Firenze suona contest - Semifinali 31 maggio / 1° giugno, Firenze Firenze suona contest - Semifinali 31 maggio / 1° giugno, Firenze
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Firenze suona contest – Semifinali 31 maggio / 1° giugno, Firenze

Firenze suona contest - Semifinali 31 maggio / 1° giugno, Firenze Firenze suona contest - Semifinali 31 maggio / 1° giugno, FirenzeFIRENZE SUONA CONTEST
Semifinali 31 maggio / 1° giugno, Firenze

Venerdì 31 maggio e sabato 1° giugno si sono tenute le attese semifinali del Firenze Suona Contest, il contest di musica originale promosso dall’omonima associazione per progetti di giovani fino ai 35 anni. Circondati dall’accogliente spazio esterno del Caffè Letterario Le Murate, i dodici semifinalisti emersi dalle scorse selezioni, si sono sfidati davanti all’attenta giuria sempre capitanata dall’instancabile Federico “Ghigo” Renzulli.

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Ad aprire la prima serata è stata la musica sintetica dei Not My Value, che hanno catturato subito l’attenzione dell’audience con un gioco di dinamiche ben costruite trasformando la performance nella creazione di una meticolosa e intrigante trama sonora.

Firenze suona contest - Semifinali 31 maggio / 1° giugno, Firenze Firenze suona contest - Semifinali 31 maggio / 1° giugno, FirenzeSul palco si è succeduta l’energia del gruppo valdarnese Grandi Raga, gruppo di giovanissimi con la voglia di suonare e comunicare con il loro indie-pop, che ha lasciato poi il posto alla grinta di Meri Lu Jacket, progetto capitanato dall’omonima artista anglo-maremmana. Si ascolta e ci si emoziona, c’è la forza del rock e la delicatezza del cuore che batte nella sua interpretazione, una passione che arriva all’ascoltatore diretta come una freccia.
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Più scanzonato e folk è invece l’impegno sociale degli ABP, gruppo di giovani dove suoni e ideali si abbracciano per diffondersi nell’aria, con testi che lasciano il segno anche quando la musica è finita.

Firenze suona contest - Semifinali 31 maggio / 1° giugno, Firenze Firenze suona contest - Semifinali 31 maggio / 1° giugno, FirenzeLorenzo Bonfanti è l’unico solista della serata che con coraggio affronta i gruppi che si sono avvicendati sul palco. Lorenzo è preciso e appassionato, i testi non pretendono di parlare di verità assolute, bensì raccontano dell’essere umano così come è, a volte preso in una nuda solitudine, a volte sicuro e forte dei suoi pensieri intensi, una creatura unica nelle sue complessità. La serata si chiude con i marchigiani Smitch in Blue Ray che ci catturano con i loro rock che incontra il rap, testi veloci e taglienti, una voglia di essere che fa tremare palco e pubblico.

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La seconda serata si avvale dell’apertura del gruppo Scoville, progetto rock che si avvale di un frontgirl dalla voce vellutata con alte capacità di modulazione del timbro. I testi sono potenti, non banali, la trama musicale ben costruita, il progetto è da ascoltare anche si potrebbe permettersi qualche assolo di chitarra o qualche groove di basso più presenti. La sfrontatezza del rock lascia poi il posto a Dalia Buccianti, cantautrice apparentemente timida che fin dai primi accordi sprigiona tutta la forza che un contest richiede. L’artista narra di intimità, emozioni profonde che mettono in gioco chi, ascoltandoli, riconosce l’amico, l’amante oppure solo se stesso. A differenza delle precedenti eliminatorie, Roxenne si presenta sul palco con il gruppo al completo di batteria, chitarra elettrica, basso e co-interprete. Il progetto è eclettico e accattivante, frutto della dinamica Roxenne, autrice dei testi e della musica, interprete dalle mille sfumature che rende ogni sua esibizione una nuova scoperta. La Parte Intollerante sfida gli altri progetti con la loro voglia di stare bene, coinvolgono il pubblico con il loro rock pulito e deciso, senza voglia di stravolgere la musica, la rendono parte di un gioco comune tra band e spettatori, annullano la distanza e li rendono parte del tutto. Un effetto coinvolgente che caratterizza anche l’esibizione de Le Franco, un duo di ragazze talentuose che rendono ancora più viva la serata con il loro indie-pop mescolato al q.b. di fiori di acciaio che le rende interpreti intense. La chiusura della serata è affidata all’energia esplosiva dei Fish Bones e del loro mix efficace di ska, punk e rap. Si muovono e fanno muovere, gli strumenti sembrano avere vita propria e diventano un tutt’uno con i musicisti. L’esibizione è adrenalina pura!

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A fine di ogni serata, durante lo scrutinio dei voti, gli ospiti hanno coinvolto i presenti in spettacoli nello spettacolo. Se nella prima serata Francesco “Fry” Moneti e Gianluca Spirito hanno infiammato il pubblico con danze irlandesi del loro progetto Fry Moneti & The Irish Spirit, il secondo giorno passare dallo scoglio irlandese a quello toscano è stato un attimo con l’omaggio di Marzio Del Testa a Piero Ciampi: un’esperienza sonora sospesa tra il sogno e la realtà che è difficile racchiudere nelle parole di una descrizione.

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Nonostante le due serate abbiano nuovamente catturato il pubblico e la giuria, la dura legge del Contest segna chi continuerà la strada verso l’agognata finale e chi, invece, seguirà altri percorsi. Sabato 8 giugno sul palco si sfideranno Not My Value, Meri Lu Jacket, Smitch in Blue Ray, Dalia Buccianti, La Parte Intollerante, Le Franco. Felici per chi è passato, una parte di cuore va a chi ha osato sfidare la sorte e le proprie paure offrendo la propria anima chiusa in quel progetto che ha condiviso con un pubblico estraneo. Li ringraziamo, li salutiamo, ma non li perdiamo, perché basta cercarli e li ritroveremo pronti a condividere ancora i loro progetti con noi.

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