Fondazione Brescia Musei – PALCOSCENICI ARCHEOLOGICI. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli. Appuntamenti aperti al pubblico a Roma e online
Fondazione Brescia Musei presenta in collaborazione con la Fondazione MAXXI di Roma e il King’s College di Londra, istituzioni partner del progetto, presenta due appuntamenti cruciali della mostra Palcoscenici Archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli, inedito progetto espositivo site-specific sino al 9 gennaio 2022 al Parco Archeologico e al Museo di Santa Giulia di Brescia.
Martedì 2 novembre 2021 la Fondazione MAXXI di Roma ospiterà un talk tra Francesco Vezzoli, Marcello Barbanera, professore di Archeologia greca e romana Sapienza Università di Roma, Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei, e Bartolomeo Pietromarchi, direttore MAXXI Arte, sul tema dell’archeologia in dialogo con l’arte contemporanea, coerente con il percorso internazionale del progetto di Fondazione MAXXI Classic Reloaded.
Giovedì 4 novembre il King’s College di Londra ospiterà l’incontro Classical/Contemporary: In Conversation with Francesco Vezzoli sulle tematiche del dialogo tra arte classica e contemporanea e del coinvolgimento di un pubblico più ampio a cui parteciperanno Francesco Vezzoli, Patch Crowley, associate curator Arte Europea del Cantor Center alla Stanford University, Verity Platt, docente di Arte Classica alla Cornell University, Letizia Ragaglia, direttrice del Kunstmuseum Liechtenstein a Vaduz, Salvatore Settis, professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa, e Michael Squire, docente di Classical Art e coordinatore del progetto Modern Classicism al King’s College di Londra. L’incontro fa parte dell’iniziativa Modern Classicism del King’s ed è sostenuta dal Jamie Rumble Memorial Fund. L’appuntamento è gratuito e online; i partecipanti possono prenotare a questo link per ricevere le indicazioni di accesso: http://tinyurl.com/vezzolipanel.
Il progetto Palcoscenici Archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoliha partecipato e vinto il bando dell’Italian Council (7. Edizione, 2019), programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, grazie al quale l’opera Nike Metafisica (2019) di Francesco Vezzoli entrerà a far parte delle collezioni del Comune di Brescia gestite da Fondazione Brescia Musei. Palcoscenici Archeologici è stato premiato per la grande qualità ideativa e per la capacità di far risuonare l’arte contemporanea con l’archeologia e l’arte antica, in maniera coerente e armoniosa.
IL PROGETTO ESPOSITIVO A BRESCIA
Palcoscenici Archeologici vede Francesco Vezzoli (Brescia, 1971) tra gli autori italiani più conosciuti e apprezzati nel panorama internazionale, protagonista nella duplice veste di artista e curatore di un percorso di collocazione di otto sue opere all’interno dei suggestivi spazi archeologici di Fondazione Brescia Musei.
L’iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni per la restituzione alla città di Brescia della Vittoria Alata, il bronzo romano che, dopo il restauro effettuato presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, allestito nuovamente nella sua antica collocazione nel Capitolium del Parco Archeologico di Brescia Romana, dispiega ora le proprie ali sino a toccare la contemporaneità.
Gli interventi curatoriali di Francesco Vezzoli si snodano attraverso Brixia. Parco archeologico di Brescia Romana, dove si trova la Vittoria Alata, e del Complesso museale di Santa Giulia. Il percorso parte dalla terrazza e dalle prime due celle del Capitolium, proseguendo nel Santuario Repubblicano, fino a giungere nel Teatro Romano, per poi passare alla cappella di Sant’Obizio della Basilica di San Salvatore, nelle Domus dell’Ortaglia e lungo la sezione romana del museo, interessando gli spazi più significativi del sito UNESCO di Brescia, iscritto nella World Heritage List dal 2011 nel sito seriale “I Longobardi in Italia i Luoghi del potere (568-774 d. C.)”.
L’allestimento, ideato e curato da Filippo Bisagni, colloca le otto sculture su alcuni plinti specificatamente concepiti e realizzati per l’occasione con lo scopo di valorizzare le opere di Vezzoli e, allo stesso tempo, metterle in dialogo con le vestigia romane e longobarde. La scelta delle forme e delle cromie di tali plinti nasce da un approfondito lavoro in situ di osservazione e analisi del contesto archeologico e museografico.
Il percorso espositivo porta fisicamente il visitatore ad attraversare in ordine cronologico quasi mille anni di storia dell’arte e dell’architettura. Nel percorso si troveranno la Nike Metafisica e altre sette opere dell’artista, tra cui due assolutamente inedite: Achille! un busto settecentesco dell’eroe greco celebrato da Omero, qui rielaborato da Vezzoli in chiave contemporanea, e La Colonne Avec Fin, una statua in bronzo con un’originale testa romana antica. Protagonista incontrastata rimane la Vittoria Alata, vera e propria musa ispiratrice del presente, del cui messaggio l’artista Vezzoli si fa tramite nei confronti del pubblico.
Artista eclettico, capace di mettere in dialogo l’immaginario di oggi con raffinati rimandi storico artistici, Vezzoli da sempre rivolge la sua poetica all’arte antica, connettendola al passato e alle sue icone. La sua pratica si districa tra diversi linguaggi, espressioni di un tempo trascorso più o meno remoto della storia dell’umanità, e lo fa in un gioco di riferimenti e mescolanze tra alto e basso, tra cultura classica, solenne, eterna, e cultura pop, mediale, fugace meteora.
L’artista espone per la prima volta le sue sculture – realmente antiche e poi rimodellate, o direttamente ispirate all’antichità – all’interno di uno spazio non contemporaneo ma anch’esso storico, ricongiungendo in qualche modo le opere al loro contesto archeologico originario. Un’operazione di questo tipo, unica e ambiziosa, la si può mettere in pratica solo in una città come Brescia, polo archeologico romano del Nord d’Italia.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Due Vittorie per il Capitolium
A distanza di poche settimane dalla collocazione della Vittoria Alata nella cella orientale del Capitolium, su disegno dell’architetto Juan Navarro Baldeweg, la Nike Metafisica di Francesco Vezzoli è stataposta ai piedi della scalinata che conduce al pronao esastilo. Si tratta di una grande scultura in cemento che riprende la Nike di Samotracia, esposta al Museo Louvre di Parigi, sulla quale è posta una grande testa da manichino dechirichiano. Le due vittorie alate, l’una antica, l’altra contemporanea, accoglieranno lo spettatore all’inizio di un percorso che lo condurrà lungo un viaggio che va dal I secolo d.C. a oggi. Nike Metafisica, già presentata con successo alla Collection Lambert di Avignone, entrerà a far parte delle collezioni civiche bresciane, grazie al contributo di Italian Council.
Giove per il Santuario
L’opera God Is a Woman (after Constantin Brâncuşi), costituita da una statua acefala di Giove in marmo (circa I secolo d.C.) e da una testa in bronzo dorato ispirata alle iconiche sculture dell’artista romeno, si trova all’interno del Santuario Repubblicano del Parco Archeologico in dialogo con le decorazioni policrome dell’aula.
Un imperatore vicino a Minerva e Sileno
La scultura dal titolo Lo sguardo di Adriano è collocata nella cella occidentale del Capitolium, accanto alle teste di Minerva e Sileno. Adriano, ricordato come imperatore esteta e molto celebrato nella cultura e nelle arti figurative per lo splendore del suo governo e per l’amore assoluto e totalizzante per il giovane Antinoo, è un soggetto ricorrente nella produzione di Francesco Vezzoli. L’artista è intervenuto pittoricamente su una testa in marmo dell’imperatore dipingendone gli occhi che sembrano così accendersi di nuova vita alla visione di ciò che gli sta intorno.
L’Achille inedito
Achille! è un’opera inedita e mai esposta prima. Il busto settecentesco dell’eroe greco è stato rielaborato dall’artista ispirandosi all’iconico ritratto della top model Twiggy ad opera del fotografo Richard Avedon, in una specie di gioco di specchi tra il neo-classico e l’immaginario “fashion” contemporaneo, tra la vanità maschile e l’eterno femminino. L’opera è posta nell’aula centrale del Capitolium, al centro dei tre altari in marmo di Botticino, su un supporto quadrangolare, che richiama la forma degli altari esposti nello stesso spazio.
Sophia Loren nel teatro
Proseguendo con il percorso, all’interno del Teatro Romano di Brescia, nel Parco Archeologico Romano Brixia, sul terrapieno oltre la balaustra, è collocata Ritratto di Sophia Loren come Musa dell’Antichità (After Giorgio de Chirico). Il ritratto dorato dell’attrice premio Oscar Sophia Loren, coniugato all’estetica metafisica di Giorgio de Chirico, è stato ideato da Vezzoli per la Biennale Prospect.2 di New Orleans, nel 2011. Le rovine del Teatro fungono ora da gigantesco palco per questa moderna rappresentazione della grande attrice italiana.
Una Venere per le domus
L’ultima tappa del percorso che unisce idealmente i luoghi antichi del complesso monumentale Capitolium – Santa Giulia si pone all’interno delle Domus dell’Ortaglia. Qui è collocata la statua in bronzo Portrait of Kim Kardashian (Ante Litteram) su un piccolo plinto cilindrico posto di fronte al mosaico a scacchiera della Domus delle fontane. La scultura si adagia perfettamente in questo ambiente caratterizzato da commistioni culturali. L’opera riproduce il corpo in bronzo della celebre Venere di Willendorf del periodo paleolitico, a cui è stata integrata una testa marmorea romana del III secolo d.C., corredata dell’iconica lacrima, tipica dell’artista Vezzoli. Il titolo fa riferimento a Kim Kardashian, in quanto l’opera allude ironicamente alle forme fisiche dell’icona pop contemporanea.
Una colonna per il mosaico
All’interno del percorso della Sezione Romana del Museo di Santa Giulia, davanti al grande mosaico geometrico di età imperiale ritrovato a ridosso del monastero di Santa Giulia, in dialogo con l’erma posta nello stesso spazio, è collocata la statua in bronzo con testa antica, La colonne avec fin.
Una scultura per la Basilica
Nella Cappella di Sant’Obizio, all’interno della Basilica di San Salvatore di epoca longobarda, trova posto la scultura C-CUT Homo ab homine natus. L’opera, costituita da una scultura da giardino del XX secolo, nel cui mantello dorato è incastonata una testa in marmo originale di epoca romana, sarà posta su una base rotante che ne consentirà l’osservazione a 360 gradi. La Basilica di San Salvatore nel complesso museale di Santa Giulia è uno dei monumenti longobardi più significativi d’Italia. La struttura originaria presenta la tipica stratificazione di elementi provenienti da contesti diversi, con una navata centrale scandita da colonne e capitelli in parte classici e bizantini e in parte di creazione autoctona.
Francesco Vezzoli è nato nel 1971 a Brescia. Ha studiato alla Central St. Martin’s School of Art di Londra, attualmente vive e lavora a Milano.
È oggi uno degli artisti italiani contemporanei di maggiore successo al mondo, il suo lavoro può essere descritto come una serie di forti allegorie riguardo la cultura contemporanea con un ricco sottotesto di riferimenti elaborati, realizzati tramite installazioni video, ricami a piccolo punto, fotografia, performance dal vivo, esperimenti con l’uso dei media e –più recentemente– scultura classica o di ispirazione antica.
Le sue opere sono state selezionate quattro volte per la Biennale di Venezia: per la 49°, 51° e 52° edizione che si sono tenute rispettivamente nel 2001, 2005 e 2007, e la Biennale Architettura del 2014. I suoi lavori sono stati inclusi anche in altre mostre internazionali come la Whitney Biennial del 2006, la 26° Biennale di Sao Paulo, la 6° Biennale Internazionale di Istanbul e Performa (nel 2007 e 2015).
Ha tenuto mostre personali in varie sedi internazionali come il New Museum of Contemporary Art di New York; il Tate Modern di London; il Museum of Contemporary Art di Los Angeles; il MoMA PS1 di New York; il MAXXI di Roma; il Moderna Museet di Stoccolma; la Kunsthalle di Wien; la Pinakothek der Moderne di Monaco; il Ludwig Museum di Colonia; The Garage CCC di Mosca; The Power Plant di Toronto; il Jeu de Paume di Parigi; il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea di Torino; il Museo Serralves di Porto; la Fondazione Prada di Milano; Le Consortium di Dijon; la Fondazione Museion di Bolzano e il NMNM- Nouveau Musée National di Monaco.
Il suo lavoro è stato presentato in diverse sedi tra le quali il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, il Metropolitan Museum of Art di New York, la Whitechapel Art Gallery di Londra, il Grand Palais di Parigi, il Museo del Novecento di Milano, Palazzo Grassi di Venezia, Fabric Workshop and Museum di Philadelphia, il Witte de With Center for Contemporary Art di Rotterdam, il Migros Museum di Zurigo, il Neues Museum di Weimar, il Pirelli Hangar Bicocca di Milano, il Musée National Picasso di Parigi.
Più recentemente ha curato la mostra dal titolo “TV70: Francesco Vezzoli guarda la RAI” presso la Fondazione Prada di Milano, prodotto una performance per il 40° anniversario del Centre Pompidou e realizzato la mostra “J.-K. Huysmans Critique D’art de Degas à Grünewald sous le Regard de Francesco Vezzoli” presso il Musée d’Orsay di Parigi.
Progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (7. Edizione, 2019), programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Sponsor tecnico: Strategica
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