Disponibile nelle librerie e negli store digitali il suo nuovo libro: “# DIESIS O HASHTAG?”
Da oggi, venerdì 3 dicembre, è online il video di “LA TELA DI GODEL”, il brano del chitarrista RENATO CARUSO estratto da “GRAZIE TURING”(distribuito da Believe), il suo nuovo album “solo guitar” disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download
Il video del brano, per la regia di Gianmaria Gaetano, è visibile al seguente link: https://bit.ly/3ofDs0H.
“LA TELA DI GODEL” si ispira alla storia del matematico Godel, che nel 1900 fece crollare tutte le certezze sulla matematica dimostrando con il suo famoso teorema l’incompletezza delle verità indimostrabili, proprio come nella vita. Nel titolo, la parola tela indica come nella scoperta di Godel si nascondesse forse il primo computer della storia, o meglio il primo sistema di meccanizzazione automatico che da lì permise poi una filosofia “meccanica” del lavoro.
«Sono molto contento di questo brano poiché rappresenta la mia doppia anima, quella scientifica e quella musicale. È un piacere per me far amare la scienza attraverso la musica, un canale universale, che mi rappresenta fin dagli studi – racconta Renato Caruso – Godel è stato il più grande matematico del ‘900 e come un pittore, ha dipinto su una tela i primi processi meccanici utilizzati dall’uomo per poi arrivare al computer».
Così come il precedente disco di Renato Caruso, “Pitagora pensaci tu”, il nuovo album “GRAZIE TURING” è un omaggio ad una delle più grandi figure del ‘900,Alan Turing (1912-1954), una personalità rivoluzionaria e particolare, sia per le sue scoperte scientifiche sia per la sua tormentata vita privata: ideatore del primo computer, eroe di guerra processato ingiustamente per la sua omosessualità e pioniere dell’intelligenza artificiale che, grazie alla sua macchina, decifrò i codici tedeschi e fece importanti esperimenti di sintesi con la musica.
«Questo album racchiude tutte le sfaccettature della mia anima, i miei studi di informatica, informatica musicale e chitarra classica. Il disco non vuole essere un esercizio di sperimentazione, ma anzi un ritorno all’analogico quasi o meglio alla melodia e armonia minimalista – racconta Renato Caruso – Le tracce in ordine ricorderanno gli step che ci hanno portato ad avere il computer a casa, partendo dalla filosofia di Aristotele fino ad arrivare a Steve Jobs. Infine un omaggio ad Einstein e alle scoperte del futuro».
“Grazie Turing” è un disco composto da Renato Caruso e registrato presso Armonia Studio di Diego Di Lana, prodotto e arrangiato da Pino Di Pietro e missato e masterizzato da Pino Di Pietro e Vinx Lacerenza presso Pro Music Tool Box.
La cover dell’album è impreziosita dall’opera “THINK DIFFERENT” dell’artista GIUSEPPE VENEZIANO, uno dei massimi esponenti della “New Pop” italiana.
Questa la tracklist di “Grazie Turing”: “Aristo Tele”, “La Tela Di Godel”, “A Ritmo Di Algo”, “01010100”, “Grazie Turing”, “VideoGame”, “Hip Pop(per)”, “HAL 9000”, “Relativity”, “Vinile 1912” e “Saluti Dal Pianeta Terra”.
Il disco è la colonna sonora perfetta per immergersi nella lettura dell’ultimolibro del chitarrista calabrese, “# DIESIS O HASHTAG?”, disponibile nelle librerie e negli store digitali, edito da OneReed.
Con la prefazione dello scrittore e giornalista della scienza e dello spazio GIOVANNI CAPRARA, illustre firma del Corriere della Sera, il libro cerca di avvicinare, tra aneddoti sulla musica e sulla scienza, il lettore a queste due discipline che hanno più punti in comune di quanto si potrebbe pensare.
Il libro si struttura come un dialogo tra due amici, una fisica teorica e un musicista ed è perfetto per adulti e bambini e per chiunque voglia scoprire curiosità sulla musica e sulla scienza, tra racconti di vita ed esperienze personali.
Anche per questo progetto il chitarrista ha voluto giocare con le immagini. Il libroè impreziosito da due artwork, realizzati ad hoc per il progetto, che rispecchiano perfettamente l’anima del testo. L’opera presente sulla copertina, “Pokémon Go”, è stata realizzato da Giuseppe Veneziano, mentre quella sulla quarta di copertina, “Ipotesi musicale in chiave di Sol” è a cura di Lucrezia Ruggeri.
Renato Caruso, classe 1982, suona dall’età di 6 anni: chitarra e pianoforte sono i primi strumenti ai quali si avvicina. Il chitarrista e compositore lavora per cinque anni presso l’accademia musicale di Ron, “Una Città Per Cantare”, come docente di chitarra classica, acustica ed elettrica, teoria e solfeggio, informatica musicale e responsabile web. Renato Caruso nel corso della sua carriera si esibisce con artisti del calibro di Ron, i Dik Dik, Red Ronnie, Alex Britti e Fabio Concato. Nel 2015 pubblica il suo primo libro “LA MI RE MI” (Europa Edizioni): un breve saggio-discorso sulla musica e il suo intreccio innovativo con le tecnologie informatiche. Nel 2016 esce il suo primo album di chitarra acustica “ARAM”. Il chitarrista crotonese è l’inventore del genere musicale “Fujabocla”, che mescola vari stili musicali tra cui il funk, il jazz, la bossa nova e la classica. Nel maggio 2018 pubblica il suo secondo album solo guitar “PITAGORA PENSACI TU”. A luglio dello stesso anno apre il “Fiuggi Guitar Festival”, il più importante festival chitarristico d’Italia, a settembre si esibisce nell’ambito del“City of guitars”, il prestigioso festival internazionale dedicato alle sei corde di Locarno (Svizzera) e ad ottobre è tra gli ospiti del “MEI- Meeting delle Etichette Indipendenti” di Faenza. Nel marzo 2019 apre con Ylenia Lucisano una data di “Off the record” (la serie di concerti di Francesco De Gregori al Teatro Garbatella di Roma). Renato Caruso è compositore e chitarrista per diversi artisti. Attualmente lavora presso diverse accademie come docente di chitarra classica, acustica, T&S e informatica musicale.