Expo - Teatro italiano contemporaneo: La grande menzogna al Teatro Belli Expo - Teatro italiano contemporaneo: La grande menzogna al Teatro Belli
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Expo – Teatro italiano contemporaneo: La grande menzogna al Teatro Belli

Expo - Teatro italiano contemporaneo: La grande menzogna al Teatro BelliUna rassegna diffusa di drammaturgia italiana contemporanea

Il Teatro Belli di Roma ospita, dal 25 febbraio al 2 marzo, una delle opere più significative del panorama teatrale italiano contemporaneo: La grande menzogna, scritta e diretta da Claudio Fava, con l’interpretazione magistrale di David Coco. Questo spettacolo, prodotto da Nutrimenti Terrestri, è parte integrante della rassegna Expo – Teatro italiano contemporaneo, ideata da Società Per Attori, Franco Clavari e Andrea Paolotti. Un evento che si propone di portare in scena la drammaturgia italiana più attuale, con un’attenzione particolare ai temi sociali e storici che hanno segnato il nostro Paese.

La grande menzogna: un’invettiva contro l’oblio

La grande menzogna non è semplicemente uno spettacolo teatrale, ma un’invettiva contro l’oblio e la manipolazione della verità. Claudio Fava, con la sua scrittura incisiva e il suo registro narrativo unico, ci conduce attraverso una delle pagine più oscure della storia italiana: la morte di Paolo Borsellino. Il giudice, simbolo della lotta alla mafia, viene qui rappresentato non nella sua agonia, ma in una dimensione oltre la vita, con un divertito distacco che gli permette di riepilogare gli eventi con lucidità e rabbia.

Lo spettacolo non si limita a raccontare il depistaggio che ha caratterizzato le indagini sulla strage di via D’Amelio, ma si concentra sulla banalità del bene, sull’ovvietà di chi preferisce inventare eroi piuttosto che affrontare la verità. Borsellino, interpretato da David Coco, diventa così un personaggio picaresco, sfrontato, rabbioso e imprevedibile, che rivolge la sua invettiva non solo alla mafia, ma a tutti noi, al buon pubblico dei vivi, dei giusti, degli addolorati, dei falsi penitenti e degli irrimediabili distratti.

Un dialogo immaginario con il pubblico

Uno dei momenti più intensi dello spettacolo è il dialogo immaginario tra Borsellino e sua figlia Fiammetta, ma anche con il pubblico. “In questo paese fa comodo a tutti pensare che dietro la mafia ci sia solo mafia. Che le ombre sono solo macchie di luce. Che dopo ogni notte ritorna il giorno, e si porta via i pensieri storti, i sospetti, i silenzi…”, dice Borsellino, in una delle ultime battute. Un finale aperto, che lascia allo spettatore il compito di riflettere e di cercare la verità: “La verità. Dedicatemi la verità”.

Teatro Belli: un luogo di cultura e memoria

Il Teatro Belli, situato in Piazza di Sant’Apollonia 11 a Roma, si conferma come uno dei luoghi più importanti per la cultura teatrale italiana. Con una programmazione che spazia dalla drammaturgia classica a quella contemporanea, il teatro si propone come un punto di riferimento per gli amanti del teatro e per chi vuole approfondire temi sociali e storici attraverso l’arte.

Informazioni utili per gli spettatori

La grande menzogna sarà in scena dal 25 febbraio al 2 marzo, con i seguenti orari: da martedì a venerdì alle ore 21.00, sabato alle ore 19.00 e domenica alle ore 17.30. I prezzi dei biglietti sono di 18,00 euro per gli interi e 15,00 euro per i ridotti. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il Teatro Belli al numero 065894875 o visitare il sito web www.teatrobelli.it.

Perché non perdersi La grande menzogna

La grande menzogna non è solo uno spettacolo teatrale, ma un’esperienza che coinvolge lo spettatore in un viaggio attraverso la memoria e la verità. Claudio Fava e David Coco ci regalano un’opera potente, che ci costringe a confrontarci con le nostre coscienze e a riflettere sul ruolo che ognuno di noi ha nella costruzione della verità. Un appuntamento imperdibile per chi ama il teatro e per chi vuole approfondire una delle pagine più dolorose della storia italiana.

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