Giovani, europee, contemporanee - Tornano le PERLE MUSICALI IN VILLA Giovani, europee, contemporanee - Tornano le PERLE MUSICALI IN VILLA
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Giovani, europee, contemporanee – Tornano le PERLE MUSICALI IN VILLA

Giovani, europee, contemporanee - Tornano le PERLE MUSICALI IN VILLA Giovani, europee, contemporanee - Tornano le PERLE MUSICALI IN VILLAUna rassegna decisamente giovane, europea e contemporanea: questa è l’impronta che definisce sempre di più lo stile dell’Associazione Musica Pura nella programmazione di “Perle Musicali in Villa”, stagione che arriva nel 2022 alla sua 13.a edizione, contrassegnata dal sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, del Comune di Pordenone e di Camici VIP, sponsor privato tramite l’istituto regionale dell’Art Bonus, in collaborazione e partenariato con il Comune di San Vito al Tagliamento e la Storica Società Operaia di Pordenone.
Diretta da Eddi De Nadai, e già avviata con alcuni concerti in première estiva a Sappada e a Dolegna del Collio, la locandina di “Perle Musicali in Villa” si presenta al pubblico di Pordenone e di San Vito al Tagliamento con un brillante “quartetto” di concerti che andrà a scandire le settimane del mese di novembre, puntando su alcune caratteristiche peculiari, quali il proporre musica del repertorio classico “allo specchio” con partiture contemporanee, spesso create su specifica commissione ai compositori oggi in attività, e naturalmente il promuovere giovani ensemble in ascesa, già riconosciuti ed affermati a livello internazionale e formati da musicisti di varie provenienze europee, che spesso assicurano solidi partenariati culturali e successive esecuzioni degli stessi programmi anche presso altre istituzioni musicali estere; ed infine incoraggiare sempre più fecondi intrecci tra la musica e le altre espressioni artistiche, come la letteratura, il teatro, le arti figurative.
Un programma dunque che vuole creare curiosità ed interesse presso una platea di spettatori che ormai è pronta ad accogliere le suggestioni della musica di oggi, divulgata con attenzione e qualità, senza tralasciare i ponti culturali che la pongono in relazione con pagine più note del passato, o magari aprono nuove opportunità di scoperta verso partiture storiche di più raro ascolto. Una ricchezza musicale che viene ampliata anche dalla diversa provenienza culturale degli strumentisti, con riferimento a tradizioni che spaziano dall’Est all’Ovest dell’Europa, dal mondo anglosassone a quello mitteleuropeo, senza tralasciare anche nuovi squarci di luce sulla musica “al femminile”.

6 novembre > PASOLINI IN MUSICA, CON LA VOCE RECITANTE DI MASSIMO SOMAGLINO

Si comincia domenica 6 novembre alle 17.30 al Ridotto del Teatro Verdi di Pordenone con il QUARTETTO EOS e un programma trasversale, che svolge il filo rosso delle emozioni dal tardo romanticismo di Brahms e Webern fino a Pasolini, grazie alla nuova composizione dedicata al poeta di Casarsa da Renato Miani, su commissione di Musica Pura e dell’Associazione Chamber Music di Trieste, partner dell’evento. Nell’anno del centenario della sua nascita, e in una data simbolicamente vicina alla ricorrenza della sua morte, la figura di Pier Paolo Pasolini emerge tra le note della partitura dal titolo “Per un corpo insepolto”, dialogo per voce recitante, clarinetto e quartetto d’archi, che vede sul palcoscenico, insieme agli strumentisti, l’attore e regista friulano Massimo Somaglino, al cui prestigioso curriculum più recentemente si è aggiunto anche il ruolo di direttore del Teatri Stabil Furlan. L’opera è scandita da sei parti – Introito, Il dì de la me muart, Tetro entusiasmo (Quartettsatz), Frammento alla morte, Una disperata vitalità, Alla madre-La domènia uliva – in cui la lingua friulana e l’italiano si mescolano indissolubilmente, nel ricordo vivo dell’artista, che il maestro Miani tratteggia con delicata sensibilità. A questo programma viene accostato il “Langsamer Satz” di Anton Webern (1905), movimento lento per un incompiuto quartetto d’archi, che si inserisce ancora nel filone del tardoromanticismo post-brahmsiano, rivelando la giovanile ispirazione amorosa dell’autore in un turbine di emozioni, dallo struggimento al tormento drammatico fino al tranquillo epilogo. Da qui alla musica di Brahms, il passo è breve, ed ecco allora il Quintetto per clarinetto e archi in si minore op. 115, pagina che appartiene all’ultima stagione creativa del compositore tedesco, scritta nel 1891 per un celebre virtuoso del clarinetto dell’epoca e qui affidata al talentuoso musicista pugliese (classe 1986) Gianluigi Caldarola, oggi Primo Clarinetto Solista dell’Orchestra dell’Operá Royal de Wallonie di Liège (Belgio), dopo aver compiuto gli studi presso il Conservatorio di Foggia e aver avviato la sua brillante carriera vincendo numerose audizioni per orchestra, borse di studio e oltre 15 concorsi solistici. Al suo fianco i giovani musicisti (tutti nati tra il 1996 e il 2000) Elia Chiesa e Giacomo Del Papa, violini, Alessandro Acqui, viola, Silvia Ancarani, violoncello, componenti del Quartetto Eos formatosi nel 2016 all’interno del Conservatorio di Roma, conquistandosi da subito l’attenzione del mondo musicale per la freschezza e la profondità delle sue interpretazioni, tanto da aggiudicarsi nel 2018 il “Premio Farulli” assegnato dalla Critica Musicale Italiana nell’ambito del premio “Franco Abbiati”.
Lo stesso concerto sarà presentato anche il 7 novembre presso il Conservatorio Tartini di Trieste, su organizzazione dell’Associazione Chamber Music di Trieste.

13 novembre > IMPRONTA ENSEMBLE FÜR NEUE MUSIK: SPAZIO ALLA NUOVA MUSICA

Domenica 13 novembre alle 17.30 il Convento di San Francesco a Pordenone, in sinergia con la Storica Società Operaia di Mutuo Soccorso e Istruzione, accoglierà i musicisti di Impronta Ensemble für neue Musikgiovane gruppo cameristico con sede a Mannheim, che già nel nome mette in evidenza l’impegno culturale per la divulgazione della “nuova musica”, gli autori contemporanei, le pagine più fresche e innovative. Finalità principale dell’ensemble è infatti quello di far dialogare la musica dei nostri tempi con quella di altre epoche musicali, rivolgendo una speciale attenzione alle prime esecuzioni, soprattutto di autori dalla peculiare originalità espressiva. Il repertorio scelto per questo concerto verte su un tema particolare, che è quello del “timbro” musicale, elemento che ha iniziato ad assumere un ruolo chiave nella ricerca sonora soprattutto dal primo Novecento, per assurgere oggi ad elemento costruttivo della stessa architettura compositiva.
Anche in questo secondo appuntamento, il sestetto formato da  Andrea Salvi, flauto, Nicola Zuccalà, clarinetto, Laura Ion e Christan Sebastianutto, violini, Sabina Bakholdina, viola, Valerio Cassano, violoncello e Chie Otsuka, pianoforte, proporrà due brani in prima esecuzione assoluta: una particolare versione delle “Six Épigraphes Antiques” di Debussy, nell’arrangiamento firmato da Andreas Luca Beraldo (compositore e direttore d’orchestra di lontane origini friulane, classe 1988), dove il timbro degli strumenti affiora in un tessuto armonico cangiante; quindi l’opera “Out of the Magic Circle” di Alessio Elia (nato nel 1979, oggi attivo tra Roma e Budapest), scritta appositamente per questo evento su commissione di Musica Pura, impiegando uno speciale tipo di flauto caratterizzato dalla “testata mobile”, che ha offerto lo spunto per un’originale esplorazione sonora condotta insieme al flautista Andrea Salvi, membro dell’ensemble, cui il lavoro è dedicato. Una composizione musicale in cui il fenomeno fisico del suono ci interroga sui limiti della nostra percezione sensibile.
Nel programma anche musiche di Fausto Romitelli, autore tra più brillanti del panorama contemporaneo, nato a Gorizia nel 1963 e prematuramente scomparso nel 2004, “allo specchio” con alcune interessanti pagine del primo Novecento, di Zoltán Kodály (1882-1967) e Frank Martin (1890-1974). La particolarità del repertorio e delle nuove commissioni musicali porterà successivamente il concerto anche in Germania e Ungheria, proprio grazie al partenariato di Impronta Ensemble.

18 novembre > MUSICA AL FEMMINILE COL TRIO DES ALPES

La rassegna si sposta venerdì 18 novembre al Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento, dove alle 20.30 sarà di scena il Trio des Alpes, formazione con sede in Svizzera, ospite di “Perle Musicali in Villa” e del Comune cittadino grazie alla partnership con l’Associazione elvetica Musica nel Mendrisiotto. Hana Kotkovà è stata definita “solista sublime” sul New York Times, violinista “seducente, ricca di meraviglie”, dalla prestigiosa esperienza cameristica. Claude Hauri è stato primo violoncello in varie formazioni, specialmente impegnate nella divulgazione della musica contemporanea, quali l’Ensemble Algoritmo di Roma o l’Ensemble Nuovo Contrappunto di Firenze, divenendo uno degli interpreti di riferimento per tale repertorio. Il pianista Corrado Greco contribuisce in maniera fondamentale alla musicalità del Trio, anche grazie alle sue numerose esperienze cameristiche con partner illustri, tra i quali i solisti dei Berliner Philharmoniker. I programmi musicali abilmente congegnati e spesso impreziositi da un filo conduttore sono il segno distintivo del complesso, prevedendo opere note e meno note, spesso con l’intento di riscoprire pagine ingiustamente desuete. Per questa serata particolare, che viene associata anche alla prossima Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Trio ha scelto un repertorio decisamente “al femminile”, proponendo brani di autrici viventi come l’americana Linda Dusman (1956) e la svizzera Maria Bonzanigo (1966), accanto a quelle della violinista e compositrice inglese Rebecca Clarke (1886-1979), per finire con uno degli autori di cui l’ensemble è “specialista”, ovvero Antonín Dvorák (1841-1904). Partner della serata sarà l’Associazione pordenonese “In Prima Persona. Uomini contro la violenza sulle donne”.

25 novembre > MUSICA E ARTE: LA FOTOGRAFIA DI ELLIOTT ERWITT “INTERPRETATA” IN VOCE E PIANOFORTE DAL DUO DE PREZ–SERVIÁN

Una novità per chiudere la stagione di “Perle Musicali in Villa” 2022 è data dalla felice concomitanza della mostra “Elliott Erwitt. Il mio sguardo sul mondo”, che presenterà dal 5 novembre alla Galleria Bertoia di Pordenone una quarantina di opere, tra scatti celebri ed altri inediti, di questo celebre maestro della fotografia (che oggi ha 94 anni e vive a New York dagli anni ’50). Grazie alla sinergia con il Comune di Pordenone, Musica Pura presenterà proprio all’interno degli spazi della Galleria, venerdì 25 novembre alle 20.30, l’ultimo dei concerti in locandina, che sarà affidato ad un giovane duo formato da Eleonora De Prez, mezzosoprano non ancora trentenne, laureata con lode e menzione d’onore al Conservatorio di Milano e vincitrice lo scorso luglio del XIX Concorso Internazionale di Canto Cameristico “Seghizzi” di Gorizia, con il pianista Mateo Servián Sforza, nato nel 1991 ad Asunción (Uruguay), ma con studi condotti al Conservatorio di Milano e successivamente con Daniel Rivera. Il duo De Prez–Servián, vincitore anche del Premio Nazionale delle Arti 2020-sezione Musica Vocale da Camera e del Premio FIDAPA al Concorso Internazionale “Elsa Respighi” 2021, ha studiato per questa occasione un programma ad hoc, ispirato proprio dalle opere di Erwitt, in modo da integrarsi perfettamente nell’atmosfera creata dalle inquadrature, ora tenere, ora ironiche, ora critiche, ora dolenti, di uno dei protagonisti indiscussi dell’arte fotografica contemporanea. “Infanzia – Amore – Origini – Ironia” sono le sezioni del concerto, che comprende brani cameristici contemporanei per voce e pianoforte di Charles Ives, Aaron Copland, Luciano Berio e del goriziano Augusto Cesare Seghizzi, ma anche pagine più “classiche”, tratte dalla liederistica di Mahler, dalle canzoni di Kurt Weill, dal sorprendente “Bestiaire” di F. Poulenc, scritto su liriche di Apollinaire. 
Prima del concerto, alle 19.00, è prevista una visita guidata della mostra, a cura del Comune di Pordenone.
Tutti i concerti sono ad ingresso libero, senza prenotazione.
Informazioni sul web nel sito www.musicapura.it e sulle pagine Facebook e Instagram Musica Pura

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