I Fragili Film della Troise e il martello di Watkins domani al CAMPANIA TEATRO FESTIVAL
Due “prime” e altrettante repliche nella giornata del 27 giugno al Campania Teatro Festival.
Nella sezione Danza, alle 20 al teatro Nuovo di Napoli, va in scena in prima assoluta, con la regia e la coreografia di Marianna Troise, “Fragili Film / Solo agli specchi”, evento che rientra nell’ambito del Progetto Ric.Ci Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni Ottanta-Novanta, ideazione e direzione artistica di Marinella Guatterini,
“È un lavoro-scrive la Troise” che si sviluppa su due livelli, due zone di intervento e speculari. La poetessa Milli Graffi dice nelle sue note: “La parola è sempre una traccia, un sintomo, un segmento di perdute munificenze e completezze. Il coccio, il frammento scelto e focalizzato tra altri, contiene impliciti percorsi interni, volute e rotondità, o spigolosità consone ad una struttura ormai sommersa, mancante; nella traccia è utilizzabile sia il limite residuo di quella struttura, sia la libertà di capovolgere o modificare la funzione. Non c’è grande differenza tra le tracce proprie, personali, i sedimenti inconsci e …quelle altrui, intelligibili, impenetrabili, fraintendibili”. La mia operazione è stata quella di saccheggiare le sue parole e unirle alle mie, svuotarle del loro primo significato e regalargliene un altro. “Il deserto” della pagina bianca di Milli diventa il deserto del mio spazio vuoto; ma “andando a vedere” i deserti vivono nei nostri segni, sottratti all’accesso di senso. Il gioco dello specchio continua, più intrigante che mai; oggi non è più solo il mio riflesso che vedo, ma le sue parole saccheggiate che mi ritornano (in)contro, cariche del mio gesto, aggredite dalla mia esuberanza. La sezione orizzontale di questo “gioco al rimbalzo” è il “momento dell’altrove”, della finzione scenica che cattura il progetto della parola e lo tradisce in un effetto che lo tradisce nel suo prodursi. Sub-Bus è dunque il mio tradimento a Fragili film. Nel gioco dei contrasti tra il prima e il dopo, il dentro e il fuori, il pieno e il vuoto, percorro una pista già nota e vado … “al mio ritorno”. Attraverso le metafore, le immagini, i vagabondaggi della mente e del cuore, cerco l’inizio del “ciclo magico” che non si arrende mai e che la morte, “dettaglio fatale”, determina e inscrive in un circuito bloccato, chiuso nel rapporto “inesorabile ed uguale “della madre e del suo frutto, della terra e del suo figlio…”. Lo spettacolo, che vede la coproduzione del Campania Teatro Festival, è interpretato da Maria Avolio, Mariapia Capasso, Sara Foglia, Ludovica Zoina, mentre le musiche originali sono di Daniele Sepe.
Molto interessante anche la proposta della sezione Osservatorio. Alle ore 20 al teatro Trianon Viviani va infatti in scena in prima nazionale “Il nostro martello è in mano a mia figlia” di Brian Watkins, con la regia di Martina Glenda.
Violenza, terra e rito. Un dramma familiare che si tinge di thriller. Un viaggio espiatorio tra gli inferi di fantasmi e colpe di antenati. Sarah e Hannah sono due giovani sorelle che si trovano a prendersi cura della bisognosa madre malata dopo che il padre le ha lasciate. La madre, per sopravvivere, si appiglia ai ricordi di tempi migliori che si materializzano nel camioncino del marito e in Vicky, una pecora che l’uomo le aveva regalato e che ora lei tratta non come capo di bestiame ma come animale domestico. Sarah ed Hannah sono molto diverse. L’una assennata e premurosa, l’altra irrequieta ed indipendente. Vivono però la stessa oppressione rispetto alla situazione che le circonda. Entrambe sognano di lasciare la piccola cittadina tra le praterie che le tiene prigioniere. Con Federica Carruba Toscano e Arianna Cremona.
Due, infine, le repliche previste il 27 giugno. Al teatro Mercadante alle 19 c’è l’ultima possibilità di vedere al Festival “I Promessi Sposi alla prova” di Giovanni Testori, con l’adattamento e la regia di Andrée Ruth Shammah. Con Giovanni Crippa, Federica Fracassi, Tobia Dal Corso Polzot, Rita Pelusio, Aurora Spreafico, Vito Vicino e la partecipazione di Carlina Torta. Alle 21.30 sul Palco Grande della Villa Floridiana secondo appuntamento invece con “Vanity Dark Queen – Niobe regina di Tebe”, autore e regista Stefano Napoli. Con Paolo Bielli, Francesca Borromeo, Alessandro Bravo, Paolo Di Caprio, Simona Palmiero e Luigi Paolo Patano.
Sul sito campaniateatrofestival.it sono consultabili le promozioni ed è possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli.
Il Campania Teatro Festival, parte rilevante della rete Italia Festival e dell’EFA (European Festival Association), è finanziato dalla Regione Campania e si avvale anche di un contributo annuo del Ministero della Cultura per il suo schema multidisciplinare.