ESTOVEST FESTIVAL - La musica contemporanea a Torino e in Piemonte ESTOVEST FESTIVAL - La musica contemporanea a Torino e in Piemonte
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ESTOVEST FESTIVAL – La musica contemporanea a Torino e in Piemonte

ESTOVEST FESTIVAL - La musica contemporanea a Torino e in Piemonte ESTOVEST FESTIVAL -  La musica contemporanea a Torino e in PiemonteVenerdì 2 ottobre prende avvio EstOvest Festival, l’appuntamento più importante dell’autunno per la musica classica contemporanea. La rassegna, giunta alla diciannovesima edizione e promossa dall’Associazione EstOvest Festival, propone dal 2 ottobre al 13 dicembre una programmazione ripensata in relazione all’emergenza sanitaria con la compenetrazione di eventi in presenza e on line nella quale verranno presentati due percorsi complementari: uno dove gli interpreti ed ascoltatori saranno contemporaneamente negli stessi luoghi ed un altro sul web, una realtà estesa, che non inaridirà laspetto immaginifico e onirico che risiede nel racconto musicale, ma lo renderà ancora più fruibile.

L’iniziativa – realizzata con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore) e della Regione Piemonte rinnova per il terzo anno consecutivo la collaborazione con il Festival genovese Le Strade del Suono promosso dall’Associazione culturale il Gioco dell’Arte.

“Biografie” è il titolo e il tema che le due rassegne condividono nell’edizione 2020 e che cercheranno di sviluppare attraverso due percorsi musicali autonomi che talvolta si intrecceranno nella programmazione.

La commistione tra le esibizioni di esecutori affermati e giovani che si affacciano alla carriera di musicisti, rende EstOvest, non solo un mero contenitore di spettacoli, ma un territorio in cui la formazione si trasforma in espressione in un dialogo continuo di reciproca crescita artistica.
Da sempre incline alla trasversalità, il Festival vuole accostare anche e soprattutto in questa edizione danzatori, pensatori, intellettuali, pubblico, col desiderio di creare un fil rouge che lo renda una rappresentazione della società in cui viviamo, dove ogni “biografia” ha dignità e dove il vero valore artistico delle proposte risiede nella capacità narrativa , evocativa e morale di chi racconta.

Quest’anno, saranno 24 – distribuiti nell’arco temporale di 2 mesi – gli appuntamenti che animeranno il cartellone del Festival. Come di consueto, saranno ospitati dai più prestigiosi luoghi della cultura torinese: Castello di Rivoli, Teatro Vittoria, Fonderie Limone, Polo del ‘900 tra gli altri, ma si spingeranno oltre i confini cittadini toccando Il Teatro Giacosa di Ivrea, l’Accademia di Musica di Pinerolo, la Casa della Musica di Portocomaro nell’astigiano, il castello di Foglizzo nel canavese, il Centro Polivalente Silvia Coassolo di Cantalupa fino a spostarsi in territorio Ligure. EstOvest diventa quindi sempre più diffuso intercettando nuovi spazi in cui possa trovare spazio la musica classica contemporanea e proponendo progetti site specific.

Il Festival esordisce alle Fonderie Limone di Moncalieri il 2 e 3 ottobre con Tra le linee, uno spettacolo in collaborazione con Torinodanza Festival nato da un progetto di Simona Bertozzi e Claudio Pasceri in prima nazionale. Protagonisti, i musicisti di NEXT – New Ensemble Xenia e i danzatori della Compagnia Simona Bertozzi che renderanno omaggio al genio di Beethoven in occasione dei 250 anni dalla sua nascita. Il programma vede confluire le trame complesse di uno degli ultimi lavori del Maestro di Bonn, l’opera 133 Die grosse Fugue, le intermittenze del tedesco Wolfgang Rihm e le visioni liquide e visionarie del giovane e talentuoso compositore Riccardo Perugini. Le azioni coreografiche si innestano tra le linee delle composizioni in un alternarsi di contrappunti e scivolamenti con una partitura musicale e corporea sempre in bilico tra coesistenza, aderenza, emergenza.

“Ogni storia può racchiudere aspetti unici, rilevanti e artisticamente degni di profonda ammirazione. Le esistenze scorrono parallele le une alle altre, si intrecciano talvolta, prendono vie differenti e, da caso a caso, possono confondere o viceversa mantenere distinte la sfera artistica da quella attinente alla quotidianità – spiega Claudio Pasceri, direttore artistico di EstOvest – “per una manifestazione musicale come quella che proponiamo, Biografie vuol dire implicitamente essere inclusivi, aperti e onestamente interessati alle vicende artistiche e umane dei membri della nostra comunità, delle società che ci hanno preceduto e di quelle che potrebbero venire dopo di noi. Lequilibrio che intendiamo dunque ricercare è quello tra un sempre maggiore valore artistico, musicale ed etico delle proposte del Festival unito ad unattenzione per il contenuto sociale, di trasversalità nel rappresentare realtà distinte e di condivisione di principi imprescindibili per una possibile riuscita della vita comunitaria. Attraverso uno studio programmatico intenso e considerando diversi piani di lettura, intendiamo proporre grandi nomi del panorama concertistico internazionale e giovani talenti, senza soluzione di continuità”.

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