Festival Venezia da Terra, l'ottava edizione: un viaggio nella storia di dieci Comuni dell'Area Berica Festival Venezia da Terra, l'ottava edizione: un viaggio nella storia di dieci Comuni dell'Area Berica
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Festival Venezia da Terra, l’ottava edizione: un viaggio nella storia di dieci Comuni dell’Area Berica

Festival Venezia da Terra, l'ottava edizione: un viaggio nella storia di dieci Comuni dell'Area Berica Festival Venezia da Terra, l'ottava edizione: un viaggio nella storia di dieci Comuni dell'Area BericaRullo di tamburi e squilli di trombe per il via all’ottava edizione di “Venezia da Terra”, il Festival dedicato alla grande storia delle piccole comunità della terraferma della Serenissima, pronto al lancio con il suo ricco programma di iniziative che, dal 6 al 28 maggio, avranno come palcoscenico diffuso dieci Comuni dell’Area Berica vicentina: Campiglia dei Berici, ente capofila, Orgiano e Pojana Maggiore, presenti fin dalla prima edizione, Albettone, Agugliaro, Alonte, Noventa Vicentina, Sossano, Val Liona e Villaga. 

Alla manifestazione, organizzata con la direzione artistica dello storico Giovanni Florio, hanno concesso il patrocinio istituzionale Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) del Veneto e Istituto Regionale Ville Venete (Irvv). Da sottolineare, inoltre, il patrocinio del Dipartimento di Studi Storici, Geografici e dell’Antichità dell’Università di Padova, con la direzione del prof. Alfredo Viggiano, e del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari della stessa Università, realtà accademiche alle quali si è aggiunto, nelle ultime due edizioni, il Progetto europeo “Risk – Republics on the Stage of Kings”: una garanzia della qualità scientifica che caratterizza questo originale Festival, nel quale la storia sa rendersi accessibile e accattivante grazie a un calibrato mix di proposte, fra visite guidate, incontri con l’arte, la musica e il teatro, oltre a piacevoli momenti dedicati alla tradizione enogastronomica del territorio. 

«Gli amministratori dei Comuni aderenti al progetto “Venezia da Terra” – dichiara Massimo Zulian, sindaco di Campiglia dei Berici – sono tutti concordi nel ritenere che non può esserci benessere della collettività senza crescita culturale. Il Festival è un’importante occasione per prenderci cura di noi stessi, per imparare a conoscerci attraverso lo studio di chi siamo stati e per capire il contesto in cui viviamo oggi. Siamo orgogliosi di poter proporre ai nostri cittadini questa opportunità, che ci auguriamo in tanti vorranno cogliere».

Dieci, una per Comune, le tappe del Festival. Si comincia da Val Liona, dove sabato 6 maggio, alle 17, Raffaello Peotta guiderà il pubblico alla scoperta del borgo di Campolongo, mentre alle 18.30 la parola passerà a Massimo Rospocher (direttore dell’Istituto storico italo-germanico di Trento) e Rosa Salzberg (Università di Trento), invitati a presentare il volume “Il mercato dell’informazione. Notizie vere, false e sensazionali nella Venezia del Cinquecento” (Marsilio, 2022). Grazie ai due studiosi si comprenderà come si trasmettevano le notizie nel primo Cinquecento: una realtà certamente molto diversa dalla nostra quanto a strumenti, ma nella quale già erano presenti, accanto a informazioni veritiere, derive ancora attualissime come le fake news, la propaganda e la ricerca del sensazionalismo. A chiusura della giornata, alle 19. 30, degustazione di prodotti tipici a cura della Pro Val Liona.

Guido Beltramini, direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura «Andrea Palladio» e del Palladio Museum di Vicenza, domenica 7 alle 17 sarà la guida d’eccezione per una speciale visita alla scoperta di Villa Repeta Bressan, a Campiglia dei Berici, seconda tappa del Festival. Il pubblico avrà così l’occasione di conoscere la vera storia di questa antica dimora, alla luce di quanto emerso da ricerche compiute all’Istituto Reale degli Architetti Britannici (Riba): studi che da un lato hanno sfatato il mito della “villa egalitaria” che compare ne “I Quattro Libri dell’architettura” di Andrea Palladio, in realtà mai realizzata; ma dall’altro hanno rivelato come l’edificio oggi esistente sia effettivamente opera del Palladio e non, come a lungo ritenuto, una ricostruzione seicentesca. Al termine, degustazione dei vini della Cantina Costalunga di Castegnero.

Il secondo weekend del Festival prenderà il via venerdì 12 a Villa Gazzetta di Sossano, dove alle 21 Alberto Toso Fei e Desi Marangon presenteranno il volume “I graffiti di Venezia” (Lineadacqua, 2022): un viaggio attraverso le storie incise o dipinte sulle pietre di Venezia almeno negli ultimi sei secoli, frutto di cinque anni di ricerche, analisi e scrittura, prima mappatura mai realizzata su tutta la città e le sue isole. A seguire, Inaugurazione della mostra fotografica omonima, a cura di Simone Padovani, visitabile per l’intera durata del Festival negli orari di apertura della Villa.

Sabato 13, alle 18, riflettori puntati sulle Barchesse di Villa Trolio Pigafetta ad Agugliaro, dove Sergio Lavarda presenterà “Vicenza nel Seicento” (Cierre, 2020): attraverso lo sguardo dello storico, una panoramica sulle rivolte di Vicenza (1648) e di Arzignano (1655) e sulla strage del Corpus Domini (1661), tre episodi clamorosi, che ruppero la «fedeltà e rassegnazione» della città nei confronti della Serenissima e portarono alla luce le contraddizioni di un’età complessa e inquieta; una lettura in filigrana dei rapporti fra potere centrale e periferico, con focus su giustizia, fisco e finanza, credito e annona. 

Domenica 14, appuntamento alle 17 nella Sala Paradiso di Villa Barbarigo a Noventa Vicentina con lo storico Giorgio Tagliaferro (Warwick University), che illustrerà il tema “Venezia: libertà e impero. La decorazione pittorica cinquecentesca nella sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale”. Il pubblico scoprirà così come attraverso l’arte la classe dirigente veneziana intendesse fondere i concetti opposti di difesa della libertà, della quale la Repubblica si proponeva come paladina, e dominio sulle città suddite, sostenuto come esempio di buon governo.

Per il terzo weekend di “Venezia da Terra”, primo appuntamento venerdì 19 ad Alonte, dove alle 21, nella Sala Civica, lo storico Silvano Fornasa racconterà la storia di questa comunità tra Medioevo e Rinascimento. Doppio evento, invece, domenica 21 a Villa Pojana di Pojana Maggiore: alle 16,  tavola rotonda dal titolo “Repubbliche nella Sala degli Imperatori”, a cura del Progetto europeo ERC – RISK  Republics on the Stage of Kings, con la partecipazione degli storici Alessandro Metlica, Enrico Zucchi e Giovanni Florio; a seguire, alle 18, Metlica, responsabile del Progetto, presenterà il volume “Lessico della propaganda barocca” (Marsilio, 2022), che illustra, come in una sorta di glossario per singole voci, i cambiamenti intervenuti dopo il Rinascimento nel rapporto tra cultura e potere politico e il suo nuovo rappresentarsi attraverso le arti.

Il quarto e ultimo weekend di Festival si aprirà venerdì 26 alle 21 al Teatro Parrocchiale di Albettone, per la presentazione del film interattivo “Lunga vita al Doge!” a cura di Giovanni Florio e Compagnia Matricola Zero. Il mediometraggio, realizzato nell’ambito del Progetto Risk e mirato a coinvolgere direttamente il pubblico, soprattutto in ambito scolastico, porta alla luce una pagina poco nota della storia veneziana: le inquietudini che attraversarono la Serenissima in occasione dell’elezione del doge Nicolò Sagredo (1675). Teatro protagonista sabato 27 a Orgiano, dove alle 21, all’esterno della chiesa parrocchiale, la compagnia Amour Braque proporrà la lettura scenica “Manzoni e l’«affanno di cuore»: il capitolo XX dei Promessi sposi” a cura di Anna Maria Salvadè (Università di Verona) e con al centro, appunto, le pagine dedicate al rapimento di Lucia. Domenica 28, gran finale alle 17 in Villa Piovene Porto Godi di Toara di Villaga, con il concerto dell’Ensemble Trombe FVG e brindisi con i vini della Cantina Piovene Porto Godi.

Il Festival è sostenuto tra gli altri da Banca delle Terre Venete, Banca di Credito Cooperativo Vicentino di Pojana Maggiore, DAB Pumps Spa, Ferrari Marmi e Morari, con il contributo di Acquevenete. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, senza prenotazione, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Gli appuntamenti possono subire variazioni in caso di maltempo. Per rimanere sempre aggiornati, visitare il sito www.veneziadaterra.it e la pagina facebook dedicata @VeneziaDaTerra  · Festival.

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