Don Chisciotte e Donna Aldonza al Teatro Gobetti di Torino Don Chisciotte e Donna Aldonza al Teatro Gobetti di Torino
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Don Chisciotte e Donna Aldonza al Teatro Gobetti di Torino

Don Chisciotte e Donna Aldonza al Teatro Gobetti di Torino Don Chisciotte e Donna Aldonza al Teatro Gobetti di TorinoIl 26 dicembre 2024, alle ore 19:30, il Teatro Gobetti di Torino si prepara ad accogliere un debutto attesissimo: lo spettacolo “Don Chisciotte e Donna Aldonza”, scritto da Tiziano Scarpa e ispirato al capolavoro di Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia. Con la regia e le musiche firmate da Carlo Michele Roncaglia, questa produzione promette di essere un’esperienza teatrale unica, in grado di affascinare e stupire il pubblico con il suo approccio moderno e multidimensionale.

Ma cosa rende così speciale questa rivisitazione di uno dei più grandi classici della letteratura mondiale? Scopriamolo insieme in questa guida completa, pensata per farvi immergere nell’atmosfera di un evento teatrale che combina tradizione, sperimentazione visiva e una profonda riflessione sul contemporaneo.

Una collaborazione artistica di altissimo livello

Prodotto dalla Accademia dei Folli in collaborazione con Controluce Teatro d’Ombre, lo spettacolo resterà in scena al Teatro Gobetti fino al 31 dicembre 2024. È un’opera che fonde brillantemente elementi della narrazione classica con tecniche teatrali innovative, come l’uso delle ombre curate da Controluce Teatro e i costumi di Silvia Lumes e Carola Fenocchio. Le luci, operate da Letizia Tabasso, donano infine profondità e magia alla scena.

Il cast vanta interpreti di grande talento: Enrico Dusio, Gianluca Gambino, Giovanna Rossi, Valter Schiavone e Corallina De Maria, quest’ultima impegnata come ombrista in una performance visiva ricca di suggestioni. L’intero team ha lavorato per creare uno spettacolo che non si limita a raccontare una storia, ma che trasporta il pubblico in un viaggio emozionale e intellettuale attraverso spazio e tempo.

Don Chisciotte, Aldonza e Teresa: una nuova luce sui personaggi di Cervantes

In questa rivisitazione firmata da Tiziano Scarpa, vincitore del Premio Strega, il focus si sposta su due figure femminili che assumono un ruolo centrale nell’opera: Aldonza, meglio conosciuta come Dulcinea, e Teresa Panza, la moglie di Sancho. Il loro viaggio, descritto come epico e sorprendente, è caratterizzato da tocchi moderni e situazioni ironicamente anacronistiche che regalano al pubblico una nuova prospettiva sul mito di Don Chisciotte.

Aldonza: la donna dietro l’idealizzazione

Nel testo originale di Cervantes, Aldonza è una semplice contadina trasformata dalla fantasia di Don Chisciotte nella nobile e perfetta Dulcinea. Scarpa, però, ci invita a guardare oltre l’idealizzazione. La sua Aldonza è una donna reale, che deve fare i conti con gli effetti delle parole esagerate del cavaliere errante. Questa reinterpretazione mette in luce il peso delle aspettative sociali e personali, esplorando ciò che accade a chi si trova oggetto di idealizzazioni romantiche che spesso schiacciano la vera identità.

Teresa Panza: forza e determinazione

Teresa, la moglie di Sancho Panza, emerge invece come un personaggio intraprendente e volitivo. In questa versione, il suo percorso è caratterizzato dal dolore per una tragedia familiare e dalla rabbia nei confronti di un mondo che sembra non ascoltare le sue necessità. Tuttavia, Teresa non rinuncia alla speranza e ai propri desideri, dando vita a una figura forte e complessa, capace di incarnare temi come la resilienza e il diritto alla felicità in un contesto difficile.

Un ponte tra passato e presente

Uno degli elementi più affascinanti di questa produzione è l’uso di anacronismi brillanti che mescolano passato e presente, creando una narrazione che risuona con le sensibilità moderne. Non mancano riferimenti a situazioni contemporanee, come ad esempio la visita turistica ai mulini a vento, che viene qui reinterpretata con uno sguardo ironico e pungente. Questa stratificazione temporale rende lo spettacolo accessibile e coinvolgente anche per chi non conosce a fondo l’opera originale di Cervantes.

L’importanza delle ombre: una narrazione visiva unica

Un elemento distintivo dello spettacolo è l’uso delle ombre come strumento narrativo e scenografico. Grazie al lavoro di Controluce Teatro, le ombre diventano protagoniste silenziose ma potentissime, capaci di evocare atmosfere suggestive e di amplificare il significato profondo delle scene. Questo approccio visivo, arricchito dalle sapienti luci di Letizia Tabasso, conferisce allo spettacolo una dimensione onirica e poetica che incanta lo spettatore e lo guida in un viaggio visivo e immaginativo unico nel suo genere.

La modernità di Don Chisciotte: perché l’opera di Cervantes è ancora viva oggi

Il Don Chisciotte di Cervantes non è solo un racconto d’avventura, ma anche una riflessione sulle aspirazioni umane, sulle nostre illusioni e sul rapporto con la realtà. Lo spettacolo firmato da Scarpa e Roncaglia riprende questa chiave interpretativa, mostrando come i temi che attraversano il capolavoro spagnolo siano tuttora attuali. La fame d’avventura, la lotta contro la mediocrità, il desiderio di riscatto: questi sono concetti che toccano il cuore del pubblico moderno e che rendono Don Chisciotte un personaggio eterno.

Date, orari e biglietti: tutto quello che c’è da sapere

Lo spettacolo “Don Chisciotte e Donna Aldonza” sarà rappresentato al Teatro Gobetti di Torino dal 26 al 31 dicembre 2024. Ecco gli orari delle repliche:

  • Giovedì e sabato: ore 19:30
  • Venerdì: ore 20:45
  • Domenica: ore 16:00
  • Lunedì 30 dicembre: ore 19:30
  • Martedì 31 dicembre (serata fuori abbonamento): ore 20:30

Prezzi dei biglietti

  • Intero: € 28,00
  • Ridotto: € 25,00
  • Recita del 31 dicembre: € 39,00 (ridotto € 36,00)

I biglietti possono essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Carignano (Piazza Carignano, 6 – Torino) oppure online sul sito ufficiale del Teatro Stabile di Torino.

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