Gli uomini non sono isole: lezione-concerto con Jordi Savall e Nuccio Ordine
“Nessun uomo è un’isola, intero in sé stesso; ciascuno è un pezzo del continente, una parte dell’oceano. Se una zolla di terra viene portata via dal mare, l’Europa ne è diminuita […]; la morte di qualsiasi uomo mi diminuisce, perché sono preso nell’umanità, e perciò non mandar mai a chiedere per chi suona la campana; essa suona per te.” John Donne
John Donne è una figura eminente del panorama religioso britannico a cavallo tra Cinquecento e Seicento, ed è l’autore di un famosissimo sermone, intitolato proprio Nessun uomo è un’isola. Questo assunto riassume egregiamente lo spirito in cui si svolge un imperdibile dialogo tra musica e parole, mercoledì 11 marzo alle ore 20.30 all’Auditorium di Milano in Largo Mahler. Un incontro intellettuale con due figure eccezionali della cultura contemporanea: Jordi Savall (direttore e musicista) e Nuccio Ordine (filosofo e critico letterario) dialogheranno sul tema della solidarietà umana, navigando insieme in una selezione di classici della musica e della letteratura per ricordarci che gli esseri umani non sono isole separate e che la funzione principale della scuola e dell’università non è quella di insegnare un mestiere ma di formare soprattutto cittadini colti e liberi. Partendo dalla produzione musicale di Alia vox di Savall e dalle idee difese nei libri di Ordine (L’utilità dell’inutile, Classici per la vita e Gli uomini non sono isole) musica e parola si daranno la mano per rivendicare l’importanza della cultura nel processo di umanizzazione dell’umanità e per rammentarci che “solo una vita vissuta per gli altri è una vita che merita di essere vissuta”.
Biglietti: Evento fuori abbonamento. Euro 10.00. Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it )
Jordi Savall è una personalità musicale tra le più polivalenti della sua generazione. Da più di cinquant’anni egli fa conoscere al mondo delle meraviglie musicali lasciate nell’oscurità, nell’indifferenza e nell’oblio. Egli scopre e interpreta queste musiche antiche, sulla sua viola da gamba o come direttore. Le sue attività di concertista, insegnante, ricercatore e creatore di nuovi progetti sia musicali sia culturali, lo situano tra i principali attori del fenomeno della rivalutazione della musica storica. Ha fondato, con Montserrat Figueras, i complessi Hespèrion XXI (1974), La Capella Reial de Catalunya (1987) e Le Concert des Nations (1989), con i quali ha esplorato e creato un universo di emozioni e di bellezza, che egli diffonde nel mondo intero per la felicità di milioni di amanti della musica. Con la sua fondamentale partecipazione al film d’Alain Corneau Tous les Matins du Monde (gratificato del premio César alla migliore colonna sonora), la sua intensa attività di concertista (circa 140 concerti l’anno), la sua discografia (6 registrazioni annuali) e la creazione, nel 1998, con Montserrat Figueras, della propria etichetta discografica Alia Vox, Jordi Savall dimostra che la musica antica non è necessariamente elitaria, ma che essa interessa un vasto pubblico di tutte le età, sempre più diversificato e numeroso. Come ha scritto il critico Allan Kozinn sul New York Times (2005), il suo lavoro infaticabile in concerti e registrazioni “non è semplicemente un recupero musicale, ma piuttosto una rianimazione creativa”.Nel corso della sua carriera, egli ha registrato e pubblicato più di 230 dischi nei repertori medievali, rinascimentali, barocchi e classici, con una particolare attenzione al patrimonio musicale ispanico e mediterraneo. Questo lavoro è stato sovente ricompensato da numerosi premi, come diversi Midem Awards, degli International Classical Music Awards, e un Grammy Award. I suoi programmi di concerto hanno saputo trasformare la musica in uno strumento di mediazione per l’intesa e la pace tra i popoli e le differenti culture, a volte in conflitto. Non è un caso quindi che, nel 2008, Jordi Savall sia stato nominato Ambasciatore dell’Unione Europea per un dialogo interculturale e, a fianco di Montserrat Figueras, “Artista per la Pace”, nell’ambito del programma “Ambasciatori di buona volontà” dell’UNESCO. Il suo contributo alla riscoperta e alla rappresentazione delle opere di Vicent Martin i Soler Una cosa rara e Il burbero di buon cuore è stato seguito, alla testa dei complessi Le Concert des Nations e La Capella Reial de Catalunya, da quelli de L’Orfeo di Monteverdi, del Farnace di Vivaldi, di Orfeo ed Euridice di J.J. Fux, nonché del Teuzzone di Vivaldi.La sua feconda carriera musicale è stata coronata da ricompense e distinzioni sia nazionali, sia internazionali, tra cui possiamo citare i titoli di Dottore “honoris causa” delle Università di Evora (Portogallo), Barcellona (Catalogna), Lovanio (Belgio) e Basilea (Svizzera). Ha anche ricevuto l’insegna di Cavaliere della Legione d’Onore della Repubblica Francese, il Premio Internazionale della Musica per la Pace, del Ministero della Cultura e delle Scienze della Bassa Sassonia, la Medalla d’Or del Governo Regionale della Catalogna e il prestigioso premio Léonie Sonning, considerato come il Premio Nobel per la musica. “Jordi Savall mette in evidenza una comune eredità culturale infinitamente varia. È un uomo per i nostri tempi.” (The Guardian, 2011).
Nuccio Ordine (Diamante, 1958) – professore ordinario di letteratura italiana nell’Università della Calabria e Visiting professor in prestigiosi atenei europei, statunitensi e latinoamericani – è internazionalmente riconosciuto come uno dei più importanti studiosi del Rinascimento e di Giordano Bruno. A Bruno ha dedicato tre libri (La cabala dell’asino, La soglia dell’ombra e Contro il Vangelo armato) e ha pubblicato un best seller L’utilità dell’inutile, tradotto in 23 lingue, 33 Paesi. Tra gli ultimi suoi lavori Classici per la vita e Gli uomini non sono isole. È Membro d’Onore dell’Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze (2012), del Comitato scientifico dell’Enciclopedia Treccani e ha ricevuto cinque dottorati honoris causa. In Francia è stato insignito della Legion d’onore e delle Palme Accademiche e in Italia è stato nominato Grande Ufficiale dell’Ordine del Merito. È Presidente del Centro Internazionale di Studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani. Dirige la collana bilingue «Classici della letteratura europea» e collabora al «Corriere della Sera».