Firenze suona contest – Primo quarto di finale – 17 marzo 2024
FIRENZE SUONA CONTEST
Primo quarto di finale – 17 marzo 2024
Domenica 17 marzo, nei locali del Caffè Letterario Le Murate di Firenze, si sono svolti i primi quarti di finale del Firenze Suona Contest, il contest di musica originale promosso dall’omonima associazione della città toscana e arrivato alla sua quarta edizione. Sotto gli occhi e, soprattutto, le orecchie vigili della presidente dell’associazione culturale, la scrittrice Elisa Giobbi, il co-fondatore Sauro Chellini e giuria di esperti capitanata da Federico “Ghigo” Renzulli, fondatore e compositore/chitarrista di Litfiba e No_Vox, si sono avvicendati sul palco sei dei ventiquattro progetti selezionati su una rosa di duecento proposte: Violin M Sona, Dalia Buccianti, Le Franco, Guidoboni, Meri Lu Jacket, Rosewood.
Dopo la presentazione dell’artista Sabrina Ancarola e Ginevra Marchesi, voce del gruppo Keruak, la danza delle note si è aperta con la voce di Violin M Sona, al secolo Sona Mirijanyan, artista armena trasferitasi a Milano, che ha coinvolto il pubblico con la sua interpretazione su musiche originali di Aram Shekikyan, tra cui l’accattivante You wrote this song for me.
Dopo di lei, la cantautrice toscana Dalia Buccianti, accompagnata da una tessitura di chitarra e pianoforte, che ha proposto composizioni sapienti e intime, testi pieni di quella profondità che spesso pensiamo non appartenere ai giovani. Eppure, già dalle prime strofe, l’artista abbatte ogni pregiudizio e dimostra quanto vissuto c’è in soli diciannove anni.
Il rock entra prepotente sul palco con Le Franco, gruppo fiorentino nato nel 2015 “nel mezzo di una crisi di nervi”, si legge sulle loro descrizioni. Una crisi di nervi buona, fatta di energia e voglia di stare bene, quella che trasmettono anche con la loro canzone dedicata a un’anonima casellante che per una sera, o forse più, è protagonista di un atto creativo fresco e arguto, rispecchiando in pieno l’essenza della band.
Il musicista emiliano Guidoboni, invece, porta il pubblico a ritroso nel suo percorso musicale tra il pop e il rock, con la proposta iniziale di un pezzo recente per arrivare al singolo di esordio Bella Figura, ma facendo perno sulla canzone Porno, un brano per sfidare il pregiudizio della superficialità, delle apparenze e delle aspettative che ne traiamo. Un punto di vista alternativo a cui vale la pena dare ascolto.
Sul palco fiorentino irrompe straniera e grintosa anche la voce della frontgirl anglo-maremmana dei Meri Lu Jacket; il rock diventa freccia e colpisce in pieno, l’impatto sul pubblico è lo stesso della Joplin, deciso e forte con quella carica che fa la differenza tra cantare una canzone, ed essere quella canzone che vibra nell’aria.
Chiudono la serata i Rosewood, band umbra rock con tanta fame di sperimentazione assecondata nei testi e nella musica. Una curiosità sonora con quel q.b. di voglia di osare un po’ di più che il pubblico porta con sé anche dopo la fine dell’esibizione.
Insomma, una serata dove tutto si gioca fino alla fine, con proposte alte e un lavoro minuzioso della giuria, quasi un audiofinish per decidere chi andrà alle semifinali. Sarebbe bello poterli nuovamente vedere tutti insieme in esibizione, ma la dura legge del contest non lo permette, perciò, una scelta deve essere fatta e la selezione premia i progetti Dalia Buccianti, Le Franco, Meri Lu Jacket.
Tuttavia, così come al cuore, all’orecchio non si comanda, e le proposte ascoltate ancora vibrano, e lanciano il richiamo di ricerca nelle piattaforme musicali e, perché no, in un altro live concert.
Next gig? Intanto il prossimo quarto di finale che si terrà domenica 24 marzo, sempre al Caffè Letterario Le Murate di Firenze.