I fratelli De Filippo e Scompartimento N.6 vincono ex aequo il 41° Premio internazionale alla migliore sceneggiatura “Sergio Amidei”
I Fratelli De Filippo di Sergio Rubini, scritto da Angelo Pasquini, Carla Cavalluzzi, Sergio Rubini e Scompartimento n.6 di Juho Kuosmanen, scritto da Andris Feldmanis, Livia Ulman, Rosa Liksom e Juho Kuosmanen vincono ex aequo il 41° Premio internazionale alla migliore Sceneggiatura “Sergio Amidei” con la seguente motivazione:
“La giuria del Premio Amidei, composta da Francesco Bruni, Silvia D’Amico, Massimo Gaudioso, Doriana Leondeff, Francesco Munzi, Giovanna Ralli e Marco Risi, ha deciso di assegnare quest’anno un premio ex aequo per la miglior sceneggiatura a due film molto diversi tra loro che hanno però comune l’amore con cui i personaggi vengono trattati. I Fratelli De Filippo di Sergio Rubini, scritto da Angelo Pasquini, Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini, per l’appassionato ritratto di artisti da “cuccioli” di tre grandi interpreti della scena teatrale del Novecento colti nell’alba delle loro vite straordinarie perché straordinariamente umane, e Scompartimento n.6 di Juho Kuosmanen, scritto da Andris Feldmanis, Livia Ulman, Rosa Liksom e Juho Kuosmanen, un road movie artico struggente e ipnotico in cui i due protagonisti, una studentessa finlandese e un minatore russo, attraverso un viaggio in treno tra lande ghiacciate approdano in un territorio caldo e magico in cui l’amore, raccontato senza nessuna retorica, permette di superare ogni barriera. Un film che nel travagliato momento storico che stiamo vivendo assume un valore quasi simbolico.”
L’annuncio avvenuto questa mattina in occasione di un affollato incontro stampa è stato così commentato da Sergio Rubini, regista e co-sceneggiatore assieme a Angelo Pasquini, Carla Cavalluzzi de I Fratelli De Filippo:
“Innanzitutto questo è un premio importante perché Sergio Amidei è stato un grande sceneggiatore e ricevere un riconoscimento a suo nome è molto lusinghiero per noi. Con grande gioia e anche emozione, sono qui per ricevere questo premio in una città molto particolare. Gorizia, come città di frontiera, è una città simbolica per il cinema, perché il cinema serve ad abbattere le barriere e questo è un luogo emblematico in tal senso. Quanto alla nostra scrittura, io e Carla siamo una coppia ormai da tanti anni, 23-24 anni, e da altrettanti collaboriamo, scriviamo i film insieme. Quindi per noi un po’ tutti i film è come se facessero parte della nostra famiglia. In qualche modo anche Angelo è uno di famiglia perché lavora con noi da tempo.
Abbiamo scritto tanti film con lui ed è un elemento dialettico tra noi che siamo una coppia, appunto. È un amico che dall’esterno in qualche modo ci stimola, e penso che in un certo senso anche noi per lui siamo stimolanti.
I fratelli De Filippo
è una storia fantastica, di una famiglia incredibile che in qualche modo era emarginata e che poi, grazie al talento e alla tenacia, è riuscita a ribaltare il proprio destino. Quindi è un film che dà tanta speranza a tutti, perché ci racconta che, pur partendo dalle retrovie, siamo in grado di modificare il corso della nostra storia.”
Così nelle parole di Carla Cavalluzzi:
“Lavorare con Sergio e Angelo è una responsabilità. Essendo Sergio oltre che regista anche un autore da tanti anni e allo stesso modo Angelo che è un grande sceneggiatore, come elemento più giovane del trio ho la responsabilità di portare avanti la visione della mia generazione e quindi di rinnovare un po’ il pensiero di autori formati e importanti come loro.”
Angelo Pasquini — già vincitore del Premio Amidei alla Migliore Sceneggiatura nel 1992 con il film Le amiche del cuore di Michele Placido, riconoscimento attribuitogli dall’allora giuria composta da Suso Cecchi D’Amico, Ettore Scola, Age (Agenore Incroci), Furio Scarpelli, Mario Monicelli — ha così commentato:
“È una grandissima emozione perché 30 anni fa ero qui con Le amiche del cuore, con cui ho vinto il premio assieme a Michele Placido e Roberto Nobile. L’atmosfera era diversa, c’erano Furio Scarpelli, Age e molti altri, insomma la vecchia guardia dei grandi sceneggiatori italiani. Ora sono molto contento di essere nuovamente qui con I fratelli De Filippo a incontrare la nuova guardia del Premio Amidei. Non mi sembra che siano passati trent’anni. Io sono molto cambiato, Gorizia invece mi pare molto simile a un tempo. Molto bella è la realtà cinematografica che si sta sviluppando in queste zone e sono molto emozionato di ricevere qui questo nuovo riconoscimento.”
Alle ore 18 al Palazzo del Cinema (sala 3) i vincitori del 41° Premio internazionale alla migliore Sceneggiatura “Sergio Amidei” — Sergio Rubini, Angelo Pasquini e Carla Cavalluzzi — incontreranno il pubblico dell’Amidei, mentre la cerimonia di consegna è attesa in Piazza Vittoria alle 21.15.
Perno dell’intera manifestazione goriziana, il Premio internazionale alla migliore sceneggiatura “Sergio Amidei” viene conferito dalla Giuria Amidei – composta dagli sceneggiatori e registi Marco Risi e Francesco Munzi, Francesco Bruni, lo sceneggiatore Massimo Gaudioso, la sceneggiatrice Doriana Leondeff, l’attrice Giovanna Ralli (vincitrice del David di Donatello alla carriera nel 2022) e la produttrice Silvia D’Amico — alla sceneggiatura che più si distingue per originalità, capacità di sperimentare nuove formule narrative, e per l’attenzione alla realtà sociale e ai temi emergenti del mondo contemporaneo.
Questa la rosa dei titoli che ha visto contendersi quest’anno il prestigioso riconoscimento: Ariaferma, sceneggiatura di Leonardo Di Costanzo, Valia Santella, Bruno Oliviero; Scompartimento N.6, sceneggiatura di Andris Feldmanis, Livia Ulman, Rosa Liksom, Juho Kuosmanen; Illusioni perdute, sceneggiatura di Jacques Fieschi, Xavier Giannoli; Il ritratto del duca, sceneggiatura di Richard Bean, Clive Coleman; Qui rido io, sceneggiatura di Mario Martone, Ippolita di Majo; Il capo perfetto, sceneggiatura di Fernando León de Aranoa; Piccolo corpo, sceneggiatura di Laura Samani, Marco Borromei, Elisa Dondi; I fratelli De Filippo, sceneggiatura di Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi, Angelo Pasqualini; Marx può aspettare, sceneggiatura di Marco Bellocchio.
Per finire, domani giovedì 21 luglio sempre alle 21.15 in Piazza della Vittoria, il 41° Premio Amidei saluterà il pubblico di Gorizia con un evento speciale realizzato con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia: “Note dal fronte. Musica, parole e immagini della Grande Guerra” a cura di Zerorchestra, in collaborazione con La Cineteca del Friuli e Cinemazero.
Una selezione di pellicole girate “dal vero” dagli operatori italiani, austro-ungarici e americani tratte dall’archivio cinematografico de La Cineteca del Friuli, contrappuntate dalla lettura di brani diaristici di militari dei diversi eserciti e accompagnate da composizioni musicali suonate dal vivo animeranno la serata conclusiva.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia — impegnata da anni nel sostegno dell’intero Premio Sergio Amidei — quest’anno si è soffermata anche nel particolare supporto all’evento “Note dal fronte. Musica, parole e immagini della Grande Guerra”.
“Si tratta di un evento speciale che abbiamo voluto promuovere a conclusione di questa edizione del Premio Amidei, a cui la Fondazione assicura di anno in anno una partecipazione appassionata — sottolinea il Presidente Alberto Bergamin. Questo ulteriore impegno testimonia non solo l’amicizia e la stima per questa importante kermesse, ma vuole anche essere segnale di specifico interesse per una produzione che tocca da vicino la nostra sensibilità».
Un ringraziamento speciale alla realizzazione dell’evento è riservato all’Istituto Luce/Cinecittà.
Il programma completo è consultabile al sito www.amidei.com.