Emilio Fantin. Risvegli. La luce del buio al MAMbo di Bologna Emilio Fantin. Risvegli. La luce del buio al MAMbo di Bologna
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Emilio Fantin. Risvegli. La luce del buio al MAMbo di Bologna

Emilio Fantin. Risvegli. La luce del buio al MAMbo di Bologna Emilio Fantin. Risvegli. La luce del buio al MAMbo di Bologna Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna è lieto di ospitare martedì 21 e mercoledì 22 settembre 2021 uno dei momenti del progetto Risvegli di Emilio Fantin, a cura di Gabi Scardi con Katherine Desjardins (Chicago) e proposto dal Centro Itard Lombardia, tappa nodale nel percorso dell’artista che si sofferma sulle forme del sensibile e dell’esistenza immateriale. Il progetto è realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (IX edizione, 2020), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Da sempre Fantin si muove alla ricerca delle relazioni tra fatti e sogni, tra attività sensoriale e costruzione dell’immagine interiore, tra vita e morte; nella convinzione che flussi, impulsi, intenzioni e movimenti di pensiero, sebbene soggettivi, invisibili, immateriali, costituiscano la realissima origine dei fatti concreti e manifesti. Al centro del progetto c’è l’indagine a lungo termine che l’artista conduce sugli stati di coscienza desta, di sogno, di sonno. Questa ricerca ha portato Fantin anche all’ambito del coma, coinvolgendo una serie di persone, tutte reduci da tragici traumi ma capaci di esprimere forza vitale e nuovi orizzonti. Tra i temi centrali del lavoro ci sono dunque il rapporto con il corpo, il vivere situazioni di anomalia, la possibilità di costruire una seconda esistenza dopo un cambiamento radicale. In questo contesto l’artista ha sviluppato l’Integratore: un dispositivo spaziale di dimensioni ambientali atto a integrare stati di coscienza diversi, ossia a favorire incontri uno a uno tra individui, alcuni dei quali hanno attraversato lo stato del coma.

Nell’ambito del progetto Risvegli avranno luogo diversi eventi, negli Stati Uniti e In Italia. Si parte dal MAMbo di Bologna con la performance La luce del buio, realizzata in collaborazione con l’associazione Gli Amici Di Luca – gruppo “Dopo…di Nuovo” – Laboratorio teatrale della Casa dei Risvegli Luca De Nigris.
Tra i performer vi saranno alcune persone con esiti da coma già coinvolti in Pulsazioni1#ECO, evento tenutosi in occasione di ART CITY Bologna 2019, insieme ad altri attori e alcuni operatori della Casa dei Risvegli.
I performer si disporranno al centro dello spazio della sala espositiva che ospita la sezione Figurabilità della collezione permanente MAMbo, su appositi scranni di metallo, su sedie a rotelle o semplicemente in piedi o a terra. I pazienti, in camicione bianco, racconteranno una breve storia, una visione, un sogno, sulla propria esperienza del coma. Rispetto al 2019, in cui insieme agli educatori animavano l’installazione Integratore nella semioscurità, nascosti da veli metallici e da anse di tessuto non tessuto, in La luce del buio i pazienti-attori sono visibili, truccati e vestono costumi di scena. Da una dimensione nascosta, interiore si affacciano ora su un immaginario palcoscenico, illuminati da un faro. È la testimonianza della forza e della vitalità che hanno acquistato e coltivato passando attraverso l’esperienza dolorosa e oscura del coma che li ha portati a vestirsi di una nuova luce.

La performance si svolge martedì 21 e mercoledì 22 settembre e prevede quattro repliche, con alternanza di testi e performer, alle h 18.00, 18.30, 19.00 e 19.30.
L’ingresso è gratuito e sarà consentito a un numero limitato di spettatori per replica, su prenotazione obbligatoria (tel. 051 6496611) e su presentazione di certificazione verde Covid-19 (green pass). Al fine di favorirne la leggibilità attraverso la app VerificaC19, si consiglia di presentarsi muniti preferibilmente di green pass in formato digitale.
Si ricorda l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica o FFP2 e di distanziamento interpersonale.

La luce del buio
progetto di: Emilio Fantin

in collaborazione con: Associazione Gli Amici Di Luca – gruppo “Dopo…di Nuovo” – Laboratorio teatrale della “Casa dei Risvegli Luca De Nigris”
conduzione: Alessandra Cortesi
coordinamento pedagogico: Antonella Vigilante
costumi: Arianna Fantin
luci e suono: Vittorio Perelli
riprese: Jacopo Niccoli
Performer: Augusto Acquabona, Maria Letizia Andrighetti, Claudio Bocchi, Franca Draghetti, Federico Giannini, Fabrizio Maccaferri, Olivia Rasini, Rosa Schiavone, Mara Vapori, Antonella Vigilante

Dopo la tappa al MAMbo, Risvegli si articolerà in diversi appuntamenti tra i quali tre mostre personali all’interno di realtà museali in Italia e all’estero.

ITALIA
1 ottobre 2021: Fondazione Baruchello, Roma, serie di rendez-vous digitali.
26 ottobre – 8 dicembre 2021: mostra personale The Light of the Darkness, Palazzo Barolo, Torino, a cura di Gabi Scardi con Katherine Desjardins.
Gennaio 2022: mostra personale The Light of the Darkness presso Fondazione Baruchello, Roma, a cura di Gabi Scardi con Katherine Desjardins.
CHICAGO
15 ottobre – 15 novembre 2021: mostra personale/Interactive Installation Emilio Fantin: Dreaming is Common to All, Logan Center for the Arts, University of Chicago. A cura di Katherine Desjardins con Gabi Scardi, in collaborazione con Open Practice Committee (University of Chicago) e Comfort Station (Chicago).
8 – 9, 15 -1 6 ottobre e 5 – 6, 12 – 13 novembre 2021: A Gathering of Dreams. Comfort Station, Chicago. Serie di incontri ed eventi collaterali.
8 – 12 novembre 2021: Emilio Fantin: Visiting Artist. Università di Chicago.

Il progetto Risvegli sarà accompagnato dal lancio della piattaforma www.poeticsofnonperceptible.com, concepita come spazio dinamico e partecipativo, e da una pubblicazione dedicata al lavoro dell’artista.

Emilio Fantin pone le condizioni per un confronto dialettico tra saperi diversi, dalla logica matematica, all’agricoltura, al mondo dei sogni. Indaga le relazioni tra piante, terra e altre forme di vita e, partendo da una visione biodinamica, mette in atto processi artistici che ne manifestano il carattere estetico. Le sue incursioni nel campo della logica intendono illuminare il confine tra ragione e intuizione, terreno fertile per immaginari sorprendenti.  Crea spazi e situazioni in cui invita a condividere l’area non geografica del sonno e del sogno, un’area in cui si generano intense dinamiche di scambio, intendendo mostrare ciò che chiama “l’aspetto sociale dei sogni”, alla ricerca di quei legami speciali e nascosti che animano la vita di una comunità.
Delle sue ricerche, Emilio Fantin cura in particolare l’aspetto pedagogico; pone grande attenzione al dialogo che si esprime come Arte della Conversazione e al concetto di Comunità Invisibile, dove gli aspetti poetici ed evocativi del vivere sociale diventano pratica quotidiana.
Dal 2005 è docente alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove ha iniziato assieme ad altri docenti una sperimentazione didattica, passando dai singoli corsi al corso integrato fino a culminare nel laboratorio Architettura e Arte negli spazi pubblici. Parallelamente è stato creato L’Osservatorio Public Art, struttura di ricerca per l’arte negli spazi pubblici. È promotore del progetto Dynamica, gruppo di studio nomade, per una ricerca sul rapporto tra i diversi saperi. Ha dato vita, assieme agli altri artisti del progetto Lu Cafausu, alla Fondazione Lac o le Mon, (San Cesario di Lecce, Puglia) per la ricerca artistica. Ha tenuto lezioni all’Art Institute of Chicago (2012) e collaborato con Free Home University, promosso dalla fondazione canadese Musagetes (2013/14).
Ha partecipato a manifestazioni nazionali e internazionali tra cui: Sensibile Comune GNAM, Galleria Nazionale Arte Moderna, Roma (2016); ASU (Arizona State University) Art Museum (2013): Documenta 13 a Kassel (2102); Frasq, Festival internazionale della performance, Parigi (2011); Performa, Festival Internazionale della performance, New York, (2007); Biennale di Venezia (1993, 1999, 2008).

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