EnjoyFirenze, via alle passeggiate estive: dai grandi classici della città al Teatro Romano di Fiesole, fino alle uscite serali navigando sull’Arno
Dai grandi classici del centro storico al Teatro Romano di Fiesole, fino alle uscite serali navigando sull’Arno o ammirando Firenze dai tetti e dalle sue suggestive terrazze con l’appuntamento di “Firenze dall’Alto”, la rassegna di “Alt(r)i punti di vista” che porta alla scoperta della città da luoghi inediti. EnjoyFirenze, il calendario di Cooperativa Archeologia realizzato in compagnia di guide e archeologi esperti, dà il via a giugno al programma dell’estate con cinque nuove date.
Si comincia domenica 5 giugno con “Il Museo Marino Marini con la Cappella Rucellai”. Situato all’interno dell’ex Chiesa di San Pancrazio, il museo ospita dal 1988 alcune delle opere più importanti di Marino Marini, artista pistoiese che ha dedicato la sua vita alla pittura, al disegno e alla grafica. All’interno degli spazi sarà possibile vedere una meraviglia quasi segreta fra le tante che abitano Firenze: la Cappella Rucellai con il Sacello del Santo Sepolcro, gioiello dell’architettura di Leon Battista Alberti. Un’occasione imperdibile per riscoprire questo tesoro architettonico e le opere di uno degli artisti contemporanei più amati, in un incontro unico tra passato e presente (10.30). Ingresso gratuito la 1° domenica del mese.
Si prosegue domenica 12 giugno con un fuori porta: “Fiesole, passeggiando sulle tracce degli Etruschi e dei Romani”. Una passeggiata panoramica tra natura, arte e storia che porterà alla scoperta delle tracce dell’antica civiltà etrusca e romana conservate nell’Area Archeologica di Fiesole. Visiteremo gli scavi del teatro romano, il tempio prima etrusco e poi romano, le scenografiche rovine delle terme e il vicino Museo Archeologico, nato nei primi anni del ‘900, in cui sono conservati i reperti rinvenuti durante gli scavi e molti materiali acquisiti da raccolte private e donazioni (10.30).
Giovedì 16 giugno l’appuntamento è con “Riscopriamo un grande classico: le Cappelle Medicee in San Lorenzo”. La storia delle Cappelle Medicee è strettamente legata a quella della Chiesa di San Lorenzo, luogo di sepoltura della famiglia Medici. Il museo è costituito dalla Sagrestia Nuova, di cui Michelangelo disegnò le sculture, dalla Cappella dei Principi, nata dall’idea di Cosimo I di realizzare un sepolcro monumentale per lui e i suoi eredi, dalla Cripta, dove sono sepolti i Granduchi Medici e i loro familiari e dalla Cripta lorenese, che accoglie, oltre alle spoglie della famiglia dei Lorena, il monumento funebre a Cosimo il vecchio “Pater Patrie”. Il museo conserva inoltre una parte del prezioso Tesoro della Basilica di San Lorenzo, costituito da parati sacri e magnifici reliquiari (16.30).
Il ciclo di incontri del mese si conclude con due visite serali. Per il solstizio d’estate, martedì 21 giugno, l’appuntamento è con “Firenze vista dall’Arno con l’archeologo. Tour sul barchetto dei Renaioli”. Vedere la città monumentale e i suoi antichi edifici dal fiume, raccontati dall’archeologo a bordo, sarà l’occasione per scoprire una prospettiva completamente nuova fatta di luoghi incredibili visibili solo dall’acqua. Un racconto stratigrafico della città, osservandola dal fiume, che comincia dalla sua cronologia più antica, grazie all’esperienza diretta scaturita dai numerosi scavi archeologici realizzati da Cooperativa Archeologia a Firenze negli ultimi 40 anni. Evento in collaborazione con Associazione Culturale “I Renaioli” (ore 19).
Giovedì 30 giugno il programma si chiude con “Inediti punti di vista dall’alto del Palazzo della Borsa. La terrazza del Palazzo della Borsa” la visita parte di “Firenze dall’alto” rassegna di Alt(r)i punti di vista che racconta Firenze da inedite vedute dei tetti e delle sue terrazze. Il Palazzo della Camera di Commercio sorge nel pieno centro della città, nell’area dove in epoca medioevale si trovava l’antico Tiratoio della Trave, gestito dall’Arte della Lana, e dove nel 1770 il Granduca Pietro Leopoldo II istituì la prima Camera in Italia, come superamento delle vecchie corporazioni e “stanza di compensazione” delle controversie commerciali. La struttura che vediamo oggi fu ricostruita negli anni Sessanta dell’Ottocento allo scopo di ospitare la Borsa di Commercio, o Borsa Valori, e la sede della Banca Nazionale Toscana. Il progetto è di Michelangelo Majorfi che, con l’architetto Emilio De Fabris, disegnò il porticato neoclassico affacciato sull’attuale Lungarno Diaz, mentre fu l’architetto Enzo Cerpi a ideare la sala della Borsa Valori, autentico biglietto da visita dell’intera struttura. La sommità del Palazzo è arricchita da due meravigliose terrazze, con vista a 360 gradi su Firenze e sulle colline circostanti (ore 19).
Gli appuntamenti sono a pagamento e su prenotazione obbligatoria allo 055-5520407 o a [email protected]