Fabio Sartor in scena con “La fatica di essere uno spettatore”
Nessuno è invisibile, o al sicuro, anche quando si sente al riparo, nel buio della platea. Parla del ruolo dello spettatore alle platee dei Teatri Del Monaco di Treviso (24>25 agosto) e Verdi di Padova (27>28 agosto), lo spettacolo in forma di studio La fatica di essere uno spettatore, produzione del Teatro Stabile del Veneto per la stagione estiva “Tutti i gusti del Teatro”.
L’autore, attore e regista veneto Fabio Sartor, oratore da solo sul palco, con pochi oggetti intorno a sé, interpreta e riadatta il testo che ha ottenuto la candidatura al prestigioso Premio Molière 2020, L’effort d’être spectateur, dello scrittore, drammaturgo, compositore, regista e attore francese Pierre Notte per dipingere un ritratto dello spettatore in tutte le sue forme, quando dorme, tossisce, sbadiglia, sbircia il telefono o se ne va di soppiatto, e invitarlo a riflettere e ridere con lui.
Lo spettacolo
Sul palco Fabio Sartor “mette in prova” il pubblico o forse lo mette alla prova, cercando di far cogliere la differenza tra un mammifero onnivoro che irresponsabilmente divora tutto e uno spettatore passivo. Lo spettacolo, un omaggio allo spettatore o forse un regolamento di conti, stigmatizza il ruolo rinunciatario dello spettatore, sottolinea che in fondo lo spettatore è quello che paga il lavoro degli attori o dell’attore sulla scena ma al tempo stesso, durante la messinscena, quasi senza rendersene conto, è lui che lavora per gli attori.
Pierre Notte
Nasce il 21 settembre 1969 ad Amiens (Francia). E’ scrittore, drammaturgo, compositore, regista e attorem autore di numerosi romanzi, libri di poesie e foto.
Nel 2006 diventa Segretario Generale alla Comédie-Française e viene insignito dell’ordine di “Chevalier des Arts et des Lettres”. Dal 2009 è consulente e autore associato del Théâtre du Rond-Point.
È stato nominato molte volte ai prestigiosi premi del teatro francofono i “Molières” nella categoria “Autore”, compresa l’ultima edizione nel 2020 proprio con: L’effort d’être spectateur. I suoi testi sono stati tradotti e presentati in Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Grecia, Austria, Bulgaria, Giappone, Stati Uniti, Libano e Russia.
Fabio Sartor
Nasce a Castelfranco Veneto, studia all’Università di Architettura di Venezia (IUAV) con Vittorio Gregotti, Aldo Rossi e Massimo Cacciari e contemporaneamente presso il Teatro a l’Avogaria diretto da Giovanni Poli. Come attore lavora, fra i tanti altri, in teatro con Giorgio Strehler, Peter Stein, Klaus Gruber, Luca Ronconi, Robert Fortune, Luca Barbareschi, Antonio Calenda, Giancarlo Marinelli e al cinema con Mel Gibson, Marlene Gorris, Diane Kurys, Peter Greenaway, Ruggero Deodato, Giuseppe Piccioni, Enrico Oldoini, Giacomo Campiotti e Florestano Vancini. Collabora anche con Wim Wenders, Pina Bausch e con Franco Fontana per la fotografia. Come autore scrive con Luigi Spagnol una sceneggiatura dal titolo “Seminatemi con Tarcisio” che vince il Premio Commissione Cinema del Ministero dei Beni Culturali. e due monologhi per il teatro: +o-1975, sul’educazione teatrale e “Dai diari fantastici di Alfredo Lovrich”. Come regista in teatro dirige vari testi scritti da L.Spagnol, tra i quali “Ti vedo stanca”, “La solitudine e la rivolta” da J.Genet (Le Funambule) e “La pietà non era contemplata” affresco sonoro di D.Formentin-S.Licustri sul caso Moro. Realizza gli spot sociali per Aismme, una onlus che si occupa di malattie neonatali metaboliche, per Seleggo.org (dislessia), “G106/79” un film-documentario sugli utenti di una Biblioteca Italiana. “ARNIA” film-documentario sullo sviluppo dell’ospitalità per l’anziano in Piemonte.
La fatica di essere uno spettatore
Teatro Del Monaco | Treviso
24>25 agosto ore 19.00
Teatro Verdi | Padova
27>28 agosto ore 19
di Pierre Notte
traduzione e adattamento Fabio Sartor
con Fabio Sartor
produzione Teatro Stabile del Veneto