I duetti italiani di Händel con la Venexiana
Martedì 24 settembre ore 20.30, Oratorio di San Filippo Neri, la rassegna Il Nuovo l’Antico di Bologna Festival prosegue con il concerto dell’ensemble vocale e strumentale La Venexiana, primo appuntamento del ciclo barocco “Bach versus Händel”. In programma i Duetti italiani di Händel, affidati alle voci dei soprani Monica Piccinini ed Emanuela Galli. Si ascoltano inoltre pagine per violoncello del compositore bolognese Domenico Gabrielli e i Duetti da camera del compositore modenese Giovanni Bononcini.
Rispetto alla scena operistica fra due personaggi, il duetto da camera consente di sperimentare inedite soluzioni vocali e strumentali che sarebbero state improponibili al pubblico che frequentava la sala di un teatro pubblico. In questo genere cameristico vivo e seducente il giovane Händel trovò predecessori e rivali italiani come Antonio Lotti, Agostino Steffani e Giovanni Bononcini, le cui partiture circolavano “in prima visione” nelle corti europee.
Il concerto verrà trasmesso in differita su www.retetoscanaclassica.it da Rete Toscana Classica, media partner della rassegna, il 1 dicembre ore 20.30 e il 5 dicembre ore 18.40 in replica.
Biglietti in vendita online www.bolognafestival.it, presso la Biglietteria del Teatro Manzoni e il giorno stesso del concerto all’Oratorio di San Filippo Neri, a partire dalle ore 19.30.
Informazioni. Bologna Festival 0516493397 www.bolognafestival.it
BACH versus HÄNDEL I
Martedì 24 settembre ore 20.30
Oratorio di San Filippo Neri
La Venexiana
«Duetti italiani»
Georg Friedrich Händel
Va’ speme infida HWV 199, Quel fior che all’alba ride HWV 192
Ahi nelle sorti umane HWV 179, Amor gioie mi porge HWV 180
No, di voi non vo’ fidarmi HWV 189
Domenico Gabrielli Sonata in la maggiore a violoncello solo
Giovanni Bononcini Chi d’amor tra le catene; Quanto è cara
dai “Duetti da camera” op.8 (Bologna, Marino Silvani 1701)
Domenico Gabrielli Sonata in sol maggiore a violoncello solo
La Venexiana viene fondata nel 1997 da Claudio Cavina che l’ha guidata con passione e dedizione fino al 2016. Da quell’anno, per gravi problemi di salute Claudio ha smesso di dirigere il gruppo, ma non ha smesso di seguire ed incoraggiare i propri musicisti che oggi offrono al pubblico l’esperienza musicale maturata con lui in questi anni e la forza di una nuova stagione.
La produzione musicale condivisa in anni di intensa attività concertistica e discografica è quella che ha portato il gruppo a divenire un riferimento assoluto nel panorama dell’esecuzione vocale e strumentale tra Rinascimento e Barocco, con i ritratti indimenticabili di autori come Luzzasco Luzzaschi, Sigismondo d’India, Luca Marenzio, Gesualdo da Venosa, e naturalmente Claudio Monteverdi, con la Monteverdi Edition promossa da Glossa e celebrata recentemente con la riedizione dell’Orfeo e con la con una ristampa completa dei Madrigali (2017). E poi ancora la musica sacra e teatrale di Scarlatti, Händel, Steffani, Cavalli, in interpretazioni mai ovvie, quanto piuttosto inquiete e vive come i loro autori. Lo spirito di fondo che anima molti dei progetti realizzati dalla Venexiana contempla anche l’azzardo di originali soluzioni interpretative, come il progetto discografico che combina Monteverdi il jazz Round M. o il progetto utopico e visionario di far riascoltare al pubblico di oggi l’Arianna di Monteverdi. I musicisti della Venexiana mantengono vivo lo slancio ed il coraggio delle perfomance musicali a cui si sono formati insieme ed in relazione alle necessità del singolo progetto ne affidano la guida a membri del gruppo. Un’impresa unica nel suo genere è stata la realizzazione della trilogia monteverdiana a Schwetzingen con un unico straordinario cast vocale, capace di dar voce in pochi giorni ai diversi personaggi presenti nelle opere di Monteverdi, trasformandole in un unico intenso racconto.
I riscontri della critica e del pubblico, sempre positivi, stanno premiando questa nuova stagione dei musicisti della Venexiana.