alle Troiane intercettando le voci delle nuove schiave di oggi e scava nel tema del lutto come trasformazione. Lo spettacolo è anche nel programma di ToDay ToDance, la rassegna sulle forme della danza contemporanea e d’autore promossa da Cantieri Danza, E Production, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Ravenna Teatro e Teatro del Drago.

«Porto il lutto per i figli morti in guerra Per le donne fatte schiave Per la libertà perduta Oh amate creature, tornate, venite, venite a prenderci!».
Silvia Calderoni/Ecuba sussurra queste parole intrecciate alle musiche e lyrics di R.Y.F. (Francesca Morello)Stefania (Tansini) squarcia l’aria con un pesante coltello e un falcetto contadino, come nei riti collettivi di cordoglio scomparsi del sud Europa. Basta forse questa immagine per entrare in Tutto brucia, una riscrittura delle Troiane di Euripide – attraverso le parole di J.-P. Sartre, Judith Butler, Ernesto De Martino, Edoardo Viveiros de Castro, NoViolet Bulawayo, Donna Haraway. Il lamento si propaga attraverso quel Mediterraneo nero che – allora come oggi – è scena di conquiste dell’Europa coloniale, di migrazioni e diaspore. Tra le rovine di uno spazio vuoto e stravolto, coperto da cenere e cadaveri di mostri marini, dove tutto è già accaduto, emerge la questione della vulnerabilità radicale. Il corpo rotto di Ecuba, la parola profetica di Cassandra, che vede oltre la fine, il grido spettrale di Polissena, l’invocazione ai morti di Andromaca, le violenze subite da Elena e infine il corpo più fragile e inerme, quello del bambino, Astianatte – danno voce ai soggetti più esposti e vulnerabili. E agli spettri che le/ci assediano. Mai come adesso il lutto ci appare come una questione politica. Quali vite contano? Cosa rende una vita degna di lutto? È attraverso il dolore che le protagoniste nella scena tragica si trasformano materialmente – divengono altro da sé: cagna, pietra o acqua che scorre, elaborando la violenza subita. Una metamorfosi che apre verso altre possibili forme. E scrive il mondo che verrà. Perché la fine del mondo non è che la fine di un mondo.
«Ripartiamo dunque dalle figure della tragedia – dicono i fondatori e registi di Motus, Daniela Nicolò e Enrico Casagrande – o meglio dalla dimensione scenica delle Troiane, che è essenzialmente un momento post: dopo la fine di una guerra, dopo la distruzione di un mondo, dopo un disastro umano e ambientale che tanto evoca situazioni tristemente attuali».

Tutto brucia
ideazione e regia Daniela Nicolò e Enrico Casagrande con Silvia Calderoni, Stefania Tansini e R.Y.F. (Francesca Morello) alle canzoni e musiche live testi delle lyrics Ilenia Caleo e R.Y.F. (Francesca Morello) ricerca drammaturgica Ilenia Caleo cura dei testi e sottotitoli Daniela Nicolò traduzioni Marta Lovato direzione tecnica e luci Simona Gallo assistente direzione tecnica e luci Theo Longuemare ambienti sonori Demetrio Cecchitelli design del suono live Enrico Casagrande fonica Martina Ciavatta assistenza tecnica Francesco Zanuccoli props e sculture sceniche _vvxxii video e grafica Vladimir Bertozzi produzione Elisa Bartolucci con Francesca Raimondi
 una produzione Motus e Teatro di Roma – Teatro Nazionale con Kunstencentrum Vooruit vzw (BE) progetto di residenza condiviso da L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna e Santarcangelo dei Teatri in collaborazione con AMAT e Comune di Fabriano nell’ambito di “MarcheinVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma” progetto di Mibact e Regione Marche coordinato da Consorzio Marche Spettacolo con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna si ringraziano HĒI black fashion, Gruppo IVAS

BIGLIETTI
Settore unico
intero 15 €, ridotto* 12 €, under30 8 €, under20 5 €
*riduzioni sul sito ravennateatro.com
I biglietti sono in vendita online su ravennateatro.com e vivaticket.com.

Gli abbonati possono acquistare per se stessi e a un prezzo speciale anche il biglietto per gli spettacoli che hanno escluso dal proprio abbonamento: 12 € per i titoli in scena al Teatro Alighieri, 8 € per quelli al Teatro Rasi.

Il Teatro Rasi è in via di Roma 39

A TEATRO IN SICUREZZA
Ogni attività verrà svolta nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di prevenzione e contenimento del Covid-19. Dal 6 agosto, in base all’art. 3 DL n.105 23/07/2021, per accedere ai luoghi di spettacolo è necessario, oltre all’obbligo di indossare la mascherina FFP2, avere il Green Pass rafforzato.

BIGLIETTERIE
Teatro Alighieri via Mariani 2 Ravenna tel. 0544 249244 tutti i feriali dalle 10.00 alle 13.00, giovedì anche dalle 16.00 alle 18.00 e da un’ora prima di ogni spettacolo Teatro Rasi tel. 378 3046661, [email protected] da un’ora prima di ogni spettacolo

CONTATTI
Gli uffici di Ravenna Teatro sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 presso il Teatro Rasi in via di Roma 39 a Ravenna, tel. 0544 36239 [email protected] e [email protected]

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *