Gatti e Santa Cecilia celebrano il compleanno di Verdi Orchestra RAI - L’imponente “LOBGESANG” di Mendelssohn diretto da Daniele Gatti
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Gatti e Santa Cecilia celebrano il compleanno di Verdi

Le più celebri pagine sinfoniche e corali del grande compositore

Gatti e Santa Cecilia celebrano il compleanno di Verdi Orchestra RAI - L’integrale delle sinfonie di Mendelssohn secondo Daniele Gatti
Per celebrare il 211º compleanno di Giuseppe Verdi, Rai Cultura propone il “Gala Verdi” dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia diretto da Daniele Gatti, nuovo direttore principale della Staatskapelle di Dresda, in onda giovedì 10 ottobre alle 21.15 in prima visione su Rai 5. La serata, registrata lo scorso maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, propone una scelta di Sinfonie e Cori dalle opere del grande compositore italiano.
In apertura la Sinfonia da Luisa Miller, a cui seguono da “I lombardi alla prima crociata” i cori “Gerusalem!” e “O Signore, dal tetto natio”, e le Danze e il coro “Patria oppressa!” dal Macbeth, “Spuntato ecco il dí d’esultanza” dal “Don Carlo” e dal “Nabucco” la Sinfonia e il coro “Va’ pensiero”, tra i brani più celebri dell’intera produzione verdiana. Dopo la Sinfonia dei “Vespri siciliani”, opera scritta per l’Opéra di Parigi nel 1855 e ispirata all’insurrezione palermitana antifrancese del 1282, si ascolteranno le Danze dell’”Otello”, per concludere con l’”Aida”, di cui il Coro e Orchestra di Santa Cecilia eseguiranno “Gloria all’Egitto”, che comprende la celebre Marcia trionfale.
Per lungo tempo Verdi è stato considerato un tranquillo uomo di campagna toccato dal genio, un uomo rustico e schietto, integerrimo e di onestà intellettuale. Tale immagine si univa a quella del patriota, che a giusto titolo sedette come deputato nel primo parlamento dell’Italia unita. Aspetti questi facenti parte della sua personalità, ma che da soli non abbracciano la complessità dell’artista. In realtà Verdi fu attento alle grandi correnti di pensiero che percorrevano l’Italia e l’Europa, pronto a mettersi in discussione e nel contempo profondamente conscio del proprio valore.
Budden descrive il giovane Verdi come una persona goffa nella frequentazione della società, per poi cambiare sotto l’influenza di Giuseppina che gli fece acquisire sicurezza e autorità.

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