GARIBALDI EN SICILE – Elio De Capitani e Sentieri selvaggi ai Giardini della Filarmonica per omaggio agli 80 anni di Marcello Panni con un’opera garibaldina sulla spedizione dei Mille del festeggiato compositore
Ai Giardini della Filarmonica giovedì 17 settembre omaggio per gli 80 anni di Marcello Panni, festeggiato come compositore, direttore d’orchestra e animatore musicale, tra i protagonisti della vita dell’Accademia Filarmonica degli ultimi 50 anni, di cui è stato anche direttore artistico e ne è ora vicepresidente. Un’intera giornata sarà dedicata alla sua musica, eseguita dall’ensemble Sentieri selvaggi – fra le formazioni più apprezzate in Italia per il repertorio di musica contemporanea – sotto la direzione di Carlo Boccadoro e la partecipazione dell’attore Elio De Capitani.
Due i concerti in programma: alla Sala Casella alle ore 19 alcuni lavori cameristici di Panni: L’inverno di Pan per flauto basso solo, scritto nel 2010 per Roberto Fabbriciani, Kappa 446, divertimento su temi di Mozart, per violino e violoncello, scritto per un concerto nel 1986 in onore di Adriana Panni, Mishima Trio per violino, clarinetto e pianoforte dall’opera Hanjo su testo di Yukio Mishima, scritto per Alessandro Carbonare nel 2015, intervallati dalla Suite per violino, clarinetto e pianoforte di Milhaud, compositore molto caro a Panni per aver tenuto la Milhaud Chair al Mills College di Oakland dal 1979 al 1982.
La Grande Suite dall’opera Garibaldi en Sicile (Giardini ore 20.45) vedrà accanto a Sentieri selvaggi la partecipazione straordinaria dell’attore Elio De Capitani. Composta per 5 esecutori e una voce recitante, la Grande Suite è tratta dall’opera Garibaldi en Sicile, liberamente ispirata alle cronache giornalistiche in diretta della spedizione dei Mille di Dumas padre, raccolte nel volume Les Garibaldiens del 1861 a spedizione conclusa. Commissionata a Panni dal Teatro San Carlo di Napoli, l’opera è stata rappresentata in quel teatro nell’aprile 2005. Questa Grande Suite, riduzione per piccolo ensemble di alcuni brani dell’opera, è nata in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia su commissione del Contempoartensemble di Firenze; la prima assoluta ha avuto luogo il 9 gennaio 2011 per i Concerti del Quirinale di Radio 3, in diretta radiofonica. La Suite – di cui Panni firma anche il libretto – è composta da 7 brani, accompagnati dalla lettura di testi sull’Eroe dei Due mondi tratti fra gli altri da George Sand, da Dumas padre e da alcuni passaggi del celebre discorso pronunciato da Victor Hugo a Jersey durante una conferenza per la raccolta fondi a favore dei Mille nel maggio 1860. Viene citata la corrispondenza segreta di Cavour, oltre a proclami e inni dell’epopea garibaldina.
LA SETTIMANA PROSEGUE CON …
Gradito ritorno è quello dell’ensemble di Germano Mazzocchetti poliedrico compositore, dedito alla musica per il teatro, la commedia musicale, il cinema e la televisione, oltre che rinomato virtuoso della fisarmonica. Venerdì 18 settembre (Giardini ore 20.45) il concerto dal titolo La tela bianca presenta sue musiche (tra cui quella che dà il titolo al concerto), con alcune novità, fra sonorità popolari e mediterranee, unite a citazioni jazzistiche e rimandi alla tradizione colta. La giornata si apre alle ore 19 (Sala Casella) con il concerto della giovane pianista salentina Sara Metafune, una delle sei vincitrici del contest che la Filarmonica ha lanciato su facebook durante il lockdown. In programma musica di Brahms, Granados, Ravel.
La voce di Raffaella Misiti sarà protagonista dell’omaggio a Nino Rota nel centenario felliniano sabato 19 settembre (Giardini ore 20.45). “Un’insopportabile perfezione” era la definizione che Fellini dava della musica di Rota ed è il titolo scelto per questa serata. Fellini ha diretto una serie impressionante di capolavori cinematografici, un intero ritratto dell’Italia, e quel ritratto ha il suono della musica di Nino Rota che la Misiti interpreterà accompagnata da Gennaro Desiderio (violino), Aldo Perris (contrabbasso), Pino Perris (pianoforte). La serata è preceduta dal concerto in Sala Casella alle ore 19 del violoncellista Francesco Stefanelli primo premio della giuria del contest facebook della Filarmonica. Classe 1999, nato a San Marino, è attualmente allievo di Giovanni Sollima ai Corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, vincitore del secondo premio al Krzysztof Penderecki Cello Competition di Cracovia nel 2018 e della borsa di studio della Filarmonica della Scala quale miglior giovane violoncellista italiano. Il suo programma si concentra sulla musica di Dall’Abaco, Penderecki e Bach.
Non si tralascia il pubblico dei più piccoli con le loro famiglie: domenica 20 settembre (Sala Casella ore 11.30) in programma L’uomo che piantava gli alberi un racconto in musica e immagini, che prende spunto dall’omonimo racconto ecologista dello scrittore francese Jean Giono (1895–1970), arricchitosi dei disegni di Tullio Pericoli che ha commentato con la sua instancabile matita il procedere della storia, e la musica di Andrea Basevi. La musica, per quartetto d’archi, segue il racconto tentando di tradurre in emozioni sonore sia la scrittura di Giono sia la matita di Pericoli creando immagini che respirano la stessa pace e lo stesso spirito del protagonista del racconto. Ne saranno interpreti i giovani musicisti del Quartetto d’archi della Scuola di Musica di Fiesole, con la voce recitante del loro maestro Edoardo Rosadini. Nel pomeriggio e in serata in Sala Casella due concerti per violoncello solo (ore 19 e 20.45) con i diplomandi del Corso di alto Perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia provenienti dalla classe di Giovanni Sollima.
I Giardini della Filarmonica sono realizzati in collaborazione con:
Ambasciata dell’India di Roma, SUMMERMELA Festival, Fondazione FIND, ISMEO, Kama Productions, Istituto Giapponese di Cultura, Fondazione Neuhaus, Accademia del belcanto “Rodolfo Celletti” di Martina Franca, Fondazione Paolo Grassi, Conservatorio di musica Santa Cecilia di Roma, Alefba, Operazione Peace Dreaming, Associazione Fabrica, Un mercoledì da lettori.
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, [email protected]
Biglietti: concerti posto unico 10 euro (più diritto di prevendita).
Si raccomanda la prenotazione e l’acquisto on line su filarmonicaromana.org.
Presso la Sala Casella la biglietteria apre un’ora prima del concerto.
Gli ingressi avverranno rispettando le disposizioni anti Covid.
GIOVEDÌ 17 SETTEMBRE
OMAGGIO A MARCELLO PANNI
SALA CASELLA ore 19
SENTIERI SELVAGGI
Marcello Panni
L’inverno di Pan per flauto basso solo
Kappa 446 per violino e violoncello
Darius Milhaud
Suite per violino, clarinetto e pianoforte
Marcello Panni
Mishima Trio per violino,
clarinetto e pianoforte
GIARDINI ore 20.45
GRANDE SUITE DALL’OPERA “GARIBALDI EN SICILE”
per voce recitante e un quintetto
testo e musica di Marcello Panni
(fonti letterarie da
Luigi Mercantini, Camillo Benso conte di Cavour, George Sand, Alexandre Dumas padre, Giuseppe Garibaldi, Victor Hugo)
Aux Armes!
Chanson d’adieu
Ricercare nocturne
Fanfare
Couplets entrecoupés
Ode à la Liberté
Marche des Chemises Rouges
Elio De Capitani voce recitante
Sentieri selvaggi
Paola Fre flauto, flauto basso e ottavino
Mirco Ghirardini clarinetto e clarinetto basso
Andrea Rebaudengo pianoforte e percussioni
Piercarlo Sacco violino
Aya Shimura violoncello
Carlo Boccadoro direttore
Sentieri selvaggi nasce nel 1997 con lo scopo di avvicinare la musica contemporanea al grande pubblico. Nel corso degli anni Sentieri selvaggi stringe collaborazioni con i più importanti compositori della scena internazionale, come David Lang, Louis Andriessen, James MacMillan, Philip Glass, Gavin Bryars, Michael Nyman, Julia Wolfe, Fabio Vacchi, che scrivono partiture per l’ensemble o gli affidano le prime italiane dei loro lavori. Dal 1998 Sentieri selvaggi è regolarmente ospite delle più prestigiose stagioni musicali italiane (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro alla Scala, Biennale di Venezia), dei maggiori eventi culturali (Festival della Letteratura di Mantova, Mito Settembre Musica) e di importanti festival internazionali (Bang on a Can Marathon di New York, SKIF Festival di San Pietroburgo). A Milano l’Ensemble organizza una stagione di musica contemporanea e dal 2009 è in residenza al Teatro Elfo Puccini.
Carlo Boccadoro ha studiato Pianoforte, Strumenti a Percussione e Composizione presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Dal 1990 la sua musica è presente in importanti stagioni concertistiche e sale da concerto, tra cui Teatro alla Scala, Biennale di Venezia, Bang On A Can Marathon di New York, Orchestra Filarmonica della Scala, Gewandhaus di Lipsia, Musikverein di Vienna, Salle Pleyel di Parigi, Teatro La Fenice di Venezia, Barbican Centre di Londra, Festival di Lucerna, Concertgebouw di Amsterdam. Ha collaborato con artisti quali Riccardo Chailly, John Axelrod, Franco Battiato, Luca Ronconi, Gavin Bryars, David Lang, Enrico Dindo, James MacMillan, Eugenio Finardi, Mario Brunello, Roberto Prosseda, Claudio Bisio, Moni Ovadia, Andrea Lucchesini, Paolo Fresu. Presso Einaudi ha pubblicato diversi libri di carattere musicale, collabora con Radio3 e la RSI. È direttore artistico e musicale di Sentieri selvaggi e della stagione concertistica della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Elio De Capitani ha legato il suo nome al Teatro dell’Elfo entrandone a far parte non ancora ventenne nel 1973. Attore in molti spettacoli del giovane Salvatores, passa alla regia nel 1983 con una personale versione di Nemico di classe di Nigel Williams che lancia i giovanissimi Paolo Rossi e Claudio Bisio. Nonostante molti lo ricordino nei panni del Caimano del film di Nanni Moretti, la sua patria è il teatro: dal 1992 al 2014 è stato con Ferdinando Bruni direttore artistico di Teatridithalia, l’organismo che ha unificato il Teatro dell’Elfo e il Teatro Portaromana (ribattezzato più semplicemente Teatro dell’Elfo S.C. Impresa sociale); dal 2015 ha la carica di delegato artistico oltre che di legale rappresentante. In 26 anni ha firmato più di trenta regie, soprattutto di drammaturgia contemporanea, dirigendo Mariangela Melato, Umberto Orsini, Toni Servillo, Lucilla Morlacchi, ma soprattutto gli attori dell’Elfo, da Ida Marinelli a Cristina Crippa, a Ferdinando Bruni. E senza mai smettere lui stesso i panni d’attore: è un “irresistibile” professor Hector nel recente successo The History boys e “un’autentica carogna che gareggia in bravura e cattiveria con Al Pacino” nel ruolo di Roy M. Cohn in Angels in America, di cui firma la regia con Bruni. Un allestimento, quest’ultimo, che ha riconfermato la vitalità artistica dell’Elfo, facendo incetta di premi: Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per la Regia (2007), Premi Ubu come miglior attore non protagonista a De Capitani e come miglior attor under 30 a Umberto Petranca (2007), premio Hystrio alla regia (2008); e infine i premi Olimpici del Teatro (2008): miglior regia e miglior spettacolo di prosa. Restano celebri anche altri spettacoli realizzati con Ferdinando Bruni, soprattutto quelli dell’autore-culto Fassbinder: Petra Von Kant, Bottega del caffé e I rifiuti al città e la morte. Dagli anni novanta lavora intensamente anche sui classici, mettendo in scena Shakespeare e il teatro greco, ma rivisitato attraverso le parole di Pasolini per l’Orestiade e attraverso la drammaturgia di Heiner Müller nella Medea. Per ben quattro volte è stato ospite alla Biennale di Venezia: con Visi Noti sentimenti confusi di Botho Strauss, I Turcs tal Friul di Pasolini, La monaca di Monza di Testori e con Kaffeehaus di Fassbinder, diretto con Bruni. Nell’ottobre 2009 ha firmato a Madrid la sua terza regia lirica: La Vera Costanza, commissionato dal Teatro Real insieme al Teatro Comunale di Treviso, Ópera di St. Etienne, Opéra Royal de Wallonie di Liegi, Ópera de Rouen Haute-Normandie, Teatro Nacional de Sofía, I Teatri di Reggio Emilia. Nel 2010 apre la nuova sede del Teatro dell’Elfo – una multisala ricavata nel novecentesco Teatro Puccini di corso Buenos Aires. Gli spettacoli nati all’Elfo Puccini (e firmati ancora una volta con Bruni) hanno girato con successo in tutta Italia: Racconto d’inverno di Shakespeare e soprattutto la commedia The history boys di Alan Bennett, che si è aggiudicata 3 Premi Ubu e il Premio Le Maschere del Teatro Italiano (ex Premio ETI – Gli Olimpici del Teatro) per la categoria Miglior regia. Con Improvvisamente l’estate scorsa, allestito nel maggio 2011, è tornato a lavorare sul teatro di Tennessee Williams, che aveva affrontato per la prima volta nel 1993 dirigendo la Melato in Un tram chiamato desiderio per il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Il 13 luglio 2012 ha debuttato di nuovo a Spoleto proponendo La discesa di Orfeo, testo mai rappresentato in Italia, recensito con grande convinzione dalla critica e in repertorio anche nella prossima stagione. Vince il Premio Flaiano alla regia e il Premio Hystrio all’interpretazione per Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, regia “in solitaria”, interpreta il celebre ruolo di Willy Loman.