EAST SIDE STORY: PAOLO MARZOCCHI in concerto per uno sguardo all'Albania nel mosaico delle tradizioni musicali dell'Europa dell'Est
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EAST SIDE STORY: PAOLO MARZOCCHI in concerto per uno sguardo all’Albania nel mosaico delle tradizioni musicali dell’Europa dell’Est

EAST SIDE STORY: PAOLO MARZOCCHI in concerto per uno sguardo all'Albania nel mosaico delle tradizioni musicali dell'Europa dell'Est EAST SIDE STORY: PAOLO MARZOCCHI in concerto per uno sguardo all'Albania nel mosaico delle tradizioni musicali dell'Europa dell'EstSeconda giornata di festival per i Giardini della Filarmonica venerdì 11 settembre, con uno sguardo all’Albania nel mosaico delle tradizioni musicali dell’Europa dell’Est. Ne sarà protagonista il compositore e pianista Paolo Marzocchi nel concerto East Side Story alla Sala Casella delle ore 20.45, un progetto ‘doppio’ che vedrà Marzocchi portare lo stesso programma anche al Teatro dell’Opera di Tirana per l’inaugurazione della nuova sala dopo il restauro. Il programma porta dunque in Italia uno sguardo sulla musica popolare albanese, e in Albania delle composizioni contemporanee che si nutrono delle tradizioni popolari, e ne esplorano il linguaggio da una prospettiva diversa. La musica dell’Europa dell’Est è forse, tra tutte, quella che ha stimolato maggiormente la fantasia dei compositori classici e contemporanei. Quella albanese poi ha un’identità specifica, risultato della stratificazione di culture e di influenze reciproche tra i paesi limitrofi, la Grecia, la Macedonia, il Montenegro, o più lontani come quelle retaggio dell’impero ottomano. Bartók parlava delle melodie popolari – da lui raccolte e registrate a centinaia – paragonandole a pietre preziose. Di lui si ascolteranno le Sei danze popolari rumene, con alcune delle canzoni ungheresi della raccolta For Children, per poi proseguire con le quasi sconosciute Cinque melodie popolari ungheresi di Liszt e la celeberrima Rapsodia ungherese n. 2. All’Albania è dedicata la musica dello stesso Marzocchi: le Five Albanian Folksongs sono pezzi composti tra il 2005 e il 2011 su antiche melodie della città di Scutari (Shkodra), nel nord dell’Albania, e che diventano la materia per un’esplorazione delle possibilità poliritmiche ed espressive del pianoforte.

Pianista e compositore pesarese, Paolo Marzocchi si è dedicato alla composizione in tutte le sue forme, dal teatro, al cinema, alla radio, fino alle sperimentazioni con altri linguaggi e alla composizione ‘pura’. Come compositore ha collaborato con tantissimi artisti di fama internazionale, e ricevuto numerose commissioni per la realizzazione di opere pianistiche, da camera e orchestrali, collaborando con le più importanti istituzioni italiane, Lucerne Festival, Festival Multiplicidade di Rio de Janeiro, festival Borderline Moving Images di Beijing.

La giornata alla Filarmonica si apre alle ore 19 con il recital pianistico in Sala Casella di Federico Manca. Nato a Ghilarza, in provincia di Oristano, classe 1998, Federico è il primo classificato nella votazione dei partecipanti al #ContestAFR, lanciato su facebook dalla Filarmonica durante il lockdown e che ha permesso a molti giovani musicisti di condividere la musica attraverso la rete, quando le sale da concerto e i teatri erano chiusi. Inizia lo studio dello strumento a 9 anni, per poi proseguire al Conservatorio di musica di Cagliari dove nel 2019 consegue la laurea triennale. Attualmente segue il Biennio al Conservatorio di Genova nella classe di Enrico Stellini. Fra i sei vincitori del contest, Federico ha ora la possibilità di suonare dal vivo per la Filarmonica. Il suo debutto si lega a un programma impegnativo, che spazia fra più autori e secoli, da Domenico Scarlatti a Prokof’ev, passando per Beethoven, Liszt, Brahms.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Sabato 12 settembre ai Giardini (ore 20.45) la voce di Raffaella Misiti sarà protagonista di una serata fra musica e letteratura dal titolo MimatiSul palcoscenico accanto alla Misiti, troviamo l’altra voce di Bruno Corazza, Emiliano Begni al pianoforte, Ermanno Dodaro al contrabbasso, e gli attori impegnati qui come voci recitanti Elisa LombardiLivia SaccucciMarco PaparellaVincenzo De LucaMimati è l’etimologia di mito, ma in sanscrito vuol dire anche emettere suono: suono per comunicare, suono per cantare, suono per esistere. Tra musica popolare e ragtime, tra ninna nanne, serenate e requiem, suoni primordiali e melodie, tra parole intraducibili, che viaggiano per tutto il mondo e diventano un vocabolario universale, si ricrea un percorso artistico per riflettere sul nostro quotidiano. La giornata si apre con il concerto delle ore 19 (Sala Casella) con il recital pianistico di Alessio Ciprietti, classe 1999, nato a Pontedera, provincia di Pisa, altro vincitore del #ContestAFR. È il suo debutto a Roma, per il quale ha scelto di suonare Schumann, Rachmaninoff, Liszt.

Domenica 13 settembre sarà un Violino Day una giornata dedicata interamente allo strumento ad arco per eccellenza. Tre concerti in Sala Casella, uno la mattina alle 11.30, e due nel tardo pomeriggio e in serata (ore 19 e 20.45) scandiscono il ritmo della giornata, la terza del Festival. Ne sono protagonisti sette diplomandi del Corso di Alto perfezionamento della violinista Sonig Tchakerian presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – Fjorela Asqeri, Miriam GuerrieriRiccardo PorrovecchioGiovanni ZanonAlessandro AcriCristina Papini, Damiano Barreto – accompagnati al pianoforte da Akané Makita, che presentano programmi vari, da Mozart e Beethoven fino a Prokof’ev con alcune celebri pagine scritte per il violino (sonate, concerti, tzigane, variazioni…).

Il progetto “I Giardini della Filarmonica” è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2020–2021-2022”, fa parte di Romarama 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

All’interno dei Giardini durante il festival sarà presente un punto ristoro di cui ne avrà cura Hummus Town un progetto e un’iniziativa nata da qualche anno a Roma fa per far conoscere il cibo e la cultura siriana nel mondo, contribuendo all’integrazione di rifugiati nella nostra società.

I Giardini della Filarmonica sono realizzati in collaborazione con:

Ambasciata dell’India di Roma, SUMMERMELA Festival, Fondazione FIND, ISMEO, Kama Productions, Istituto Giapponese di Cultura, Fondazione Neuhaus, Accademia del belcanto “Rodolfo Celletti” di Martina Franca, Fondazione Paolo Grassi, Conservatorio di musica Santa Cecilia di Roma, Alefba, Operazione Peace Dreaming, Associazione Fabrica, Un mercoledì da lettori.

Infofilarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, [email protected]

Biglietti: concerti posto unico 10 euro (più diritto di prevendita).

Si raccomanda la prenotazione e l’acquisto on line su filarmonicaromana.org.

Presso la Sala Casella la biglietteria apre un’ora prima del concerto.

Gli ingressi avverranno rispettando le disposizioni anti Covid.

VENERDì 11 SETTEMBRE

SALA CASELLA ore 19

FEDERICO MANCA

 

Federico Manca pianoforte

vincitore #ContestAFR,

primo premio dei partecipanti

  1. Scarlatti                     Sonata in sol maggiore K 454

Beethoven                             Sonata n. 7 in re maggiore op. 10 n. 3

Liszt                                       Parafrasi da concerto sul Rigoletto di Verdi S 434

Brahms                                  Variazioni su un tema di Paganini op. 35 (II libro)

Prokof’ev                              Toccata in re minore op. 11

SALA CASELLA ore 20.45

EAST SIDE STORY

L’Albania nel mosaico delle tradizioni musicali dell’Europa dell’Est

 

Paolo Marzocchi pianoforte

Bartók                                    Sei danze popolari rumene

Dieci melodie ungheresi da For Children

Franz Liszt                            5 Magyar népdal S 245

(Cinque melodie popolari ungheresi)

Rapsodia ungherese n. 2 S 248

(con cadenza “Dies Irae” di Paolo Marzocchi)

Marzocchi                              Dhuratë Zemre

(Fantasia sul tema originale di Prenkë Jakova)

Five Albanian folk songs

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