Harding inaugura con "Tosca" la stagione di Santa Cecilia
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Harding inaugura con “Tosca” la stagione di Santa Cecilia

Con Eleonora Buratto, Jonathan Tetelman e Ludovic Tézier

Harding inaugura con "Tosca" la stagione di Santa Cecilia
Con “Tosca”, uno dei titoli più amati del grande repertorio operistico, Daniel Harding inaugura la sua prima stagione da Direttore musicale dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e celebra il centenario della scomparsa di Giacomo Puccini. L’opera, eseguita in forma di concerto, è proposta da Rai Cultura lunedì 21 ottobre alle 21.15 su Rai 5, oltre che alle 20.30 in diretta su Radio 3 .
Harding affronta per la prima volta il più romano dei capolavori di Puccini, anche proposto per la prima volta in un cartellone di Santa Cecilia. Protagonista Eleonora Buratto, che nel ruolo di Tosca ha debuttato lo scorso maggio alla Staatsoper di Monaco di Baviera, affiancata dal tenore statunitense Jonathan Tetelman (Cavaradossi), dal baritono francese Ludovic Tézier come perfido e sadico Scarpia e da Giorgi Manoshvili (Cesare Angelotti).
Il libretto di Tosca – dramma della gelosia, del sospetto e del tradimento – steso da Luigi Illica e Giuseppe Giacosa fu tratto dall’omonima pièce del drammaturgo Victorien Sardou, che Puccini vide interpretata da Sarah Bernhardt. Il compositore toscano lavorò alla composizione dell’opera tra il 1895 e il 1899, e la prima esecuzione ebbe luogo il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma, inaugurando di fatto il nuovo secolo.
Il dramma La Tosca venne rappresentato al Teatro dei Filodrammatici di Milano all’inizio del 1889 e Giacomo Puccini ne rimase molto colpito, cominciando a pensare di ricavarne un’opera. Ne parlò con l’editore Giulio Ricordi, chiedendo a lui di interessarsi ai diritti per musicarla. Sardou non oppose un netto rifiuto, ma dimostrò freddezza. In ogni modo alla fine del 1893 Ricordi ottenne l’autorizzazione, anche se a favore di un altro compositore, Alberto Franchetti, che aveva da poco trionfato con Cristoforo Colombo(1892).
Luigi Illica preparò l’abbozzo del libretto, che fece approvare da Sardou in presenza di Giulio Ricordi e del grande Giuseppe Verdi.

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