Doppio concerto per il debutto di DANIEL HARDING con l’orchestra RAI Doppio concerto per il debutto di DANIEL HARDING con l’orchestra RAI
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Doppio concerto per il debutto di DANIEL HARDING con l’orchestra RAI

Doppio concerto per il debutto di DANIEL HARDING con l’orchestra RAI Doppio concerto per il debutto di DANIEL HARDING con l’orchestra RAIDoppio concerto per il debutto di Daniel Harding sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. All’appuntamento previsto per giovedì 17 dicembre all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino,  nell’ambito dei “Concerti d’autunno”, si aggiunge un’altra serata con il grande direttore d’orchestra inglese: quella di domenica 13 dicembre. I due concerti, senza la presenza di pubblico in sala, sono trasmessi in diretta su Radio3 alle 20.30. I programmi sono interamente dedicati a Ludwig van Beethoven nel 250esimo anniversario della nascita, che cade il giorno precedente il secondo appuntamento, che sarà trasmesso anche in live streaming su www.raicultura.it e in TV su Rai5 il prossimo 28 gennaio.

«Abbiamo deciso di approfittare della disponibilità e dell’entusiasmo di Daniel Harding – dice il Direttore artistico dell’Orchestra Rai Ernesto Schiavi – per aggiungere un secondo appuntamento a quello già programmato. Il suo debutto con la nostra orchestra diventa quindi doppio, e tutto nel segno di Beethoven. L’emergenza sanitaria ci ha costretti a cancellare l’integrale delle sue sinfonie che avevamo previsto per il giugno scorso. Ma nei “Concerti d’autunno”, con la complicità di direttori come Daniele Gatti, Fabio Luisi e Ion Marin, cui si aggiunge a dicembre Daniel Harding, siamo riusciti a programmarne sette su nove, offrendo al pubblico che ci segue su Rai5, Radio3 e sul web, un’ampia gamma di approcci interpretativi differenti».

Nato nel 1975 a Oxford, Daniel Harding ha iniziato giovanissimo la carriera come assistente prima di Sir Simon Rattle alla City of Birmingham Symphony Orchestra e poi di Claudio Abbado presso i Berliner Philharmoniker. Ha ricoperto incarichi presso l’Orchestre de Paris, la Mahler Chamber Orchestra, la London Symphony Orchestra e l’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese, ma è stato ospite di tutte le più prestigiose istituzioni musicali del mondo, dai Berliner e Wiener Philharmoniker al Festival di Salisburgo, al Teatro alla Scala.

Con la città di Torino Harding ha un rapporto più che ventennale, avendo debuttato ai Concerti del Lingotto nel 1999 con la Mahler Chamber Orchestra. Da allora è tornato più volte, sempre ospite del Lingotto, con orchestre diverse: Royal Concertgebouw di Amsterdam, Orchestra Sinfonica della Radio Svedese, London Symphony Orchestra e Berliner Philharmoniker. Indimenticabile il suo ciclo di concerti per il festival pluriennale “Sintonie”, che tra il 2003 e il 2006 ha accompagnato la città alle Olimpiadi invernali con l’integrale delle Sinfonie di Beethoven, il Wozzeck di Berg, la Passione secondo Matteo di Bach e La Creazione di Haydn. Sarà curioso ascoltarlo, a diciassette anni di distanza, nuovamente alle prese con Beethoven, e questa volta, la prima a Torino, con un’orchestra italiana.

Domenica 13 dicembre alle 20.30 la serata si apre con Coriolano, l’Ouverture in do minore op. 62 scritta da Beethoven all’inizio del 1807 come intermezzo per l’omonima tragedia del poeta austriaco Heinrich Joseph Collin, dedicata al condottiero romano Gneo Marcio Coriolano. A seguire la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 detta “Eroica”, concepita durante oltre un biennio ed eseguita in forma pubblica al Theater an der Wien nel 1805. L’opera segna la prima folgorante affermazione della personalità del compositore, il trionfo del suo impulso a vivere con la musica il nuovo tempo e i sentimenti universalmente umani nella realtà del singolo. Indelebile la dedica a Napoleone Bonaparte, poi cassata in un accesso di rabbia e disinganno quando nel 1804 il Primo Console, eroe della Francia rivoluzionaria, si proclamò Imperatore.

Giovedì 17 dicembre alle 20.30 invece, al posto della prevista Sinfonia n. 3 in re maggiore di Schubert, proprio per omaggiare Beethoven nel modo più completo possibile, Harding propone la Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 e la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67. L’Ottava fu chiamata dal compositore «piccola Sinfonia», per la sua brevità e leggerezza. Fu composta con una rapidità insolita durante il 1811 e completata nell’estate dell’anno seguente a Teplitz, Karlsbad e Linz. Pausa di illuminata serenità in cui si placano le molte tempeste che agitavano lo spirito beethoveniano, l’opera segna un ritorno inatteso alla forma classica, più vicina ai modelli di Haydn e Mozart. Chiude la serata la celebre Quinta, che invece fu scritta fra il 1804 e il 1808. Nella sua aperta professione di eroismo, che raggiunge l’apice nella possente cellula ritmica iniziale definita «il destino che bussa alla porta», il brano lascia intravedere le vette in cui l’autore si avventurerà negli anni successivi.

In ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 novembre, i concerti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai si svolgono a porte chiuse, senza la presenza del pubblico nell’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino.

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